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27 Maggio 2022
13:37

“Lo sport non cancella l’odore”, animalisti tappezzano di manifesti la tappa trentina del Giro d’Italia

Lungo il percorso della tappa trentina del Giro d'Italia, il gruppo Centopercentoanimalisti ha appeso decine di manifesti di protesta. Al centro delle polemiche anche l'ex governatore Ugo Rossi, assolto per l'uccisione dell'orsa Kj2.

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I militanti del gruppo Centopercentoanimalisti, nella notte tra il 25 e 26 maggio, hanno tappezzato con decine di manifesti di protesta il percorso della 18esima tappa del Giro d'Italia partita da Borgo Valsugana, in provincia di Trento. "Lo sport non cancella l'odore" è il messaggio rivolto alla politica trentina.

"Una competizione così prestigiosa non può far dimenticare però, le vergogne di una terra bellissima dal punto di vista naturalistico e faunistico, abitata dalla stragrande maggioranza, da persone per bene – si legge nel comunicato – Tuttavia, una terra macchiata troppe volte dal sangue innocente degli Animali".

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I manifesti apparsi lungo il percorso del Giro d’Italia

Al centro delle proteste soprattutto ex governatore Ugo Rossi, accusato della morte dell'orsa Kj2 avvenuta nel 2017 insieme al dirigente del servizio foreste e fauna Maurizio Zanin. Entrambi sono stati però assolti dal PM perché il fatto non sussiste.

A rendere purtroppo famosa l'orsa KJ2 fu l'aggressione a Wladimir Molinari, un podista che si trovava insieme al suo cane nei boschi di Cadine, a Ovest di Trento nel 2015. Già in quell'occasione, l'allora presidente della Provincia Autonoma Ugo Rossi, definì KJ2 «un'orsa con criticità comportamentali» e ne ipotizzò per la prima volta la cattura o l'uccisione.

L'abbattimento avvenne due anni dopo, il 12 agosto 2017, in seguito a una seconda aggressione, questa volta ai danni di un escursionista di nome Angelo Metlicovez, che stava percorrendo il sentiero che porta a Terlago dal secondo lago di Lamar, in località Predera. Il giorno in cui venne uccisa con un colpo di fucile, KJ2 aveva 13 anni e accanto a lei si trovavano anche i suoi due cuccioli.

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Il gruppo Centopercentoanimalista, più volte in passato a preso di mira eventi sportivi per attirare l'attenzione sulle controverse politiche trentine legate alla gestione della fauna e non solo. Di recente hanno partecipato alla manifestazione organizzata a Verona per chiedere la liberazione dei Beagle usati per la sperimentazione animale nell'azienda farmaceutica Aptuit.

Inoltre hanno più volte segnalato e denunciato maltrattamenti e illeciti contro la fauna selvatica, come l'uomo che inseguì spingendo sull'acceleratore un gruppo di quattro lupi a Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno.

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