Il corpo slanciato ed elegante, i colori che si fondono con quelli del tramonto, il riflesso sull’acqua della riserva. Da alcuni giorni circolano sul web alcuni meravigliosi scatti che ritraggono alcuni Fenicotteri Rosa a Margherita di Savoia. Questi uccelli da tempo scelgono l’Italia per trascorrere primavera ed estate prima di migrare verso regioni più calde e una delle mete preferite è proprio l’oasi che si trova in Puglia tra la foce del fiume Ofanto e il Gargano.
L’autore di questi scatti si chiama Michele Todisco, appassionato di fotografia proprietario di un terreno a pochi passi dalla salina, che è riuscito a trasformare lo stupore per la bellezza di questo animale in un modo per promuovere il suo territorio: «Ho ripreso una macchina in mano 4 anni fa – racconta a Kodami – non la toccavo dai tempi dell’analogico. La prima cosa che ho fatto è stata fotografare i bacini di acqua madre delle Saline. Il riflesso che si crea è un qualcosa di incredibile e regala sfumature spettacolari. Una volta mi sono mosso con la bicicletta dal terreno che ho ereditato da mio suocero e ho visto il mio primo fenicottero. Dopo lo scatto ho guardato il display, ho zoomato e ho visto i suoi occhi gialli. Era una foto perfetta».
Di lì Michele Todisco ha iniziato ad apprezzare questi uccelli. E come lui anche chi vedeva le foto rimaneva incantato dalla bellezza dei fenicotteri, a maggior ragione all’interno di uno scenario naturalistico come quello della Salina: «Le foto che realizzo e che pubblico sul mio profilo Instagram sono diventate quadri per B&B, magneti per turisti. Una persona ha usato una mia foto addirittura per farsi fare un tatuaggio – continua a spiegarci – le persone hanno capito che posto straordinario c’è qui e quanto è importante tutelarlo».
La fotografia naturalistica richiede, però, una serie di accortezze: «Questa è una riserva naturale e bisogna stare molto attenti a non disturbare i fenicotteri – chiarisce – io utilizzo un teleobiettivo, senza avvicinarmi. C’è chi questa cosa non la capisce e fa addirittura volare i droni sulle riserve naturali anche se è vietato».
La presenza del fenicottero nelle Saline di Margherita di Savoia è diventata più frequente per lo svernamento a partire dal 1992. Dal 1996 si è insediata una colonia di 250 esemplari che si è accresciuta nel 1997 con la nascita di ben 180 piccoli. In genere è molto sensibile al disturbo umano e proprio per questo è opportuno rispettare i suoi spazi, soprattutto in ambienti artificiali o ambienti umidi antropizzati come appunto le Saline di Margherita di Savoia. Sebbene non sia una specie considerata a rischio estinzione il disturbo arrecato alle colonie, in particolare durante il periodo di nidificazione, potrebbe compromettere l’utilizzo di siti chiave determinandone l’abbandono per la specie. Ecco perché, come ricordato dallo stesso Todisco, la presenza di fotografi e curiosi non deve in alcun modo arrecare disturbo all’animale.