Lo scoiattolo rosso salvato dall’Enpa a Lazzate, piccolo comune della Brianza, in Lombardia, si è ripreso e sta recuperando velocemente la sua forma. La buona notizia arriva proprio dall’associazione protezione animali che qualche giorno fa aveva soccorso il cucciolo trovato a terra su una pista ciclabile molto debole, infestato di larve e con probabili postumi di una crisi convulsiva. I volontari gli avevano subito dato le prime cure mettendolo sotto osservazione e in terapia per contrastare il deperimento e la sintomatologia neurologica e poi lo avevano trasferito al CRAS di Vanzago per completare la sua riabilitazione.
«Sappiamo che lì tutti gli animali sono in buone mani – dicono gli operatori Enpa – ma quando riusciamo ad avere notizie dei loro progressi, anche se non è sempre possibile, considerato l’elevato numero di animali gestiti, siamo sempre molto contenti». E gli aggiornamenti sul piccolo roditore, appunto, sono molto positivi: «Sta bene e cresce a vista d’occhio! Quando lo abbiamo visto la prima volta, onestamente non avevamo grandi speranze che ce la potesse fare perché le sue condizioni erano davvero preoccupanti. Ma il suo destino che sembrava segnato è stato riscritto grazie, in primis al segnalante che l’ha soccorso e portato fino a Milano e poi al lavoro di squadra di chi se n’è preso cura». Il piccolo ha davanti a sé ancora un po’ di strada prima di poter tornare a scorrazzare libero tra gli alberi, ma ormai tutti, volontari e veterinari, sono fiduciosi che quel momento arriverà anche per lui.
Il ritrovamento dello scoiattolo rosso, o scoiattolo comune, era stata una vera sorpresa per i volontari conoscendo le abitudini di questo roditore molto più attratto dalla tranquillità dei boschi che non dal caos cittadino. E conoscendo anche la pessima situazione che il piccolo roditore sta vivendo, la cui sopravvivenza è minacciata dalla presenza dello scoiattolo grigio (Sciurus carolinensis), specie che dal momento in cui ha messo piede in Europa, si è riprodotta a più non posso, invadendo l’habitat del cugino e rubando, spesso, anche le sue scorte di cibo.
Lo scoiattolo grigio nordamericano, infatti, è considerato a livello europeo una specie aliena invasiva: in Gran Bretagna e in Irlanda è già la specie più diffusa, ma anche in Italia non è da meno con Liguria, Piemonte e Lombardia già praticamente colonizzate. Premesso che fa strano voler salvare una specie dall’estinzione sterminandone un’altra che peraltro fu, come sempre, introdotta da noi prima in Inghilterra e poi in Italia a partire dal 1948, è vero però che la vita del funambolo rosso dei boschi si è alquanto complicata. Infatti, la competizione tra le due specie si basa sul furto delle scorte che, come sappiamo, lo scoiattolo fa per l’inverno in maniera di arrivare fino alla primavera e dare il via alla nuova stagione riproduttiva. Tale meccanismo, che ha fatto andare avanti lo scoiattolo rosso per generazioni, adesso è stato alterato dalla presenza dello scoiattolo grigio e se non ritorna a funzionare come in origine, il destino del roditore autoctono sarà l’estinzione.
Come se non bastasse, una recente ricerca pubblicata sulla rivista Journal of Animal Ecology ha scoperto che lo scoiattolo comune europeo in presenza dello scoiattolo grigio americano presenta livelli di stress fisiologico molto più elevati, rispetto a individui della stessa specie che non risentono della competizione con la specie invasiva. Un’ulteriore condizione che può avere influenze negative sia sulla sopravvivenza che sulla riproduzione della specie stessa.