Anche Airbnb si è da tempi unita alla lista di piattaforme digitali che dedicano spazio e attenzione agli animali. Il sito di prenotazione di alloggi, oggi tra i più famosi e utilizzati da chi ha in programma una vacanza, ha inserito un’apposita sezione che riunisce gli “host” che accettano animali domestici durante i soggiorni e anche quelli che proprio per ai pet riservano un trattamento speciale. E l’Italia, in questo senso, ha ottenuto un riconoscimento importante: stando ai dati raccolti proprio da Airbnb è la destinazione più “pet-friendly” d’Europa, quella cioè con il maggior numero di host e alloggi che accettano animali domestici, tanto che uno su tre si dice disponibile ad accettare animali.
Stando ai dati forniti da Airbnb, nell’ultimo anno sono oltre 3 milioni gli animali che risultano avere soggiornato in un alloggio prenotato tramite la piattaforma, complice l’inserimento del filtro "accetta animali" (e la possibilità di stipulare un’assicurazione che copre i danni eventualmente causati durante il soggiorno). Moltissimi di questi animali hanno trascorso qualche giorno di vacanza in Italia, dalla Liguria al Salento passando per la Riviera Romagnola. Le 10 città in cui è presente il maggior numero di alloggi che accettano animali sono infatti Lignano Sabbiadoro, Rimini, Otranto, Siena, Gallipoli, Nardò, San Teodoro, Sanremo, Perugia e Ostuni.
Gli stessi host, d’altro canto, hanno dovuto adattarsi alle nuove abitudini che moltissime persone hanno adottato con la pandemia da Covid-19. Complice il boom dello smart-working e la possibilità di lavorare (quasi) ovunque da remoto, sono aumentati in modo esponenziale i lavoratori-viaggiatori che scelgono di soggiornare per qualche tempo in una località turistica portando non solo il lavoro con sé, ma anche cani e gatti. Con cui sono ormai abituati a condividere molto più tempo rispetto a prima, e che vogliono tenere al loro fianco anche in vacanza. Numeri che lasciano sperare in un futuro in cui, con l’aumentare delle strutture che accettano animali e una maggiore facilità di individuare, la piaga dell’abbandono verrà definitivamente sconfitta.
Nel 2021 su Airbnb erano oltre 130.000 gli alloggi che accettavano animali, e le ricerche in questo senso erano aumentate del 65%. Anche Booking, altra piattaforma utilizzatissima per la prenotazione di alloggi (per vacanza o per lavoro) ha implementato un filtro specifico che consente di ricercare alloggi che accettano animali: quelli che lo fanno vengono contrassegnati dall’icona di una zampa accompagnata da “animali ammessi”. Una dicitura che indica gli animali che vivono con noi, che hanno i documenti in regola e i cui umani sono tenuti a rispettare le norme della struttura alberghiera, che ha il diritto di limitare o rifiutare l'accessibilità.
"Animali ammessi" in hotel, ma cosa vuol dire?
Le regole da seguire possono infatti cambiare molto in base agli hotel, e possono influenzare parecchio il soggiorno. Molte strutture alberghiere, per esempio, accettano solo animali di piccola taglia, oppure richiedono un costo aggiuntivo per il soggiorno. Solitamente queste tariffe si aggirano intorno ai 5 euro a notte, o comunque hanno in generale costi contenuti costi minimi. In alcuni alberghi invece non è possibile lasciare da soli gli animali in camera oppure farli accedere in specifiche aree della struttura, come per esempio la sala da pranzo.
Molti alberghi chiedono inoltre che siano a nostro carico le operazioni o le spese di pulizia finale della stanza e non forniscono biancheria per gli animali. Infine, alcune strutture vietano di tenere il cane libero anche nelle aree esterne e richiedono che i cani siano sempre portati al guinzaglio o con la museruola. Leggere il regolamento dell’hotel, del b&b o di qualsiasi altro alloggio è quindi fondamentale per assicurarsi che, pur avendo trovato una struttura pet-friendly, l’accesso non sia subordinato a una serie di condizioni.