Città completamente isolate, strade bloccate, case ed edifici allagati e distrutti con elettricità, acqua, cibo e telecomunicazioni quasi del tutto assenti. I grandi appezzamenti di terreno coltivati a frutteti completamenti sommersi dalle acque. Undici morti e un numero ancora non chiaro di dispersi, qualcuno parla di duemila, e in una zona ad economia prettamente rurale, tantissimi animali morti, annegati dall’esondazione dei fiumi. Il ciclone Gabrielle è già stato descritto come uno dei peggiori disastri naturali che hanno colpito la Nuova Zelanda. Sicuramente il peggiore degli ultimi cento anni.
Le comunità rurali dell’Isola del Nord, famosa per i vulcani attivi e i parchi nazionali, sono state messe a dura prova e il distretto di Wairoa tra i più colpiti. «È senza dubbio il più grande disastro naturale che abbiamo visto in questo secolo», ha detto il Primo Ministro Chris Hipkins. Si stima che circa un terzo dei cinque milioni di abitanti della Nuova Zelanda abbia subito danni per il ciclone». Le intense piogge hanno costretto l'evacuazione di 2.500 persone e provocato inondazioni diffuse e chiusure stradali lasciando intere comunità isolate e senza telecomunicazioni.
Gli animali, d’affezione ma anche da allevamento, sono un elemento fondamentale del quadro sociale neozelandese: pecore e cavalli sono diffusissimi e le case sono piene di cani e gatti. E anche loro hanno subito la violenza della poggia torrenziale che ha sommerso ogni cosa. Per molti di loro non c’è stato niente da fare. Cani e gatti si sono rifugiati anche sui tetti delle case in attesa di aiuti e i soccorsi hanno spesso dovuto recuperati animali che erano rimasti soli, in completo abbandono, per portarli in salvo.
In questa situazione, l'ippodromo di Hastings si è trasformato in una nuova Arca di Noè, diventando un punto di riferimento per tutti coloro che sono stati colpiti dal ciclone. Grazie alla collaborazione tra Helping You Help Animals New Zealand (HUHANZ), l’organizzazione canadese SPCA.Con e l’Hawke's Bay Racing al piano terra dell’ippodromo si è creato un magazzino per stoccare tutti i beni di prima necessità che stanno arrivando da ogni parte del paese per gli animali e le popolazioni colpite dal disastro naturale.
Al piano di sopra invece, hanno trovato rifugio gli animali: cani, gatti, pesci rossi, qualche gallina ma anche cavalli e mucche. Il rifugio è arrivato ad ospitare in questi giorni fino a 30 animali alla volta, ma ovviamente si aspettano che i numeri aumentino. «Se vi imbattete in animali che sembrano persi, potete portarli ai ragazzi HUHA qui all'ippodromo di Hasting – ha dichiarato l’ippodromo attraverso la sua pagina Facebook – Abbiamo strutture per animali domestici piccoli come pesci rossi, grandi come cavalli e mucche. Se vuoi chiamare HUHA in anticipo, chiama Caroline 027 441 6474».
L’ippodromo, messo a disposizione dal CEO di Hawke's Bay Racing, Aaron Hamilton, non si è limitato ad accogliere gli animali smarriti in attesa che arrivassero le persone che ne avevano perso le tracce durante i momenti più caotici del disastro, ma hanno voluto offrire ospitalità anche a coloro che, impegnati nel recupero delle abitazioni danneggiate, avevano bisogno di un posto dove lasciare i propri animali al sicuro. Un’accoglienza che però non si è limitata agli animali ancora smarriti e spaventati dagli eventi ma si è allargata anche a chiunque avesse bisogno di cibo caldo, docce calde e wifi, attivandosi contemporaneamente per fornire rifornimenti alle comunità che ne hanno più bisogno e accogliere le donazioni di biancheria da letto, vestiti e articoli per la casa.