Il cane non solo è stato in grado di adattarsi praticamente ad ogni angolo del nostro pianeta, ma è riuscito ad integrarsi perfettamente perfino all’interno delle nostre abitazioni e nella vita urbana, mostrandosi in grado di seguirci addirittura in ristoranti, centri commerciali o alberghi. Per questo forse si potrebbe parlare di una vera e propria intelligenza adattativa, ossia di una capacità innata di valutare le diverse situazioni e di scegliere i giusti comportamenti.
Questo naturalmente non significa che ogni singolo cane sarà in grado di adattarsi con successo a qualunque tipo di situazione, esattamente come non sarebbe in grado di farlo la maggior parte di noi, ma che soggetti diversi sono in grado di sviluppare abitudini e comportamenti estremamente diversificati a seconda del contesto in cui nascono e in cui si trovano a vivere. Altri animali, per esempio tigri, elefanti o koala, sono estremamente legati al proprio habitat e difficilmente riuscirebbero ad adattarsi a condizioni diverse.
Ma cosa caratterizza quella che abbiamo definito intelligenza adattativa? E come può esserci utile per migliorare la convivenza con l’amico che vive in casa con noi?
Prima cosa da fare per capire il comportamento del nostro cane: contestualizzare
Una delle capacità più importanti è quella di contestualizzare, ossia di interpretare le situazioni e regolare in base ad esse il proprio modo di agire. È qualcosa che anche noi facciamo regolarmente, assumendo stili di comportamento molto diversi nelle diverse situazioni: a casa nostra, in ufficio, al bar con gli amici, in ospedale o in mezzo alla strada. Comportamenti che in un contesto sarebbero considerati del tutto normali in altri potrebbero risultare assolutamente fuori luogo o addirittura pericolosi, come ad esempio mettersi a sghignazzare, ballare e bere un drink in ospedale o fare una partita di calcetto in ufficio o in tangenziale. Tuttavia anche se lo diamo per scontato la capacità di contestualizzare è qualcosa che sviluppiamo nel tempo attraverso l’educazione e le esperienze; in molti casi anche con gli errori (e a volte le brutte figure). Maggiore sarà la nostra capacità di adattarci a contesti diversi e affrontarli in maniera adeguata maggiore sarà anche il nostro appagamento e quello di chi è con noi, che apprezzerà la nostra presenza e sarà lieto di averci accanto.
Tutto questo è assolutamente vero anche per i nostri amici. Ciò di cui spesso non ci si rende conto però è il fatto che se il cane assume dei comportamenti inappropriati e non adatti al contesto in molti casi questo è dovuto a noi e alle informazioni che trasmettiamo loro, non di rado involontariamente o inconsapevolmente.
Cosa fare con il cane in casa? Dal riposo alle attività da proporre
Uno degli esempi emblematici è quello dei comportamenti che il nostro amico assume dentro casa. La casa dovrebbe rappresentare, per un cane che ha possibilità di vivere una vita ricca e di fare le giuste esperienze, un grande luogo di riposo: una grande cuccia dove trascorrere, da solo o assieme ai suoi compagni umani, momenti di riposo e condivisione. Insomma il “dolce far niente” o attività orientate alla calma e al relax dovrebbero diventare la prima opzione in questo particolare contesto. E questo non soltanto perché anche noi associamo in genere la nostra casa a un luogo di riposo e relax (dove spesso arriviamo dopo lunghe giornate di lavoro e quando gli impegni della giornata volgono al termine), ma anche perché gli spazi ristretti delle nostre abitazioni, spesso riempiti di oggetti e suppellettili anche delicati, possono risultare non adatti ad attività che prevedono un alto livello di eccitazione e movimento, o anche pericolosi per la nostra e per la sua incolumità. Ma se vogliamo raggiungere questo importante obiettivo dobbiamo essere consapevoli che non soltanto dovremo essere attenti a dare al nostro cane la possibilità di uscire regolarmente e di appagare, in luoghi adatti, i suoi bisogni di movimento, ma anche quella di poter comprendere che in posti diversi è possibile (e necessario) fare cose diverse. In altre parole di imparare a contestualizzare.
Ogni attività ha il suo momento e il suo luogo
È quindi di fondamentale importanza fargli capire che ogni attività ha un luogo e un momento giusto per essere svolta. Ogni attività infatti prevede un proprio grado eccitatorio e, assieme ad esso, anche uno spazio corretto per essere gestita al meglio e in sicurezza. Attività come il rincorrere una pallina, il tira e molla o la lotta portano il cane ad uno stato di attivazione maggiore e ad un minore controllo dei movimenti fini. Proporre queste attività dentro casa può portarlo non solo a urtare oggetti e fare qualche danno, ma anche a attuare comportamenti maggiormente impulsivi come ad esempio balzare sui divani e sui letti, oppure saltarci addosso o prendere in bocca oggetti che non dovrebbe.
Quello di cui spesso non ci rendiamo conto è che se il cane in casa è molto attivo o eccitato ciò è spesso perché, in qualche modo, siamo stati noi a fargli pensare che ciò è corretto e apprezzato. Questo può succedere sia in momenti particolari, come in quello del nostro rientro a casa, sia in fasi importanti della sua educazione. Se ad esempio insegneremo al nostro cucciolo a rincorrere la pallina in casa noi gli staremo anche insegnando che in questo ambiente è lecito correre ed essere sovraeccitati. Questo non significa che al nostro rientro o quando siamo in casa non dobbiamo considerare il nostro cane, ma che dovremo proporgli attività adatte a questo contesto e rituali sereni e non eccessivi. E così come insegneremo a nostro figlio che la casa non è il luogo adatto per giocare a calcio, altrimenti sarà colpa nostra se un domani col pallone spaccherà una finestra, stessa cosa dovremo fare col nostro cane pur se in quel momento particolare quell’attività non ci sembra così problematica.
I cani sono animali estremamente intelligenti e con le loro azioni ci fanno domande e proposte. Sarà dalle nostre risposte che capiranno cosa fare e come farlo. Ma la loro intelligenza è ancora più grande perché oltre al cosa e al come sono perfettamente in grado di capire anche il dove e il quando.