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7 Gennaio 2024
8:51

L’incredibile storia del gatto Gigio: smarrito anni fa, finito in una colonia felina ed infine adottato

Il gatto, scomparso a Palermo nel 2018, era approdato in una colonia felina dove non era a suo agio. Dopo anni, grazie alla tenacia di Anna, viene rintracciata la sua famiglia che però non lo vuole più e così lei decide di adottarlo.

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Questa è la storia incredibile del gatto Gigio che ora vive a Palermo, assieme alla sua adottante Anna Giaconia. Il micio era stato smarrito nel lontano 2018 dai suoi pet mate e poi era approdato in una colonia felina in cui, nonostante non si sia mai inserito in modo del tutto sereno, è rimasto fino all’anno scorso, prima di essere ufficialmente adottato da Anna che lo aveva conosciuto in strada.

Ma andiamo con calma, affrontando un passo alla volta questa narrazione di destini intrecciati e di particolari dettagli che la caratterizzano.

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Gigio è ora un gatto di circa 8 anni ma quando era scomparso, nel lontano 2018, aveva appena due anni e si trovava a Palermo con i suoi ex pet mate, per affrontare un’operazione di castrazione.

Proprio dopo l’intervento, all’apertura del trasportino in cui alloggiava per fare ritorno nella sua città natale di Trabia assieme ai suoi umani, Gigio, che si chiamava Peter, riuscì a sgattaiolare via, perdendosi nel traffico di Palermo. I suoi umani di riferimento lo cercarono per tutto il giorno, tra le vie della città e nelle colonie di gatti presenti nelle vicinanze del luogo di smarrimento, prima di arrendersi e tornare a casa.

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C'è, però, un particolare importante da sottolineare nella fase delle ricerche che erano state avviate per Gigio. I suoi pet mate, infatti, erano riusciti a rintracciare una signora anziana che gestiva una colonia, mostrandole una foto di Gigio e chiedendole se lo avesse visto nei paraggi. La donna tuttavia aveva risposto di non averlo notato e i due erano andati via senza lasciare un recapito telefonico. Se l'avessero fatto, due giorni dopo avrebbero potuto ritrovare il gatto: la signora infatti lo ha poi incontrato proprio nella colonia.

Purtroppo però, non avendo modo di rintracciare la famiglia e non utilizzando i social, la donna non ha potuto fare altro che accogliere Gigio, dandogli cibo e monitorandolo per due anni, prima che nel 2020 arrivasse Anna Giaconia che con un immenso lavoro di ricerca ha risolto il mistero della scomparsa del gatto, diventando poi la sua adottante.

Gigio infatti, abituato sin dalla nascita a vivere in un ambiente domestico, non si è mai abituato alla vita di strada e quando ha conosciuto Anna, sin dalla prima volta, glielo ha dimostrato.

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«Io non so come ha fatto il mio Gigio a sopravvivere in strada per tutti questi anni e soprattutto il giorno stesso della scomparsa, quando era ancora intontito dall’anestesia – racconta a Kodami Anna Giaconia – Quando l’ho conosciuto nella colonia in cui si era inserito era magro, disadattato e a disagio in un ambiente che non era casa sua. Quando chiesi alla signora della colonia di raccontami la sua storia, decisi che avrei cercato la sua famiglia in lungo e in largo per permettere il loro ricongiungimento, anche se poi alla fine loro hanno scelto di rinunciare a lui».

Infatti Anna prima di prendere l’importante decisione di accogliere Gigio in casa sua, lo ha monitorato all’interno della colonia per ben tre anni, sperando di riuscire a ritrovare la sua famiglia d’origine.

«Lo sono andata a trovare ogni giorno per tre anni – continua Anna Giaconia – e ogni volta era una fitta al cuore. Lui era in difficoltà con i suoi conspecifici e non viveva in libertà ma se ne stava sempre nascosto nel sottoscala di un palazzo, in cui a un certo punto ho anche sistemato una cuccia. Aveva terrore delle macchine e l’unico motivo per cui usciva era cibarsi».

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Gigio durante la sua vita in strada

Adottare un animale – lo abbiamo scritto più volte su Kodami – è un’azione nobile ma che richiede tanta consapevolezza e Anna non si sentiva di accogliere Gigio a casa, avendo già altri gatti e i suoi impegni familiari. Però la loro relazione è sbocciata con il passare dei giorni, dei mesi e degli anni e qualche volta Anna lo aveva anche portato con sé, ad esempio in giornate particolari come Capodanno quando il gatto soffriva a causa dei botti.

Un giorno, però, Anna decide di restituire a Gigio la casa che aveva perduto e posta sui social la storia del gattino smarrito, chiedendo aiuto per ritrovare la sua famiglia. E così un utente, su un gruppo per gatti, riconosce quel micio striato bianco e grigio che due ragazzi cercavano sei anni prima, dopo la sua scomparsa da Palermo.

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Qualche clic, un passaparola social e il miracolo sembra compiuto: Anna riesce a risalire al vecchio post in cui Gigio, chiamato Peter, veniva ricercato, e a sentirne la mancanza era una persona diversamente abile.

«Quando ho avuto il contatto della famiglia, ho provato un’emozione indescrivibile: finalmente sarebbe potuto tornare a casa, tra le braccia di chi lo amava – continua Anna – quello che non sapevo però è che nonostante le mie ricerche, la storia di Gigio non poteva avere il lieto fine che avevo sempre sognato. I suoi ex umani infatti mi hanno comunicato di non volerlo più, perché erano trascorsi troppi anni e, secondo loro, non sarebbe più stato a suo agio in casa. Il massimo che avrebbero potuto fare per lui era lasciarlo in una campagna. Il mio cuore si frantumò».

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E' stato così che Anna ha deciso di scrivere di suo pugno il lieto fine di questa storia, promettendo a se stessa che Gigio non avrebbe più trascorso i suoi giorni in strada, in quel posto che non gli era mai piaciuto ma a cui si era dovuto abituare per sopravvivere.

Da circa sei mesi i due sono diventati membri della stessa famiglia, nonostante Gigio non sia più giovane e in forma. «Si è ammalato di FIV ma io lo amerò come ho fatto dal primo giorno che i nostri sguardi si sono incrociati – conclude Anna – eravamo destinati a stare insieme e ora inizia un nuovo capitolo della vita per Gigio. Mi dispiace solo per la persona che a quanto pare viveva con Peter: chissà se nessuno gli ha mai detto che il suo amato gatto sta bene».

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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