Corre da giorni nei vicoli e per le strade di Napoli: non ha una meta, cerca la casa dove non può più tornare. Si tratta di Peppiniello, cane abbandonato e finito in strada per mano delle persone che avrebbero dovuto occuparsi di lui. Adesso è la vastissima rete di volontari napoletani a cercare di recuperarlo e salvarlo.
Per giorni Peppiniello è stato avvistato mentre compiva sempre il medesimo giro: dal centro storico, dove è stato abbandonato, fino alla collina del Vomero, la parte più alta della città. Invano i volontari hanno cercato di recuperarlo, come racconta Simona Guerritore: «È velocissimo! Scatta come una lepre! Prima faceva sempre lo stesso percorso tornando a dormire nel luogo in cui era stato abbandonato. È un'abitudine che ho riscontrato spesso tra i cani che vivevano in casa, il fatto che adesso abbia cambiato itinerario non è un buon segno».
A complicare il tutto si è presentato anche un problema fisico: «Ieri durante l'ultimo avvistamento abbiamo notato che aveva una zampa ferita, non la posava mai a terra – dice Guerritore – È un bel guaio per un cane così piccolo e che non è abituato alla vita in strada. Per questo recuperarlo è diventato ancora più urgente».
Peppiniello, però, non si lascia avvicinare e nonostante avvistamenti e tentativi nessuno è ancora riuscito a prenderlo. Quando si vuole recuperare un cane di strada la strategia più sbagliata da mettere in atto è quella dell'inseguimento: il cane si sentirà braccato e scapperà immediatamente rischiando anche di essere investito. Il metodo giusto è seguirlo da lontano e poi insieme spingerlo in posto chiuso, armarsi di wurstel o altro cibo per farlo avvicinare e poi prenderlo con l'ausilio di uno strumento, come ad esempio una gabbia-trappola, molto usata per i recuperi in strada.
Durante i recuperi è bene fare attenzione soprattutto alla sicurezza del cane, in modo particolare quando si tratta di individui che non conoscono la vita libera e quindi non hanno le competenze per affrontare il traffico e gli altri pericoli che soprattutto per i cani di piccola taglia sono moltissimi.
Per questo Simona Guerritore e gli altri volontari della rete di cui fa parte lancia un appello: «Lo stiamo cercando in ogni modo ed è fondamentale la comunicazione per recarci sui luoghi degli ultimi avvistamenti e per capire le sue abitudini. Per agevolare lo scambio di informazioni abbiamo realizzato dei volantini virtuali con le zone che frequenta abitualmente e il mio numero».
Peppiniello è un meticcio, cioè un incrocio di razze e per questo presenta una grande varietà di caratteristiche differenti che insieme lo rendono unico. Come spiega l'istruttore cinofilo e membro del comitato scientifico di Kodami, Luca Spennacchio, in un video dedicato proprio a conoscere le origini dei "bastardini".
«Quello che è successo a Peppiniello non l'avevo mai visto in tanti anni di attivismo in strada – aggiunge Guerritore – Di solito cani di taglia così piccola, pesa appena 3 chili, non vengono abbandonati in strada perché hanno buone speranze di essere adottati. E anche per i cani più grandi la tendenza è lasciarli lontani dalla città. Chi ha fatto questo gesto nei confronti di Peppiniello l'ha voluto condannare a morte praticamente».