L'idronefrosi nel cane e nel gatto una malattia dei reni dovuta a varie cause, raramente è congenita e generalmente interessa un solo rene. I sintomi, non sempre presenti, possono essere generici: anoressia, poliuria e polidpsia, difficoltà ad urinare. La diagnosi può giovarsi di indagini strumentali e la terapia dipende dalle cause dell’idronefrosi.
Che cos’è l'idonefrosi?
L’idronefrosi è una patologia dell’apparato urinario che colpisce tutti gli animali compreso cane e gatto. In particolare, si tratta di una condizione patologica che colpisce i reni, organi pari che svolgono principalmente una funzione di filtro del sangue. Questi organi sono costituti da una parte periferica ed una centrale che costituisce una cavità detta pelvi renale. Nella pelvi passa l’urina che attraversa due piccoli organi cavi (ureteri) prima di arrivare nella vescica urinaria ed essere espulsa.
Quando la pelvi renale si allarga e si dilata progressivamente allora si parla di idronefrosi. Questa condizione si realizza quando si verifica un ostacolo al deflusso dell’urina o a livello degli ureteri o nella vescica (idronefrosi acquisita), raramente nel cane è una condizione congenita. Quest’ultima forma è conseguente ad anomalie di sviluppo di parti dell’apparato urinario. L’idronefrosi colpisce più frequentemente un solo rene, raramente è bilaterale
Cause dell'idronefrosi nel cane e nel gatto
Le cause più frequenti di idronefrosi nel cane e nel gatto possono essere la presenza di calcoli delle vie urinarie, coaguli, ostruzioni al deflusso delle urine per presenza di tumori, legature accidentali dell’uretere durante procedure di ovaristerectomia, fibrosi con conseguente restringimento degli ureteri o malformazioni congenite degli stessi, ernie perineali.
Sintomi dell'idronefrosi
La sintomatologia è generica. Gli animali possono essere asintomatici oppure presentarsi a visita perché manifestano anoressia, poliuria e polidipsia, presenza di sangue nelle urine, dolore alla parte posteriore del tronco, vomito e letargia. L’animale può avere difficoltà ad urinare oppure manifestare frequentemente lo stimolo alla minzione.
Diagnosi e terapia dell'idronefrosi nel cane e nel gatto
Oltre a una visita clinica completa per l’indirizzo diagnostico sarà necessario un esame delle urine, degli elettroliti e un profilo biochimico. L’indagine radiografica ed ecografica potrà dare indicazioni utili sulla presenza di masse occupanti spazio e/o calcoli. Inoltre, il medico veterinario curante potrà optare anche per procedure più specialistiche per visualizzare le vie urinarie.
La terapia dipende dalla causa dell’idronefrosi. L’idronefrosi si risolve rimuovendo la causa dell’ostruzione al deflusso delle urine quando possibile. Generalmente, si somministrano fluidi per favorire la minzione e si opta per un regime dietetico appropriato e somministrazione di antibiotici se sono presenti segni di infezione. Il proprietario dovrà seguire scrupolosamente le indicazioni del medico veterinario curante e sorvegliare l’animale.