Libano, militari sequestrano 1.500 uccelli e due cuccioli di leone trasportati illegalmente dalla Siria

Gli animali sono stati trovati nel vano di carico del mezzo. I due leoncini erano tenuti in trasportini per gatti, ed erano in pessime condizioni di salute. Sono stati affidati ad Animal Lebanon.

9 Ottobre 2023
15:38
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Oltre 1.500 uccelli appartenenti a specie protette e due cuccioli di leone, entrambi in condizioni di salute precarie, sono stati sequestrati dalla polizia libanese nel corso di un’operazione condotta a Batroun, a una cinquantina di chilometri da Beirut.

Il controllo è scattato il 29 settembre scorso su un camion fermato dall’esercito e proveniente, secondo gli accertamenti, dalla Siria. Nel vano di carico, i militari della Lebanese Internation Security hanno trovato diverse gabbie in cui erano tenuti gli uccelli – alcuni ormai morti, e tutti trasportati senza autorizzazioni – e due trasportini per gatti in cui hanno trovato i due leoncini, un maschio e una femmina, con tutta probabilità fratelli. I cuccioli erano immersi nelle loro deiezioni, disidratati e in pessime condizioni, e secondo le stime hanno meno di due mesi d'età.

Sul posto sono intervenuti i volontari di Animals Lebanon, associazione che si occupa della tutela e della salvaguardia degli animali in Libano, che dopo avere liberato gli uccelli in natura ha preso in carico i due leoni per sottoporli a visita veterinaria. Si tratta soltanto dell'ultimo sequestro di questo genere in Libano, dove il traffico di leoni e altri grandi felini è documentato e combattuto da ormai 15 anni. Si tratta di un business estremamente remunerativo controllato, secondo gli accertamenti dell’associazione e delle forze dell’ordine, da un ristretto numero di persone che sposta questi animali da un Paese all’altro, vendendoli ai migliori offerenti. Nel corso degli anni, Animals Lebanon ha accolto nei suoi santuari in Sud Africa, Stati Uniti e Francia numerosi leoni, tigri, leopardi e ghepardi, tutti vittime di questo commercio illegale, e anche i leoncini, tolti così piccoli alla madre, passeranno il resto delle loro vite in un santuario.

«Chiediamo alle autorità di adottare misure più severe contro il commercio illegale di animali selvatici – è l’appello di Animals Lebanon – e anche contro gli zoo lungo le strade e il commercio di animali esotici che alimentano questo business».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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