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scheda razza
18 Febbraio 2023
12:00

L’Eurasier, il raro e riservato custode della famiglia

  • Origine: Germania
  • Standard: gruppo 5 - Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo. Sezione 5 - Spitz asiatici e razze affini.
  • Taglia: media
  • Altezza: 56 cm. per le femmine, 60 cm. per i maschi
  • Peso: 26 Kg per le femmine, 30 Kg per i maschi
  • Pelo: fitto e abbondante di un' ampia gamma di colori, tra cui il nero
  • Vita media: 10-13 anni
586 condivisioni
Validato da Elena Garoni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine

L'Eurasier è uno Spitz di origine tedesca nato negli anni Sessanta del Novecento dall’incrocio tra il Chow Chow e il Wolfspitz. In origine si chiamava Wolf Chow, ma il nome cambiò quando venne incrociato anche con il Samoiedo.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani0
  • Rapporto con altri cani1
  • Rapporto con altri animali in casa0

attività

  • Attività fisica3
  • Giocosità0
  • Ricerca3
  • Riporto0
  • Guardia3

adattabilità

  • Vita in città1
  • Adatto come primo cane2
  • Adattabilità ai viaggi2
  • Tolleranza alle temperature calde1
  • Tolleranza alle temperature fredde3

cure e salute

  • Cura del pelo1
  • Predisposizione alle malattie2
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica0
  • Affiliativa3
  • Comunicativa3
  • Et epimeletica0
  • Somestesica1
  • Sociale0
  • Protettiva3
  • Territoriale3
  • Possessiva3
  • Competitiva1
  • Perlustrativa3
  • Predatoria3
  • Sillegica0
  • Esplorativa3
  • Di ricerca2
  • Cinestesica2
  • Collaborativa0
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Il risultato è un cane di taglia media, dalla corporatura solida e il folto mantello tipico degli Spitz, con un forte attaccamento ai suoi umani di riferimento. Il comportamento di questa razza è stato selezionato attentamente dai ricercatori del Max Planck Institute di Heidelberg che, in collaborazione con l’Università di Gottinga e il professor Konrad Lorenz in persona, hanno cercato di dare forma ad una razza di Spitz che fosse davvero adatta alla vita in famiglia.

Da questo progetto è nato un cane solido e resistente che ama esplorare il mondo e avventurarsi in esperienze sempre nuove, a patto che insieme a lui ci siano anche i suoi umani, a cui si affida completamente.

Origine

Germania

Standard

N° 291/ 17.02.2020

Gruppo 5 Cani di tipo Spitz e di tipo primitivo.

Sezione 5 Spitz asiatici e razze affini.

Aspetto 

Cane di media taglia con orecchie erette e mantello di vari colori.

I maschi raggiungono circa i 30 chili e i 60 centimetri, mentre le femmine sono leggermente più piccole e non superano i 26 chili e i 56 centimetri.

Motivazioni

Affiliativa, comunicativa, cinestesica, territoriale, possessiva, predatoria, protettiva, esplorativa, perlustrativa.

Amante di 

Trascorrere il proprio tempo in compagnia degli umani di cui si fida, passeggiare nella natura e proteggere ciò che gli appartiene

Alimentazione, cura e mantenimento

Si tratta di un cane piuttosto sano e longevo, ma potrebbe soffrire di displasia, di entropion ed è soggetto alla sindrome di Wobbler, una patologia che può causare un’andatura strana e dolori.

Origine e storia

La razza Eurasier è piuttosto recente ed è stata sviluppata in Germania negli anni Sessanta e Settanta del XX secolo dall'allevatore Julius Wipfel. L'obiettivo di Wipfel era quello di creare una razza che combinasse le qualità di alcuni cani già esistenti, come lo Spitz tedesco e il Chow Chow, apprezzati per la loro vigilanza, la riservatezza e la tendenza ad affidarsi con piacere ai propri umani di riferimento. Insomma, si cercava di dare vita ad uno Spitz che fosse davvero adatto alla vita in famiglia e che ricordasse il Laika di Nenets, ovvero un cane asiatico estinto da tempo.

Il primo nome che venne dato a questo cane fu “Wolf Chow”, ma in seguito ad un ulteriore incrocio con il Samoiedo venne poi sostituito con l’attuale nome Eurasier, il quale deriva dal fatto che la razza è stata sviluppata attraverso l'incrocio di cani di razza europea e asiatica.

Secondo molti esperti di Eurasier fu addirittura il professor Konrad Lorenz ad ipotizzare per primo l’idea della creazione di questa razza, ma a questo progetto collaborarono anche l’Università di Gottinga, per quanto riguarda gli aspetti genetici, e il Max Planck Institute di Heidelberg per gli aspetti legati al comportamento.

Il riconoscimento ufficiale da parte della Federazione Cinologica Internazionale (FCI) arrivò nel 1973.

In Italia questo cane è piuttosto raro e secondo i dati diffusi da Enci, nel 2021 sono stati registrati solo 80 nuovi soggetti al registro ufficiale delle razze. Ciò nonostante, se sentite il desiderio di adottare un Eurasier, potete contattare anche un’associazione rescue che sia specializzata in cani di tipo Spitz e, insieme a loro, verificare la possibilità di adottare un soggetto vittima di maltrattamenti o abbandoni.

Motivazioni (desideri e bisogni)

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L’Eurasier è un cane che ama trascorrere il proprio tempo insieme agli umani di cui si fida e non ama particolarmente condividere lo spazio con gli sconosciuti. Come tutti gli Spitz, infatti, ha un'attitudine particolarmente diffidente, abbinata ad un'importante motivazione protettiva che manifesta soprattutto nei confronti del pet mate, ovvero le uniche persone con le quali si lascia completamente andare.

La stessa attitudine viene mostrata anche nei confronti dei propri simili e, in questo caso, entra in gioco anche la motivazione possessiva, per la quale potrebbe mostrare alcune difficoltà nel condividere gli spazi ristretti.

Dall’incrocio con il Samoiedo, ha ereditato anche il desiderio di esplorare e perlustrare ambienti sempre nuovi, quindi è un cane adatto a lunghe passeggiate nella natura anche quando le temperature sono basse. L’Eurasier, infatti, grazie al suo folto mantello, non teme l’inverno.

Trattandosi di una razza nata non molto tempo fa, il suo comportamento e le attitudini si stanno evolvendo rapidamente e il fatto che non sia molto diffusa lascia in mano ai singoli allevatori una grande responsabilità nell'ambito della selezione degli individui.

Nel caso si scelga di adottare un Eurasier presso un allevatore è estremamente importante, quindi, affidarsi ad un professionista che abbia a cuore il benessere dei soggetti e dell'intera razza.

Aspetto fisico

L'Eurasier è una razza canina di taglia media dall’aspetto elegante ed equilibrato, con un’ossatura solida e una costituzione robusta. La forma della testa, vista da sopra e di profilo, è equilibrata e la fronte è piatta. Il tartufo è di media grandezza con una pigmentazione nera. Il muso è armonioso, si assottiglia verso la punta e la canna nasale è diritta. Le mascelle sono forti, con una dentatura particolarmente larga.

Gli occhi sono scuri, di media misura, non troppo infossati né sporgenti, con un taglio leggermente obliquo.

Le orecchie sono di media grandezza, triangolari, erette e con le punte leggermente arrotondate. Il collo è di media lunghezza e il tronco è solido, non troppo corto, con un garrese pronunciato e muscoloso.

La coda è inserita alta, arrotondata e ferma. Si assottiglia verso la punta ed è portata sia appoggiata in avanti sul dorso, sia leggermente ricadente di lato o arrotolata.

Le zampe anteriori sono dritte e le spalle sono muscolose e leggermente oblique.

I piedi anteriori sono ovali. L'Eurasier ha un mantello fitto e abbondante, con un sottopelo morbido e denso che gli consente di resistere alle temperature rigide. Lo standard ufficiale ammette un’ampia gamma di colori del pelo, tra cui il nero, ma non viene riconosciuto il bianco puro pezzato.

Cura e salute

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L’Eurasier è un cane piuttosto sano ma, come molte razze, può soffrire di alcune patologie genetiche come la displasia dell'anca, la displasia del gomito e la sindrome di Wobbler che, per via della compressione delle vertebre cervicali può determinare andature anomale e deficit di percezione del corpo.

Potrebbe inoltre soffrire di entropion, che causa lesioni della cornea e di cataratta.

Nonostante la lunghezza del mantello, è sufficiente spazzolarlo di tanto in tanto per togliere il pelo morto. Trattandosi di un cane dal mantello particolarmente fitto è però bene munirsi di un antiparassitario adeguato all’ambiente in cui si vive.

Necessita di una dieta sana, regolare e adeguata alla quantità di movimento svolto durante il giorno.

Cosa fare con un Eurasier

L’Eurasier è un cane dalla personalità abbastanza schiva, come quasi tutti gli Spitz, quindi generalmente preferisce trascorrere le proprie giornate insieme a persone e cani che già conosce, piuttosto che in mezzo agli sconosciuti.

Insieme a lui, potete però organizzare attività di problem solving o di mobility, ovvero una sorta di agility che si può sviluppare in qualsiasi ambiente urbano o naturale.

Provate a divertirvi nel saltare i muretti, superare ostacoli o cercare oggetti nascosti insieme da qualche parte nel prato

Non dimenticate, inoltre che, insieme a lui potete affrontare qualunque tipo di avventura nella natura, anche durante l’inverno, perché l’Eurasier non teme le basse temperature e, anzi, si sentirà piuttosto a casa anche nella neve.

La sua indole particolarmente schiva lo porta ad essere ancora più soddisfatto se tutte queste attività avvengono senza la presenza di troppe persone.

Relazione e contesto ideale

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L’Eurasier è un cane che desidera trascorrere quanto più tempo possibile con i propri umani e non è affatto un amante delle zone affollate e degli ambienti pieni di sconosciuti.

Per offrirgli una routine in linea con le sue necessità, quindi, è indispensabile prevedere lunghe passeggiate all’aperto e momenti di condivisione che non riguardino solo le abitudini degli umani, ma vadano incontro anche ai suoi desideri di esplorazione e perlustrazione della natura.

Può convivere anche con i bambini, ma è bene ricordarsi che le relazioni tra i cani e i più piccoli vanno sempre sorvegliate. Inoltre, è importante che abbia a disposizione uno spazio solo suo, dove sentirsi al sicuro e poter riposare tranquillamente.

Per quanto riguarda la convivenza con i gatti, potrebbe essere messa in difficoltà dalla sua motivazione predatoria, ma basterà predisporre dei luoghi a lui irraggiungibili per assicurare ai felini il necessario relax.

Una giornata con un Eurasier

La vostra mattina inizia come sempre con il rumore della sveglia. Il sole è appena sorto e, quando aprite gli occhi, vedete la solita espressione di calma sul muso del vostro Eurasier appena sveglio. Vi alzate e lo salutate con una delicata carezza sulla testa, a cui lui risponde con qualche scodinzolata.

Dopo aver preparato una tazza di caffè, vi mettete in marcia per la passeggiata mattutina insieme al vostro cane che, ogni tanto, si lascia distrarre dai rumori e dai movimenti del quartiere. Si ferma, annusa, cerca di capire, poi vi guarda e comincia di nuovo a passeggiare serenamente al vostro fianco.

Una volta arrivati al parco, lo lasciate libero di esplorare l’ambiente tranquillo mentre la città si sveglia e l’ambiente è ancora calmo.

Al rientro a casa gli preparate da mangiare e poi lo salutate prima di uscire per andare al lavoro.

Quando tornate a casa, il vostro Eurasier vi accoglie con la pelosissima coda arricciata che si muove per la felicità di rivedervi.

Vi cambiate rapidamente e andate insieme in campagna, in un luogo dove sapete che non c’è molta gente. Vi mettete sotto un albero a leggere un libro, mentre il vostro Eurasier annusa intorno e poi si sdraia sereno accanto a voi, guardando e annusando cosa succede intorno.

Tornati a casa gli preparate da mangiare e poi vi mettete a tavola anche voi. Quando avete finito e non si sentono più i rumori dei piatti, girate lo sguardo verso il vostro cane e lo trovate a metà strada tra voi e il divano, quasi a volervi dire: “Ti sto aspettando, vieni a sdraiarti accanto a me?”.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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