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6 Aprile 2022
9:00

Lettiere autopulenti? Meglio di no

Uno degli ultimi ritrovati tecnologici che promette di semplificare la vita con i gatti riguarda le cassette autopulenti. Qual è la percezione dei gatti rispetto questi strumenti?

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Membro del comitato scientifico di Kodami
lettiera autopulente gatto

Non c'è nulla da fare, noi esseri umani siamo dipendenti dalla tecnologia che ormai invade completamente le nostre vite, le nostre case, e le nostre abitudini, tanto da  estendere questa dipendenza anche alla gestione dei nostri pet. Uno degli ultimi ritrovati tecnologici che promette di semplificare la vita con i gatti, riguarda le cassette autopulenti. Ma quando si parla di gatti non bisognerebbe mai fare i conti senza l’oste: cosa ne pensano loro?

Cos'è una cassetta autopulente

Le cassette autopulenti sono delle cassette igieniche per gatti dotate di un sistema elettronico che percepisce l'uscita del gatto dalla cassetta attraverso dei sensori e avvia il rastrellamento dei residui in un serbatoio separato ed ermetico che può poi essere svuotato anche ogni 2-3 giorni. Sono cassette che promettono di ridurre gli odori e l'impegno quotidiano che ciascuno di noi dovrebbe investire nel rimuovere i rifiuti solidi e liquidi del gatto perché l'unica azione che viene richiesta è lo svuotamento dello stesso ogni tanto.

Queste lettiere presentano una serie di controindicazioni che vediamo di seguito.

Possono spaventare

I gatti particolarmente sensibili potrebbero non gradire l'attivazione del sistema meccanico, ai loro occhi incomprensibile. Quando siamo noi a pulire la cassetta il gatto sa perfettamente quello che stiamo facendo. Ce lo vede fare, ci vede agire, È in grado di creare una relazione causa-effetto tra noi che manipoliamo la cassetta e la sabbia che torna pulita. Ma un gatto che esca dalla lettiera e da lì a poco veda azionarsi questo sistema in maniera improvvisa, rumorosa, automatica, e soprattutto senza riuscire a ricondurla ad una causa in particolare, potrebbe sviluppare una certa ansia nell' approcciare la cassetta stessa.

Alcuni gatti, non cogliendo alcun nesso di causa-effetto, potrebbe aver paura che il meccanismo scatti mentre loro sono dentro e per questo scegliere di non entrarci più. E se questo avviene avrete speso tantissimi soldi per nulla.

Sono costose

Sono casette particolarmente costose. Le versioni elettroniche che arrivano a costare tra i 500 e i 700 euro ma esistono versioni manuali, in cui il meccanismo di rastrellamento è attivato a mano, che costano un centinaio di euro. Tuttavia, se queste risolvono il problema della imprevedibilità nella percezione del gatto da un lato, dall’altro presentano comunque una struttura fissa.

Hanno struttura fissa

lettiera gatto

Le cassette autopulenti, sia in versione elettronica che manuale, si offrono tutte come cassette chiuse. Ma i gatti si sa, hanno preferenze rigorosamente soggettive nei confronti della cassetta. Ce ne sono alcuni che malgrado quelle che sarebbero le nostre preferenze dimostrano di preferire le lettiere aperte e rifiutano categoricamente l'utilizzo di quelle chiuse.

Investire in uno strumento così rigido dal punto di vista strutturale quando a venir soddisfatto deve essere un bisogno con caratteristiche poco mediabili, potrebbe risultare una spesa azzardata.

Limitazioni con la sabbietta

Questo tipo di cassette, inoltre, vincola anche il tipo di lettiera acquistabile visto che si è costretti a scegliere una tipologia che il rastrello in dotazione sia in grado di filtrare. E si torna al problema delle preferenze: alcuni gatti ne hanno di spiccate, altri ne hanno di particolari, non sempre ciò che al pet mate piace o che vorrebbe utilizzare perché lo impone il rastrello della cassetta automatica è di gradimento al gatto. E, purtroppo per noi e per le nostre tasche, la soluzione ad eventuali problemi di eliminazioni fuori dalla cassetta è sempre seguire le preferenze del gatto, rinunciando alle nostre.

Controlli sulla salute

Esiste un altro punto a favore delle cassette tradizionali. L'abitudine di pulire ogni giorno la cassetta del gatto rimuovendo con una paletta i residui in cassetta è un’ottima strategia per fare prevenzione sul piano medico.

Il rito diventa un momento in cui verificare la salute del nostro amico proprio attraverso il monitoraggio dei suoi depositi. Pulire la cassetta ogni giorno può essere determinante, per esempio, nello scoprire subito che le feci contengono tracce di sangue o muco in caso di infezioni batteriche, che sono più o meno compatte in caso di problemi intestinali, consente di rilevare un colore insolito nelle urine e di intervenire tempestivamente.

Autopulenti e gatti conviventi

lettiera gatti

Ancora, il numero di cassette in casa dovrebbe essere proporzionale al numero dei gatti conviventi. Questo implica o di avere tutte e sole cassette autopulenti oppure bisognerà comunque ammettere la presenza anche delle ben più economiche cassette tradizionali. A questo punto il vantaggio che si credeva di acquisire diventa estremamente irrisorio.

Cassetta e adattamento

Nei confronti della cassetta, più di qualunque altro accessorio utile alla convivenza con il gatto, siamo chiamati a sviluppare una certa attenzione e la capacità di soddisfare primariamente i bisogni del gatto più che le nostre comodità.

È nostro dovere fare di tutto perché la cassette riproduca una condizione il più possibile vicina a quella che il gatto incontrerebbe in natura. Più ostacoli e artificiosità inseriremo tra il gatto e la cassetta, più lo esporremo (e ci esporremo) a problemi di adattamento e quindi a suoi utilizzi impropri.

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Sonia Campa
Consulente per la relazione uomo-gatto
Sono diplomata al Master in Etologia degli Animali d'Affezione dell'Università di Pisa, educatrice ed istruttrice cinofila formata in SIUA. Lavoro come consulente della relazione uomo-gatto e uomo-cane con un approccio relazionale e sono autrice del libro "L'insostenibile tenerezza del gatto".
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