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15 Luglio 2021
9:30

Leptospirosi nel cane e nel gatto

La leptospirosi è una malattia infettiva che colpisce cani e gatti ed è causata da Leptospire. I sintomi sono simil-influenzali: febbre, malessere generale, inappetenza. Talvolta, la malattia decorre in maniera asintomatica, sebbene in alcuni casi possa essere letale. È una malattia trasmissibile all’uomo, si cura con farmaci antibiotici e si previene vaccinando gli animali e rispettando le generali misure igieniche.

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Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Articolo a cura del Prof. Giuseppe Borzacchiello
Medico Veterinario e Professore universitario, esperto di patologia animale
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La leptospirosi è una malattia infettiva che colpisce i carnivori domestici ed è causata da Leptospire. Si registra più comunemente nei cani rispetto ai gatti. I segni clinici sono simil-influenzali: febbre, malessere generale, inappetenza. Talvolta, la malattia decorre in maniera asintomatica sebbene in alcuni casi possa avere un decorso letale. E’ una malattia trasmissibile all’uomo e si cura con farmaci antibiotici.

Come si trasmette la leptospirosi

La leptospirosi è una malattia infettiva a eziologia batterica presente in tutto il mondo ed è causata da Leptospire. Questi germi possono infettare molti animali domestici e selvatici non sempre causando la malattia. Le leptospire che non causano morte nelle specie serbatoio (roditori) possono però moltiplicarsi in notevole numero nell’apparato urinario e diffondere nell’ambiente con le urine. Dunque, la possibilità più frequente per i cani di infettarsi è quella di venire a contatto con urine di animali infetti ovvero venendo a contatto con i batteri presenti nelle pozzanghere o terreni bagnati. E’ più rara la trasmissione attraverso ferite cutanee o altre vie. La malattia nel gatto non ha una grossa rilevanza.

Sintomi

L’incubazione della leptospirosi varia da pochi giorni fino a due settimane. I sintomi variano e non sempre sono presenti. Inoltre, la gravità può essere tale da portare l’animale rapidamente a morte. I segni clinici più frequenti sono febbre, letargia, brividi, abbattimento, vomito, diarrea ed infiammazione degli occhi. La leptospirosi può causare disturbi coagulativi, che possono portare a vomito, e presenza di sangue nelle urine, feci o saliva, epistassi e petecchie visibili sulle gengive e su altre membrane mucose. I cani affetti possono anche sviluppare ritenzione di liquidi.

Diagnosi

La leptospirosi può essere sospettata sulla base della storia clinica dell’animale e dei segni mostrati dal cane, che però possono essere osservati anche con altre malattie. Oltre a un esame fisico, il veterinario può consigliare una serie di altri test come esami del sangue, delle urine, radiografie e ecografia.

Cura e prevenzione

Una volta diagnosticata, la leptospirosi si cura con antibiotici e la prognosi è generalmente favorevole. Considerato che è una zoonosi, bisogna sempre attuare tutte le misure generali di prevenzione igienica e dunque lavarsi le mani dopo aver avuto contatto con il pet e pulire l’urina. E’ consigliabile vaccinare gli animali per la prevenzione ed effettuare i richiami previsti.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Giuseppe Borzacchiello
Professore universitario di Fisiopatologia veterinaria
Sono professore universitario di ruolo presso il Dipartimento di Medicina veterinaria e Produzioni animali dell’Università degli studi di Napoli Federico II e titolare della cattedra di Fisiopatologia degli animali domestici. Ho insegnato in diverse Università italiane, corsi di perfezionamento e master universitari. Appassionato di animali e di cani in particolare, mi occupo da oltre vent’anni di ricerca scientifica nel campo della patologia spontanea degli animali domestici e di tematiche inerenti l’oncologia comparata.
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