Ancora una volta un video che riprende comportamenti peculiari di alcune specie animali finisce al centro di un dibattito sulla convivenza con gli umani, in parte decontestualizzato e accompagnato da termini come “paura” e “terrore”. È il caso del filmato condiviso nei giorni scorsi su Instagram dall’account @charlianneyeyna e ripreso decine di volte anche su TikTok, che mostra due leoni marini aggirarsi su una spiaggia di La Jolla, in California, mettendo in fuga i bagnanti.
A una prima occhiata sembra che i leoni marini stiano inseguendo i bagnanti, che lasciano immediatamente la spiaggia correndo. Ciò che con tutta probabilità sta accadendo, però, è che i leoni marini stiano interagendo tra loro, in una zona tra l’altro in cui è comune avvistarli, e che gli esseri umani siano semplicemente “in mezzo”, come spiega l’etologa Federica Pirrone, membro del comitato scientifico di Kodami: «Quello dei due leoni marini è un comportamento tutt'altro che insolito in questo periodo dell'anno, quando inizia la stagione riproduttiva. Si tratta di due maschi che si inseguono, come parte di un confronto per la conquista della partner».
La presenza degli esseri umani non li distoglie dal loro comportamento, a dimostrazione del fatto che l’obiettivo non è scacciarli o attaccarli. Pur vedendo le persone fuggire gli animali infatti non caricano, ma piuttosto si dirigono nuovamente verso l’oceano, si tuffano e scompaiono alla vista. «Entrambi i leoni marini avevano la possibilità di attaccare le persone, ma non l'hanno fatto. Le persone tuttavia hanno fatto bene ad allontanarsi – aggiunge Pirrone – i leoni marini sono molto grossi e pesanti, in una situazione concitata non sarebbe certo piacevole vedersene rovinare uno addosso. Da questi animali è consigliabile mantenere sempre una certa distanza, almeno 15-20 metri».
Non è la prima volta che il comportamento all’apparenza insolito di un animale viene interpretato e giudicato con occhi umani, senza tenere conto delle caratteristiche stesse dell’animale e del contesto. È capitato nei giorni scorsi anche per un episodio avvenuto a Genova, dove un cinghiale che si è spinto sulla spiaggia di Vernazzola, a Sturla, ha morso al braccio una donna che stava cenando in riva al mare. In molti hanno parlato di “attacco”, come se si fosse trattato di un gesto deliberato e il cinghiale fosse deciso ad azzannare la donna senza motivazioni apparenti se non aggredirla.
Una reazione comprensibile, soprattutto quella della vittima, che è rimasta immobile per tentare di evitare di provocarlo ed è ugualmente rimasta ferita, provando dolore e paura. Sempre Federica Pirrone, però, ha chiarito su Kodami che quanto accaduto potrebbe semplicemente essere la conseguenza della ricerca di cibo da parte del cinghiale: la donna aveva con sé il cartone della pizza che stava mangiando, e l’animale potrebbe esseri avvicinato attirato dall’odore del cibo e avere poi morso la donna per allontanarla o per raggiungere la pizza.