Un leone si muove indisturbato tra le case e le strade di Ladispoli, in provincia di Roma. È l’incredibile avvistamento fatto questa sera in città.
Il leone è fuggito dal circo in viale Mediterraneo nel pomeriggio, mentre in serata è stato ripreso in numerosi video mentre si trovava in via Budapest. Nonostante l’ingente impiego di Forze dell’ordine l’animale non è ancora stato catturato. Al momento, il leone si è rifugiato in un canneto poco distante dalle abitazioni dove appare visibilmente spaventato e confuso. Il sindaco Alessandro Grando ha subito avvisato i cittadini intimando di restare in casa e non uscire per nessun motivo.
«Il personale del circo sta mettendo in atto le operazioni di cattura, con il supporto delle Forze dell’ordine che sono prontamente intervenute sul posto. Si prega di prestare la massima attenzione e di evitare gli spostamenti fino a nuova comunicazione», ha fatto sapere il Primo Cittadino attraverso i suoi social.
Un incidente straordinario, ma non del tutto inaspettato in queste settimane che vedono i circhi tornare nelle città italiane. Già da diverse settimane gli elefanti del circo attendato ad Afragola, nel Napoletano, si muovono tra auto e passanti, scatenando anche in questo caso paura per la sicurezza e apprensione per la sorte di animali che dovrebbero vivere liberi in natura, e non nelle città.
Anche su questo punto il sindaco Grando ha risposto, riportando nel post un articolo di Kodami dedicato proprio allo slittamento dell’entrata in vigore della legge nazionale con cui il Parlamento nel 2022 aveva deciso lo stop per gli spettacoli con animali selvatici.
Quanto sta accadendo, prima ad Afragola e oggi a Ladispoli, è infatti il risultato della mancata applicazione della legge delega in materia di spettacolo approvata durante il Governo Draghi, quando al ministero della cultura c'era Dario Franceschini.
La legge c'è e vieta di impiegare animali selvatici negli spettacoli itineranti, tra i quali sono compresi anche i circhi. Nello specifico, la normativa impone il divieto di riproduzione e di nuove acquisizioni di animali, per arrivare così in circa due anni a uno stop definitivo.
All'approvazione della legge, però, sarebbe dovuta seguire quella dei decreti attuativi, ma ciò non è mai avvenuto. Dal 2022 i decreti vengono rimandati regolarmente fino all'ultimo termine stabilito, fissato dall'attuale ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ad agosto 2024. Lo fa notare lo stesso Grando: «Io non ho autorizzato nulla, non spetta a me farlo, e purtroppo non possiamo vietare ai circhi con animali di venire nella nostra città. Nel 2017 ci abbiamo provato ma abbiamo perso il ricorso al TAR e abbiamo anche dovuto risarcire le spese legali ai ricorrenti. Finché non cambieranno le norme non potremo fare diversamente».
Al momento, sono le amministrazioni locali a intervenire a colpi di ordinanze vietando l’attendamento dei circhi con animali, atti che puntualmente vengono impugnati dai responsabili dei circuito. In Italia in questo va avanti così una battaglia legale tra le amministrazioni comunali da un lato, che desiderano evitare l'ingresso di tendoni con leoni ed elefanti in città, e i Tribunali Amministrativi Regionali dall'altra, che sistematicamente accolgono i ricorsi presentati dalle compagnie circensi proprio per via dell'assenza di una legge nazionale. Legge che da due anni in realtà c’è ma che è rimasta lettera morta.