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12 Novembre 2023
9:32

Leone fuggito dal circo a Ladispoli, Kimba catturato dopo 7 ore. Il Sindaco: «Questo episodio deve smuovere le coscienze»

L'animale è stato trovato addormentato in un fossato dopo essere stato sedato a distanza. Il primo cittadino Alessandro Grando spiega: «Io non ho autorizzato nulla, basta con lo sfruttamento degli animali nei circhi».

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È stato catturato dopo sette ore di ricerche Kimba, il leone che nel pomeriggio di sabato è fuggito dal tendone del circo Rony Roller di Ladispoli e ha vagato per le strade della città del litorale romano scatenando il panico.

Il leone è stato trovato addormentato in un fossato intorno alle 22, dopo che i veterinari della Asl, intervenuti con il supporto delle forze dell’ordine, hanno agito in telenarcosi, ovvero l’anestesia a distanza: il fucile che si intravede in mano a un uomo in uno dei video diffusi sui social era appunto un fucile contenente un dardo anestetico, l’unico modo per poter catturare in sicurezza il grosso felino, certamente sotto stress e impaurito dopo avere vagato per ore in ambiente urbano, tra le auto e con decine di persone che lo inseguivano.

In un video diffuso su Welcome to Favelas si vedono i momenti in cui l’animale addormentato viene sollevato tramite una serie di funi dal canneto e riportato sulla strada, poco prima delle 23 di sabato: «Il leone è stato sedato e catturato – ha detto il sindaco di Ladispoli, Alessandro Grando, sui social – Ora verrà preso in consegna dal personale del circo. Ringrazio la Polizia di Stato, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, la Polizia locale e provinciale, la Asl e tutti i volontari che hanno prestato servizio in queste ore di grande apprensione. Spero che questo episodio possa smuovere qualche coscienza, e che finalmente si possa mettere la parola fine allo sfruttamento degli animali nei circhi».

Quanto accaduto a Ladispoli è forse uno dei più forti campanelli d’allarme sulle conseguenze che derivano dallo sfruttamento degli animali nei circhi. È capitato diverse volte che elefanti, giraffe e altri animali impiegati negli spettacoli fuggissero da recinti e gabbie, ma questo caso è emblematico per i rischi che ha comportato, ed è stato lo stesso Grando a farlo presente, condividendo proprio un articolo di Kodami che spiega perché, a oggi, non è possibile impedire a una compagnia circense di allestire spettacoli con gli animali: «Per quelli che cominceranno a chiedere: perché ancora fate venire a Ladispoli il circo con gli animali? Perché il Sindaco ha autorizzato il circo? La risposta è che io non ho autorizzato nulla, non spetta a me farlo, e che purtroppo non possiamo vietare ai circhi con animali di venire nella nostra città – ha detto Grando – Nel 2017 ci abbiamo provato ma abbiamo perso il ricorso al Tar e abbiamo anche dovuto risarcire le spese legali ai ricorrenti. Finché non cambieranno le norme non potremo fare diversamente».

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Grando, purtroppo, ha ragione. A oggi non esiste ancora una legge nazionale che vieti lo sfruttamento degli animali nei circhi, e l’unica norma che disciplina i circhi è la legge numero 337 del 1968, che sancisce che «lo Stato riconosce la funzione sociale dei circhi equestri e dello spettacolo viaggiante. Pertanto sostiene il consolidamento e lo sviluppo del settore». Nella stragrande maggioranza dei casi sono quindi i singoli Comuni a muoversi per imporre lo stop allo sfruttamento di animali durante gli spettacoli firmando apposite ordinanze. Provvedimenti che vengono però sempre impugnati davanti al Tar, con i giudici amministrativi che quasi sempre danno ragione alle compagnie circensi, proprio sulla base di una legge vecchia di 55 anni, in un circolo vizioso in cui a farne le spese sono gli animali. Se una compagnia vuole allestire il suo tendono in uno spazio, dunque, non glielo si può impedire (soprattutto se lo spazio è privato), e non si può imporre che non sfrutti animali negli spettacoli. Diversi sindaci hanno provato a farlo, firmando ordinanze che autorizzavano gli spettacoli ma senza animali, ma come detto da Grando i provvedimenti vengono sempre impugnati e annullati.

Qualche passo avanti in questo senso c’è stato con l’approvazione, nel luglio del 2022, della Legge delega sullo spettacolo, che regolamenta il rilancio degli spettacoli viaggianti con artisti vietando, tra le altre cose, l'uso di animali selvatici come tigri, leoni, elefanti. A febbraio 2023, però, con l'approvazione della conversione del Disegno di Legge "Milleproroghe", il Senato ha dato il via libera allo slittamento dal 18 maggio di quest'anno al 18 agosto 2024 per la presentazione del Decreto Legislativo attuativo della legge. Si allungano quindi i tempi per l'attuazione delle Leggi sullo spettacolo dal vivo, e quindi anche per lo stop all'utilizzo degli animali nei circhi, e nel mentre continuano a verificarsi situazioni anche molto rischiose, prime tra tutte le fughe degli animali dai recinti e dalle strettissime gabbie e le incursioni su strade e superstrade.

Sul caso di Ladispoli farà chiarezza la Procura, già informata dai Carabinieri. Nel frattempo la compagnia Rony Roller, che a Ladispoli ha debuttato l’8 novembre, nello spazio di viale Mediterraneo, ha ipotizzato che dietro la fuga del leone vi sia un sabotaggio. Secondo i circensi la gabbia di Kimba è stata volontariamente aperta da qualcuno per consentirgli di fuggire.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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