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Un airone guardabuoi in difficoltà è stato recuperato dal personale dell’Enpa nell’area del Parco di Trenno, a Milano.
«lI segnalante non ci ha saputo dire cosa gli fosse successo – hanno spiegato gli operatori della sezione milanese dell’Enpa – solo che non era in grado di volare. Dal controllo effettuato da parte dei nostri veterinari non sono emerse particolari problematiche, ma l’animale si trovava, in effetti, in uno stato di generale abbattimento».
Per questo, l’airone è stato portato al Centro recupero animali selvatici di Vanzago, dove verrà seguito e, una volta recuperate le forze, potrà essere rimesso in libertà.
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Come spiega l’Enpa di Milano, l’airone guardabuoi è una specie protetta, anche se ben diffusa nel nostro territorio: «Ama le zone umide ma tra gli aironi è quello meno “acquatico”. Conduce una vita gregaria in piccoli gruppi e nidifica nelle cosiddette garzaie, che può condividere con altre specie, quali le garzette».
Nei giorni scorsi l’ente ha soccorso anche una gazza, vittima di una trappola con colla topicida. «Il corvide è stato trovato lunedì all’esterno di un magazzino a Settala, nella zona est della città metropolitana – hanno spiegato gli operatori –. Fa male al cuore rivedere le immagini di questa creatura, elegante ed intelligente, mentre lotta con tutte le sue forze per liberarsi dalla colla e, nel tentativo, vi rimane sempre più invischiata».
Le sostanze contenute nella colla topicida, infatti, possono provocare la morte dell’animale che vi finisce vittima «per soffocamento, per inedia oppure a causa delle fratture o lesioni auto-inflitte nel cercare di divincolarsi» ha spiegato l’Enpa.
Fortunatamente la gazza è stata soccorsa in tempo per poter essere trattata dai veterinari, che hanno ripulito il piumaggio dalla colla con la cenere. La sua degenza al Cras di Vanzago sarà, però, piuttosto lunga: «Sappiano bene che la cattività forzata non è condizione a cui i selvatici si sottopongono volentieri» ha ribadito l’Enpa.
I volontari hanno anche rivolto un appello per chiedere la fine dell’utilizzo delle colle topicide. L’ente ha invitato, inoltre, i cittadini che si dovessero imbattere in animali vittime di situazioni simili a quelle della gazza a evitare i rimedi “fai da te” e rivolgersi, invece, a dei centri specializzati.
