È rimasta per giorni nel piccolo recinto in cui era detenuta. Almeno, però, l’elefantessa Bambi, arrivata ad Asola in provincia di Mantova lo scorso 9 marzo con il circo Busnelli Niuman, non è stata sfruttata per gli spettacoli. Lo ha deciso il gip di Mantova confermando il sequestro operato dai Carabinieri Forestali che sono intervenuti su richiesta delle associazioni animaliste per controllare le condizioni in cui l’animale, 54 anni, è detenuta dalla compagnia.
I Forestali avevano deciso di sequestrare Bambi dopo un sopralluogo effettuato all’interno della zona in cui è stato allestito il tendono. L’elefantessa, come spesso accade per gli animali esotici trascinati in giro per l’Italia con i circhi, aveva a disposizione un recinto ritenuto troppo piccolo dai militari. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Mantova ha confermato il provvedimento di sequestro, anche se di fatto Bambi è rimasta con la compagnia, all’interno del circo. Non ha potuto però essere impiegata negli spettacoli in scena dal 10 al 13 marzo.
«È chiaro ed evidente che le condizioni di detenzione di un elefante in un circo sono incompatibili con la sua natura e con le sue esigenze etologiche – sottolineano dalla Lav di Mantova, che ha seguito la vicenda da vicino – Inoltre, le linee guida del 2006 della CITES, la Convenzione per il commercio di flora e fauna, hanno determinato dei requisiti minimi di mantenimento di ognuna delle specie detenute nei circhi, elefanti compresi: condizioni che risultano non essere state garantite a Bambi».
Il regolamento sul Benessere animale del Comune di Asola
Il Comune di Asola disciplina gli spettacoli circensi con animali con un regolamento del 2018 in cui, pur non prendendo nettamente posizione contro lo sfruttamento (come già fatto, invece, da altri Comuni, tra cui Mantova, che nel 2015 ha vietato l’attendamento di circhi con animali esotici), stabilisce però alcuni requisiti minimi per la detenzione. Tra cui l’arricchimento ambientale, che viene definita «componente essenziale. Ciò è legato alla necessità di progettare strutture e di adottare sistemi che stimolino i comportamenti naturali degli animali – si legge all’articolo 25 – al fine di ridurre o minimizzare gli effetti della noia e la comparsa di comportamenti stereotipati».
«La LAV nel 2018 aveva proposto un regolamento simile a quello vigente a Mantova – hanno sapere dall’associazione – ma la allora amministrazione ha fatto un'altra scelta. Da anni stiamo chiedendo da anni una legge nazionale che vieti l'utilizzo degli animali nei circhi. Una legge che è già stata approvata, ma a cui manca il decreto attuativo e purtroppo il governo recentemente lo ha rinviato». Il riferimento è alla decisione di far slittare al 18 agosto del 2024 l’analisi del Decreto Legislativo attuativo della Legge delega sullo spettacolo 106 del 2022, con i tempi e i modi per «il superamento dell’uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti».
In Italia manca ancora una legge nazionale aggiornata sui circhi
Una legge nazionale è fondamentale per vietare definitivamente lo sfruttamento degli animali nei circhi. A oggi infatti In Italia i circhi sono disciplinati da una normativa che ha ormai oltre cinquant’anni, la legge numero 337 del 1968, che sancisce che «lo Stato riconosce la funzione sociale dei circhi equestri e dello spettacolo viaggiante. Pertanto sostiene il consolidamento e lo sviluppo del settore».
A fronte di questa legge, la maggioranza delle ordinanze che i Comuni decidono di approvare per vietare l’uso degli animali dei circhi viene impugnata davanti al Tar e i giudici non possono fare altro che applicarla: la giurisprudenza conferma che a oggi la maggioranza dei ricorsi presentati dalle compagnie circensi contro amministrazioni che hanno imposto lo stop all’uso di animali sono stati vinti.
Non c’è, inoltre, una normativa comunitaria che possa fungere da legge quadro per vietare gli spettacoli con gli animali nei circhi. La stessa Commissione Europea a dicembre ha ricordato che non dispone dei poteri necessari per intervenire in materia, rimandando ai singoli Stati membri la competenza. Alcuni, come la Francia, l’hanno fatto adottando leggi ad hoc, in Italia, nel luglio del 2022 è stata approvata in via definitiva una legge delega che regolamenta il rilancio degli spettacoli viaggianti con artisti vietando, tra le altre cose, l'uso di animali selvatici come tigri, leoni, elefanti che, secondo la LAV, sono circa duemila in quasi cento tendoni. A febbraio però, come detto, il Senato ha fatto slittare la presentazione del Decreto Legislativo attuativo al 18 maggio 2024, nonostante il testo sia ormai pronto.
«Chiediamo alle amministrazioni locali di adottare regolamenti comunali più stringenti sugli attendamenti dei circhi – è la richiesta della Lav – attendendo che il Ministro della Cultura Sangiuliano presenti, senza ulteriori indugi, il testo di legge al Consiglio dei Ministri».