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15 Giugno 2023
13:45

Legge sul Ripristino della Natura, voto in Europa rimandato al 27 giugno

Il voto della Commissione Ambiente del Parlamento europeo sulla Legge sul ripristino della Natura è stato rimandato al 27 giugno 2023.

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Parco Nazionale di Bialowieza
Parco Nazionale di Bialowieza

Il voto sulla Legge sul ripristino della Natura, noto come Nature Restoration Law, è stato rimandato al 27 giugno 2023. Il testo sarebbe dovuto essere votato aggi dalla Commissione Ambiente del Parlamento europeo (Envi), tuttavia l'ostruzionismo delle componenti di destra ha bloccato i lavori, rendendo necessaria una nuova calendarizzazione.

Salvare gli habitat e gli animali che li abitano ma che sono sempre più minacciati dallo sfruttamento intensivo da parte delle attività umane. È questo l'obiettivo della legge che mira a restituire alla natura i suoi spazi. Una visione che non è apprezzata in maniera unitaria dalle forze presenti nel Parlamento europeo.

All'interno della commissione Ambiente, infatti, si è creato uno stallo durato circa tre ore e che ha visto su fronti opposti coloro che volevano rigettare la legge, e coloro che si opponevano a questa richiesta. A spuntarla sono stati i sostenitori della legge, dopo la bocciatura della mozione di rigetto della proposta è quindi iniziato l'esame degli emendamenti, spesso approvati o respinti per una manciata di voti. I tempi però si sono dilatati tanto da rendere necessaria una nuova votazione in Commissione prima del voto in plenaria: «Poiché non è stato possibile finalizzare le votazioni sul regolamento sul ripristino della natura prima dell'inizio delle votazioni della plenaria, la sessione di votazione della commissione su questo fascicolo riprenderà il 27 giugno a Bruxelles», ha comunicato la Commissione.

Ad opporsi strenuamente al Nature Restoration Law è il Partito popolare europeo (Ppe), il più numeroso, composto dalle forze di Centrodestra. «Dopo tre ore di votazioni, i numeri sono 44 a 44 –  ha spiegato l'eurodeputata olandese del Ppe Esther De Lange – Sembra che non ci sia alcuna maggioranza per il rapporto della Envi sulla Legge sul ripristino della Natura».

Il maggiore sostenitore della legge è Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo della Commissione europea e responsabile per il Green Deal, che attraverso il profilo della Commissione ha spiegato che la proposta di legge «farà aumentare i servizi ecosistemici gratuiti per gli agricoltori e ridurrà le emissioni di gas serra e l'uso di prodotti chimici dall'agricoltura». Ha anche fatto opera di debunking sulle notizie diffuse dai membri del Ppe. «Non sottrae alla produzione il 10% dei terreni agricoli, né minaccia la sicurezza alimentare – ha aggiunto Timmermans – Anzi, aiuta le imprese e gli agricoltori a lavorare con la natura, non contro di essa, è un buon investimento poiché ogni euro speso ne porta 8-38 in cambio».

Già 28 associazioni italiane hanno manifestato la loro adesione ai propositi di Timmermans e della Commissione Envi attraverso una lettera aperta al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin per chiedere di appoggiare il Nature Restoration Law una volta che riuscirà ad arrivare al Consiglio europeo.

Adesione a quello che è a tutti gli effetti il primo passo per realizzare il Green Deal è arrivato in queste ore anche dal presidente di Europarc Federation Michael Hošek: «L'Europa ha bisogno di una legislazione chiara e ambiziosa per guidare il ripristino della natura. Questa è una grande opportunità per integrare le direttive dell'UE sulla natura, progredire sugli obiettivi globali per la biodiversità e costruire il percorso per il nostro futuro».

L'Europarc Federation, di cui Federparchi è la sezione italiana, ha fatto sapere di essere a disposizione delle autorità nazionali, regionali e delle aree protette in tutta Europa per realizzare i nuovi piani di ripristino: «È giunto il momento di costruire sulla stessa visione e ripristinare l'ambiente europeo a beneficio della biodiversità e per garantire la salute e la ricchezza delle nostre comunità ed economie».

Entro la fine del mese di  giugno la commissione Ambiente del Parlamento europeo e successivamente il Consiglio Ambiente dell'Unione, dove interverrà anche Pichetto Fratin, prenderanno decisioni cruciali per il futuro del ripristino della natura in Europa.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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