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26 Gennaio 2024
18:09

Legge Ammazza-orsi in Trentino, il Consiglio di Stato dichiara inammissibile il ricorso della Lav

Pur avendo dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Lav, nella sua sentenza il Consiglio di Stato ha chiesto alla Provincia Autonoma di Trento di applicare misure concrete per favorire la coesistenza tra orsi e persone.

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Il Consiglio di Stato con sentenza del 25 gennaio 2024 ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dalla Lav contro le linee guida trentina per l'attuazione della legge provinciale n. 9/2018 e dell'articolo 16 della direttiva Habitat. Tuttavia, è stato anche chiesto alla Provincia Autonoma di Trento di applicare misure concrete per favorire la coesistenza tra orsi e persone.

Nell’esprimere le sue valutazioni, il Collegio ha esplicitamente chiarito che tali linee guida è corretto siano caratterizzate da un «contenuto generale e astratto», proprio l'oggetto del ricorso della Lav, tuttavia precisa anche che le prescrizioni che derivano dalle linee guida «necessitano di essere attuate con misure di dettaglio idoneo a raggiungere la finalità programmata».

È proprio su questo punto che insiste l'associazione di tutela animale: la stessa sentenza e lo stesso Consiglio di Stato confermano quindi che la Provincia di Trento deve agire con misure specifiche in tema di convivenza con misure di dettaglio di cui però la Provincia di Trento sembra non essersi mai dotata, in particolare per quanto riguarda l’informazione dei cittadini e la prevenzione di ogni comportamento umano che possa avvicinare gli orsi alle zone abitate.

«Questa sentenza ci consente di chiedere con ancora più forza e determinazione una volta per tutte un impegno concreto della Provincia di Trento per favorire la convivenza tra cittadini e orsi, proprio attraverso l’adozione di quelle misure di dettaglio richiamate come necessarie dallo stesso Consiglio di Stato – ha commentato Massimo Vitturi, responsabile Lav Animali Selvatici – ma che non hanno mai visto la luce, come nel caso del Piano di comunicazione redatto nel 2016 dal Parco Naturale Adamello Brenta con il MUSE, in collaborazione con il Settore Grandi Carnivori della Provincia. Un Piano che ha come obiettivo generale “l’accettazione sociale nei confronti dell’orso”, da perseguire anche attraverso la comunicazione di “quale sia il comportamento più corretto per evitare situazioni problematiche” ma che continua ad ammuffire in qualche cassetto della Provincia».

Recentemente, proprio la legge provinciale n. 9/2018 è stata al centro di una proposta di modifica da parte della Giunta trentina che renderà legale uccidere 8 orsi all'anno, per un totale di 24 in 3 anni. Anche se la legge ha avuto il via libera della giunta provinciale, ai fini della concreta applicazione serve ancora l'ok anche del Consiglio provinciale, dopo un ulteriore necessario passaggio nella Commissione competente.

Il presidente della Provincia Autonoma Maurizio Fugatti è però determinato a procedere, come ha specificato a più riprese: «Il percorso è ancora lungo – ha commentato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti – ma da oggi abbiamo uno strumento istituzionale e scientifico in più rispetto a prima».

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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