E' lungo il percorso di coevoluzione tra cane e uomo, ha basi antiche attraverso le quali si è saldato sempre di più un rapporto esclusivo con il proprio umano di riferimento. I cani hanno infatti sviluppato delle capacità socio-cognitive che li hanno resi più bravi a capire e a leggere i nostri gesti, a comunicare con noi e a vivere in un mondo "a misura d'uomo". D'altronde una carezza o il semplice "guardarsi negli occhi" da parte dell'umano di riferimento verso il cane con cui convive stimola in quest'ultimo il rilascio di ossitocina, l'ormone coinvolto nel rafforzamento dei legami sociali. Uno studio pubblicato recentemente su iScience ha voluto a tal proposito indagare se il volto neutro del proprio referente umano funziona come rinforzo sociale per il cane, ossia svolga il ruolo di motivarlo positivamente nel compiere una scelta.
Lo studio: i cani scelgono il volto del proprio compagno umano
I ricercatori del Centro di ricerca per le scienze naturali di Budapest in Ungheria hanno sottoposto 39 cani a un test per verificare se gli stimoli facciali umani valgono come incentivo positivo. Per farlo hanno posto i cani davanti a due box: in entrambi vi era la stessa ricompensa di cibo ma in uno era proiettato il viso del proprio compagno umano visto di faccia, nell'altro visto posteriormente. Se per il cane la vista del proprio compagno aveva un qualche valore si sarebbe dovuti indirizzare verso il primo box, in caso contrario non ci sarebbe stata differenza nella scelta. Dopo aver sottoposto ogni cane a ben 12 prove i ricercatori hanno analizzato i dati e i risultati sono stati sorprendenti: i cani sceglievano il box con il viso dell'umano di faccia nel 59% dei casi. Inoltre, nove cani su 26 avevano fatto questa scelta dieci volte su dodici, mostrando così una forte propensione verso i segnali facciali umani.
I segnali sociali umani hanno un effetto gratificante
Questo studio dimostra che, in modo simile ai bambini, i cani preferiscono indirizzarsi verso il cibo posto vicino al viso del proprio compagno umano, che funge quindi da "ricompensa aggiuntiva" con un effetto gratificante. I ricercatori suggeriscono due possibili spiegazioni per questo comportamento: la prima è che la scelta sia guidata da una motivazione interna al cane, legata al processo d'attaccamento verso il proprio referente umano. La seconda è che i cani hanno appreso che la faccia del proprio compagno predice un rinforzo positivo come l'arrivo del cibo. Non sarebbe quindi in questo caso legato all'attaccamento, ma a un semplice apprendimento associativo. Infine, non tutti i cani hanno risposto allo stesso modo: la variabilità, suggeriscono i ricercatori, è dovuta a differenze individuali nella socialità.