Se siete tra quelli che proprio non riescono a tollerare l'incessante ronzio delle zanzare e le loro fastidiose punture, allora forse vi conviene decisamente aggiornare il guardaroba. Secondo un nuovo studio recentemente pubblicato su Nature pare infatti che gli insetti più odiati al mondo sono particolarmente attratti da uno specifico colore: il rosso. Liberatevi perciò di tutto ciò che ricordi il rosso, l'arancione e simili e sostituitelo con indumenti verdi, blu oppure bianchi.
Ma seccature estive a parte, i risultati di questo importante studio potrebbero contribuire notevolmente a contrastare la diffusione di alcune delle più pericolose e letali malattie veicolate proprio dalle zanzare, che in alcuni paesi del mondo sono tra le principali cause di morte.
Lo studio è stato condotto infatti sulla zanzara della febbre gialla (Aedes aegypti), specie originaria dell'Africa ma ormai ampiamente diffusa in diverse regioni tropicali e temperate di tutto il Pianeta. È tra le specie di zanzara più pericolose, poiché vettore di pericolose malattie come la dengue, la chikungunya, l'infezione di zika e ovviamente la febbre gialla.
Per gli insetti, soprattutto quelli impollinatori, la percezione dei colori è un elemento fondamentale per localizzare le fonti di cibo, tuttavia poco ancora si sa sulle preferenze delle zanzare. A dire il vero qualche indizio sui colori lo avevamo già e ve lo avevamo raccontato quando vi abbiamo spiegato perché questi insetti non pungono tutti allo stesso modo, ma questo nuovo studio ha finalmente fornito maggiori dettagli.
Per scoprirlo gli scienziati hanno sottoposto le zanzare femmine (le uniche che pungono) a una serie di stimoli olfattivi e visivi, annotando tutte le eventuali reazioni. Hanno utilizzato un sofisticato sistema di tracciamento 3D in tempo reale all'interno di una piccola galleria del vento che permette il totale controllo degli stimoli olfattivi e visivi e hanno così ottenuto oltre 1,3 milioni di traiettorie di volo da analizzare.
La prima cosa che il team ha scoperto è che, in assenza di odori, le zanzare non fanno nulla: per attivarsi nella ricerca di una preda hanno bisogno di un particolare stimolo olfattivo.
Nelle camere è stata quindi irrorata della anidride carbonica, che sappiamo essere una delle principali fonti di attrazione per gli insetti proprio perché la emettiamo tutti durante la respirazione. Successivamente gli scienziati hanno inserito vari stimoli visivi per capire quali fossero quelli più attraenti, ed qui che è emersa la preferenza proprio per alcuni tipi di colori. Alle zanzare è stato infatti presentato un piccolo punto colorato al centro della camera in cui veniva effettuato il test.
La maggior parte ha ignorato i colori verde, blu e viola, mentre era stata immediatamente attratta da quelli rossi, arancioni o gialli. La spiegazione non è collegata al colore del nostro sangue ma a quello della pelle, che indipendentemente dalla pigmentazione emette un forte segnale rosso-arancione agli occhi di questi insetti. Le zanzare utilizzano quindi l'olfatto e la CO2 nell'aria per capire in che direzione muoversi, ma una volta avvicinatesi al bersaglio volano a vista seguendo i colori della luce rossa.
Un'ulteriore conferma è arrivata quando alcune zanzare mutanti e incapaci di percepire le lunghezze d'onda troppo alte sono state sottoposte allo stesso test. Dai risultati è emerso che, anche in presenza di anidride carbonica, gli insetti non erano più attratti dai bersagli rossi. L'esperimento ha dimostrato chiaramente che il sistema visivo degli insetti e i colori sono un elemento fondamentale per la scelta del bersaglio da pungere, almeno per Aedes aegypti. La scelta dei colori da indossare potrebbe quindi aiutare a scoraggiare o addirittura inibire la preferenza delle zanzare verso gli umani.
Serviranno ovviamente ulteriori studi per determinare in che modo gli altri segnali visivi e olfattivi aiutano le zanzare a individuare le persone, e bisognerà anche capire come i colori influenzano le altre specie potenzialmente pericolose. Ma quel che è certo è che da oggi abbiamo un ulteriore elemento, oltre a quello olfattivo, che ci avvicina ad avere un controllo maggiore sul comportamento di questi insetti tanto pericolosi: il colore.