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23 Agosto 2024
19:00

Le zanzare più pericolose e dove vivono (anche in Italia)

Alcune specie di zanzare sono molto pericolose, come la zanzara tigre responsabile della diffusione della febbe dengue e quelle del genere Anopheles, che possono trasmettere la malaria. Vediamo quali sono e dove possiamo trovarle, anche in Italia.

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Non tutti sanno che uno degli animali più pericolosi al mondo è piccolissimo e all’apparenza innocuo: è la zanzara, che attraverso le punture è veicolo di numerose malattie virali pericolosissime per l’uomo, tra cui febbre gialla, virus Zika, chikungunya, dengue e West Nile o febbre del Nilo.

La zanzara tigre è particolarmente pericolosa perché può trasmettere la febbre dengue, il virus Zika, la chikungunya (malattia virale caratterizzata da febbre e forti dolori) e l'encefalite equina orientale, nota anche come malattia del sonno, oltre al parassita responsabile della dirofilariosi. Anche la Aedes aegypty, o zanzara della febbre gialla, è molto pericolosa, perché vettore sempre degli agenti virali della dengue, della chikungunya e della febbre gialla di cui porta il nome.

Le zanzare del genere Aedes sono endemiche delle zone tropicali e subtropicali, ma a oggi, complice l'aumento delle temperature e il cambiamento climatico, oltre che l'importazione attraverso il trasporto di merci, sono diffuse in tutti i continenti tranne l'Antartide e si stima che allungheranno progressivamente il periodo dell'anno in cui sono attive.

Le zanzare più pericolose al mondo

Come detto alcune specie di zanzare sono molto pericolose per l’uomo perché veicolano malattie virali e parassiti che in alcuni casi possono avere esiti fatali. Le zanzare del genere Aedes in particolare possono trasmettere la febbre dengue, la febbre gialla, il virus Zika e la chikungunya, e in Italia sono diffuse sia le zanzare tigre sia le zanzare della febbre gialla.

Anche le zanzare del genere Anopheles sono molto pericolose perché possono trasmettere la malaria, mentre la zanzara comune (Culex pipiens) è il principale vettore di trasmissione del virus del Nilo occidentale. Vediamo quali sono le zanzare più pericolose al mondo, e dove si trovano.

Zanzare del genere Aedes

Le zanzare del genere Aedes sono facilmente riconoscibili per la presenza di striature bianche e nere che ricoprono il corpo e le zampe, e pungono principalmente durante il giorno, nelle prime ore del mattino e poco prima del tramonto. Le patologie che trasmettono causano tutte inizialmente febbre alta, e alcune possono portare anche alla morte.

Oltre alla zanzara tigre, da segnalare la Aedes koreicus (zanzara coreana) e Aedes japonicus (zanzara giapponese). La Aedes japonicus è una specie di origine asiatica naturalmente presente in Corea del Sud, Giappone, Cina e Russia orientale. La capacità di trasmettere agenti patogeni in questa specie è ancora argomento di studio, tuttavia ne è noto il ruolo di vettore del virus dell’encefalite giapponese e del nematode Dirofilaria immitis; recentemente è stata riconosciuta come vettore poco efficace del virus chikungunya, mentre per quanto riguarda il virus dengue, studi sono attualmente in corso.

Aedes japonicus è invece una specie originaria del Giappone, sud della Cina, Corea, Taiwan e Russia meridionale. Dal punto di vista sanitario, la specie risulta un buon vettore del virus West Nile in quelle aree in cui è presente ad alte densità.

La dengue, l'infezione virale diffusa principalmente nel sud-est asiatico, in Asia meridionale e nel sud America, è invece veicolata principalmente dalla Aedes aegypti, la zanzara della febbre gialla, tra le specie di zanzare più diffuse e responsabile anche di chikungunya e Zika. Il virus della febbre dengue è contenuto nella saliva della femmina infetta che, attraverso la puntura, può trasmetterlo all'uomo. Nei casi gravi il virus colpisce molti più organi, come il fegato e il midollo osseo, portando a complicazioni nella coagulazione del sangue e una diminuzione della pressione sanguigna.

Zanzare del genere Culex

Le zanzare del genere Culex comprendono oltre 1.000 specie e veicolano principalmente il virus del Nilo occidentale, diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America, che passa generalmente dagli uccelli infetti alle zanzare. Sono anche responsabili anche dell'encefalite giapponese, un'infiammazione del cervello diffusa soprattutto nel sud-est asiatico e nel Pacifico occidentale, che causa ogni anno 68.000 casi sintomatici e circa 17.000 decessi, e dell'encefalite di Saint-Louis che colpisce generalmente gli Stati Uniti ed è trasmessa principalmente dalla specie Culex pipiens, la zanzara comune, la specie più diffusa nell'emisfero boreale che vive nelle regioni temperate e tropicali di tutto il mondo.

Le zanzare Culex sono responsabili anche della trasmissione all'uomo della filariasi, una malattia parassitaria che può provocare elefantiasi, diffusa in Asia meridionale, Africa, Pacifico meridionale e alcune zone del Sud America, e la malaria aviaria.

Zanzare del genere Anopheles

Le zanzare del genere Anopheles contano circa 460 specie conosciute, delle quali oltre 100 sono responsabili della trasmissione dei parassiti Plasmodium, che causano la malaria, una malattia infettiva potenzialmente pericolosa per l'uomo.

La gravità della malattia dipende dalla specie di parassita introdotta nel sangue con la puntura: Plasmodium falciparum è il più pericoloso e viene trasmesso dalla zanzare Anopheles gambiae, responsabili anche della diffusione del nematode Wuchereria bancrofti che causa l'elefantiasi, una malattia infettiva che provoca arti ingrossati e pelle ispessita.

Quali zanzare pericolose ci sono in Italia?

Le specie di zanzare più diffuse in Italia sono dunque tre: le Aedes, le Anopheles e le Culex. La Aedes albopictus, conosciuta anche come zanzara tigre, è considerata una delle principali specie invasive e negli ultimi decenni si è diffusa a livello globale con il trasporto accidentale delle sue uova attraverso il commercio di prodotti. Recentemente altre specie sono state importate in Italia, nelle regioni del Nord-Est: la zanzara coreana (Aedes koreicus) e la zanzara giapponese (Aedes japonicus).

Se la zanzara tigre è diffusa praticamente in tutto lo Stivale, la zanzara coreana è presente soprattutto in Veneto e Friuli Venezia Giulia. Questa specie è stata rilevata per la prima volta al di fuori del suo areale in Belgio nel 2008, e da allora è stata ritrovata in Italia, per la prima volta nel 2011 nella provincia di Belluno, da dove si è diffusa fino alla Lombardia e alla Liguria. La diffusione ha poi interessato Germania, Slovenia e Ungheria. Sebbene molti aspetti ecologici di questa specie siano ancora da approfondire, è noto che si adatta bene all’ambiente rurale e urbano, punge l’uomo di giorno e mostra una maggiore tolleranza alle basse temperature rispetto alla zanzara tigre.

La zanzara giapponese è una delle specie di zanzara più invasive al mondo e negli ultimi anni si è diffusa in tutto il Nord America e in Europa. Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, questa specie è stata ritrovata per la prima volta in Europa nel 2000, quando fu rinvenuta in Francia. Da allora si è radicata in diversi Paesi dell’Europa centro-orientale e settentrionale (Slovenia, Austria, Svizzera, Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Russia), mentre nell’area mediterranea è presente in Italia e di recente è stata identificata anche in Spagna. Nel nostro Paese è presente in Veneto e Friuli Venezia Giulia, ma sembra stia ampliando il suo areale. È infatti una specie in grado di tollerare le basse temperature, e l'espansione verso sud nel nostro Paese sembra per adesso essere limitata dalla temperatura media più elevata che invece risulta favorire alte densità di zanzara tigre.

Infine, la Culex rappresenta la specie più diffusa al mondo. A questo gruppo appartiene la zanzara comune (Culex pipiens), caratterizzata dalla colorazione marroncina.

Come difenderci dalle zanzare pericolose

Per difenderci dalle zanzare e prevenire la diffusione di malattie che possono trasmettere è necessario arginare l'habitat della specie, eliminando i ristagni d'acqua dove avviene la riproduzione. Bisogna dunque svuotare di frequente i contenitori con acqua stagnante (per esempio, secchi, vasi per fiori e sottovasi, catini, bidoni, ecc.) e coprire quelli inamovibili, cambiare spesso l’acqua nelle ciotole per gli animali e in estate svuotare le piscinette per i bambini quando non sono usate.

In casi estremi si possono utilizzare agenti di controllo biologico. La prevenzione individuale avviene invece attraverso l'utilizzo di zanzariere e la permanenza in ambienti climatizzati, l’applicazione di repellenti e l’uso di indumenti lunghi per proteggersi dalle punture.

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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