Le volpi sono animali affascinanti e misteriosi che si muovono di notte con fare furtivo. Proprio per questo a volte vengono associate ai gatti e agli felidi quando, in realtà, secondo la classificazione scientifica, appartengono alla famiglia dei canidi che comprende anche lupi e cani domestici.
Esistono però alcune similitudini tra gatti e volpi, comuni in realtà a entrambi i gruppi dei felidi e dei canidi, come la dieta carnivora, le abitudini per lo più crepuscolari e le ottime capacità strategiche e di risoluzione dei problemi.
Le somiglianze tra le volpi e i cani
Le volpi condividono un legame molto stretto con i cani: questi formano i due gruppi principali all’interno della famiglia dei canidi, ovvero Canini e Vulpini. Se per cani intendiamo le specie selvatiche come lupi, sciacalli e cuon, le similitudini anatomiche e comportamentali di questi animali con le diverse specie di volpi che esistono diventano lampanti: la folta pelliccia e la coda voluminosa, il muso appuntito e la dentatura, così come sono simili le tecniche di caccia basate sulla furtività, le abitudini solitamente crepuscolari e l’intelligenza nella risoluzione dei problemi.
Sia le volpi che i cani sono animali molto adattabili e, nonostante siano di base carnivori, in alcuni casi possono integrare la loro dieta con altre fonti di cibo, dimostrandosi inclini all’onnivoria. Entrambi i gruppi, poi, hanno evoluto specie diverse, in grado di conquistare tutti gli habitat del pianeta, dal deserto, all’artico, dalle foreste di alta quota alle praterie.
Sebbene le volpi siano generalmente più piccole di taglia (la specie più grande è la comune volpe rossa che può arrivare ad un massimo di 8 chilogrammi, mentre la più piccola, il fennec, supera di poco il chilo di peso), gli adattamenti ai climi diversi sono i medesimi: ad esempio, le specie di savana o deserto come sciacalli, licaoni e fennec hanno orecchie grandi, mentre quelle di climi freddi come la volpe artica o il lupo grigio hanno, in proporzione, orecchie molto più piccole per non disperdere molto calore.
Le somiglianze tra le volpi e i gatti
Felidi e canidi fanno parte dello stesso ordine di mammiferi noto come Carnivora: questo, oltre ad essere un indizio circa la dieta di questi animali, implica che ci siano una serie di comportamenti e similitudini morfologiche ereditate da antenati in comune o evolute per stili di vita simili. Se con “gatti” intendiamo i felini selvatici come puma, ghepardi, gatti selvatici e linci, probabilmente sono proprio queste ultime ad assomigliare di più alle volpi. In particolare il caracal e il bobcat (o lince rossa) per via del loro colore fulvo potrebbero trarre in inganno i meno esperti, tuttavia le loro code corte e muso più schiacciato possono aiutare a distinguerli.
Sia i gatti che le volpi sono animali agili, veloci e furtivi, tutte caratteristiche cruciali per la caccia e quindi la loro sopravvivenza. In più, tanto i felini quanto le volpi sono noti per le loro abitudini notturne, dove, grazie ai loro sensi adattati alle condizioni di luce scarsa, sfruttano la copertura dell'oscurità per procurarsi il cibo. Una caratteristica che condividono le volpi e alcuni felini proprio per questo è quella di avere le pupille verticali, utili per regolare la quantità di luce che entra nell'occhio, migliorando la vista notturna e la capacità di calcolare le distanze.
In conclusione, le volpi, a differenza di altri canidi sociali che formano branchi numerosi, conducono solitamente una vita solitaria, fatta eccezione per la stagione degli amori, proprio come molte specie di gatti selvatici e altri felini. Quindi, nonostante le volpi e i gatti non siano strettamente imparentati mostrano effettivamente alcune caratteristiche simili nell’aspetto e nel comportamento.