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11 Aprile 2024
16:44

Le vespe sono cattive e le api buone? Come i pregiudizi dei media influenzano le nostre percezioni

Gli scienziati concordano sul fatto che la copertura mediatica sulle vespe è sempre negativa e che trascura quasi completamente la loro utilità per gli esseri umani e gli ecosisemi.

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È abbastanza comune imbattersi in articoli, post e meme che dipingono le vespe come insetti aggressivi e pericolosi contrapposte invece alle le api, viste invece come vere e proprie eroine della natura. Questa percezione distorta è pesantemente alimentata dai media, che spesso enfatizzano solo gli aspetti negativi delle vespe, ignorando quasi del tutto quelli benefici sulle nostre vite. Lo conferma anche un team di ricercatori della University College London, che ha condotto uno studio su scala globale coinvolgendo 115 esperti di vespe e api distribuiti su sei continenti.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Insectes Sociaux, ha dimostrato che la copertura mediatica sulle vespe è nettamente più negativa rispetto a quella sulle api, ma anche dimostrato che gli esperti possono avere un ruolo importante per invertire la rotta, migliorando così percezione pubblica e la conservazione degli insetti, favorendo una copertura mediatica più bilanciata. Secondo gli esperti, i media tendono a dipingere le vespe e calabroni esclusivamente pericolosi parassiti, dando pochissimo spazio allo loro importanza per esempio come preziosi impollinatori e predatori di altri insetti dannosi.

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Una vespa disturba la quiete di un pic–nic in una vignetta satirica

A impollinare i fiori delle piante fondamentali per la nostra alimentazione e non solo, non sono infatti esclusivamente api e bombi, ma anche tantissime specie diverse di vespe. Per di più, molte vespe sono eccezionali predatrici naturali di larve e bruchi di altri insetti che possono causare danni devastanti alle coltivazioni e quindi all'economia. Tutto questo, però, non viene quasi mai raccontato dai media, che tendono invece a sottolineare quasi esclusivamente la pericolosità delle punture di questi sfortunati insetti e quanto siano fastidiosi durante i pic-nic all'aperto.

Tuttavia, gli autori sottolineano che gli scienziati hanno un ruolo fondamentale nel contrastare questa percezione distorta, lavorando con i media per garantire una copertura più accurata e bilanciata. Gli autori hanno infatti intervistato anche numerosi esperti di api e vespe che hanno avuto un numero maggiore di interazioni con i media. E dalle interviste è emerso che la copertura mediatica tende a essere più positiva proprio quando gli scienziati sono coinvolti nel processo di comunicazione.

Gli insetti sono il gruppo animale più numeroso e diversificato sulla Terra e forniscono una vasta gamma di funzioni ecologiche essenziali per la popolazione umana e per la natura stessa. Tuttavia, il nostro apprezzamento per il loro contributo è pesantemente sbilanciato verso alcuni piccoli gruppi economicamente importanti, in particolare gli insetti impollinatori come le api. Tantissimi altri insetti fondamentali sono invece meno apprezzati, nonostante il ruolo importante che svolgono, proprio per questo sono inoltre raramente (se non mai) al centro di campagne e progetti di conservazione.

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Molte vespe sono importanti predatrici o parassite di bruchi e altri insetti dannosi

Seirian Sumner, autrice principale dello studio, sottolinea perciò l'importanza di sensibilizzare maggiormente il pubblico sull'importanza di tutti gli insetti come componenti cruciali dei nostri ecosistemi. In questo processo, i media hanno un ruolo cruciale nell'influenzare e  plasmare le opinioni pubbliche e nel promuovere così azioni di conservazione, ma è assolutamente necessario che la popolazione riconosca il valore di tutte le specie, comprese le vespe. Amiamo le api e odiamo le vespe quasi da sempre, lo sottolineano ormai numerosi studi.

Persino Aristotele scriveva che vespe e calabroni non hanno nulla di divino in loro a differenza delle laboriose api. In conclusione, gli autori sottolineano quindi la necessità di un approccio più equilibrato nella narrazione mediatica sulle vespe e sulle api, e incoraggiano esperti scienziati e ricercatori a collaborare di più con i giornalisti per sensibilizzare il pubblico sul valore di questi e altri insetti spesso fraintesi, con l'obiettivo di promuovere sforzi di conservazione più efficaci ed equilibrati.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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