Le uova di tartaruga in Messico vengono traslocate per il ciclone Beryl: è una corsa contro il tempo

L'uragano Beryl si avvicina alle coste del Messico e degli Stati Uniti e le autorità messicane stanno lavorando senza sosta per salvare e traslocare anche le uova di tartarughe marine dalle spiagge a sud di Cancun. Questo imponente ciclone, che ha già stabilito il record per il primo uragano atlantico di categoria 5 della stagione, sta causando anche enormi preoccupazioni per la fauna selvatica, in particolare per le minacciate tartarughe embricate (Eretmochelys imbricata) in fase di nidificazione.

Il National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha segnalato che i venti massimi sostenuti dell'uragano Beryl raggiungono circa 195 km/h, con brevi raffiche che possono essere persino più intense. Nonostante il ciclone si sia in parte indebolito, rimane comunque una minaccia considerevole e si prevede che impatterà con forza soprattutto sulla penisola dello Yucatan. Ma mentre noi umani possiamo prepararci e reagire agli eventi estremi, le tartarughe marine e le uova in spiaggia non possono fare granché.

Lo scorso ottobre, l'uragano Otis ha già devastato le spiagge durante la stagione di nidificazione delle tartarughe liuto, seppellendo molti nidi sotto la sabbia. Le tartarughe marine femmine, ritornano solitamente sulla spiaggia dove sono nate per deporre le loro uova e far ripartire il ciclo, scavando da cinque a sette nidi per stagione, ciascuno con al suo interno circa 100 uova. Tuttavia, solo una tartaruga su mille tra quelle nate riesce a raggiungere l'età adulta, rendendo ogni nido perso una potenziale catastrofe.

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Dopo l'uragano Otis, ci fu un notevole sforzo di salvataggio per rimuovere la sabbia e fornire cure veterinarie alle tartarughe in difficoltà. Ora, con l'uragano Beryl che si avvicina, le autorità messicane stanno nuovamente intervenendo per proteggere le uova di tartaruga embricata, una specie in pericolo critico di estinzione. Le squadre di soccorso stanno lavorando contro il tempo per disseppellire le uova deposte in questi giorni, trasferendole in contenitori riempiti di sabbia per poi spostarle in luoghi più sicuri.

In circostanze normali, le uova di tartaruga marina dovrebbero essere lasciate indisturbate per garantire il corretto sviluppo degli embrioni, ma di fronte a questa emergenza, il trasferimento sembra essere l'unica opzione per evitare la perdita totale dei nidi. «Non è la soluzione ideale», ha ammesso Graciela Tiburcio, biologa ed esperta di tartarughe marine, «ma ci troviamo di fronte a un'emergenza in cui, se non le rimuoviamo, potrebbero essere tutte distrutte».

Oltre a spostare le uova, i soccorritori stanno posizionando anche sacchi di sabbia per proteggere la spiaggia dalle forti onde previste con l'arrivo dell'uragano, che dovrebbe colpire la costa tra giovedì sera e venerdì mattina. L'evacuazione delle uova di tartaruga marine in Messico rappresenta uno sforzo enorme che serve non solo proteggere una specie a un passo dall'estinzione, ma che ci ricorda anche l'importanza della collaborazione e della necessità di contrastare i cambiamenti climatici per ridurre gli effetti devastanti del riscaldamento globale.