Il maiale Cuore potrebbe essere ucciso già oggi nell'ambito di un esperimento giudiziale disposto dalla corte d'Assise di Brescia per il processo Bozzoli.
Cuore infatti è destinato ad essere ucciso e cremato nel forno di una fonderia perché secondo i giudici così si potrebbe risolvere il mistero sulla scomparsa di Mario Bozzoli, l’imprenditore di Marcheno di cui si sono perse le tracce dall’8 ottobre del 2015 e che si sospetta sia stato ucciso e poi fatto sparire nella sua fonderia.
La cremazione di Cuore è in programma il 27 aprile 2022, mentre l'uccisione potrebbe avvenire nel primo pomeriggio di oggi.
«Uccidere una creatura innocente per risolvere un crimine è il contrario della giustizia», è questo il commento a Kodami di Katia Ruggiero, referente delle associazioni Avi Parma, Meta Parma e Salviamo i macachi di Parma, che hanno lanciato una petizione per chiedere lo stop del controverso esperimento.
La petizione "Salviamo cuore! Non bruciatelo, datelo in adozione" è stata firmata da quasi 10mila cittadini, i quali insieme alle associazioni animaliste chiedono che l'esperimento non venga effettuato e che il maiale venga dato a loro in affidamento.
«Non sappiamo se per l'esperimento verrà scelto un maschio o una femmina, vorremmo salvarlo e chiamarlo Cuore, come quello che chiediamo di avere per questa creatura. Salvarlo dalla morte in un forno o in un mattatoio sarebbe il giusto epilogo di questa tristissima storia», hanno spiegato gli attivisti.
Del maiale individuato per l'esperimento si sa che pesa all'incirca come Bozzoli ed è gravemente malato. «Il fatto che si tratti di un animale giudicato "irrimediabilmente ammalato" non costituisce una giustificazione – sottolinea Ruggiero – La nostra speranza è che il maiale possa essere dato in adozione e curato, e se ciò non fosse possibile possa almeno terminare i suoi giorni dignitosamente».
Dopo la petizione le associazioni hanno inviato una richiesta ufficiale alla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, al procuratore capo e alla Corte d'Assise di Brescia. «Non ci siamo limitati alla petizione, purtroppo però non abbiamo avuto nessun riscontro da parte delle istituzioni», rivela Ruggiero.
Nel corso dell'esperimento giudiziale Cuore sarà sottoposto al prelievo del Dna, poi ucciso e vestito con indumenti simili a quelli che Mario Bozzoli indossava la sera della sua scomparsa, e infine gettato in un forno da fonderia.
«L'uccisione avverrà 24 ore prima della cremazione nella fonderia – fa sapere la presidente Ruggiero – il tempo stringe e dopo il silenzio delle istituzioni ci sentiamo soli in questa battaglia di civiltà, nonostante il grande sostegno dimostrato dai cittadini di tutta Italia attraverso la petizione».
«Cuore è un simbolo – continua Ruggiero – ogni vita è unica e preziosa, e lui rappresenta il simbolo di tutti gli animali rinchiusi e sfruttati. È inaccettabile che ciò avvenga, ancora di più dopo l'approvazione della riforma che inserisce la tutela degli animali in Costituzione».
La vicenda di Cuore appare ancora più ingiusta dopo l'annuncio del Ministero della Salute che tutti i suini possono essere registrati come “non destinabili alla produzione alimentare”. Una rivoluzione che guarda agli animali come individui, e non come beni di consumo, ma che contraddice quello che sta per avvenire alle fonderie del Bresciano.