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8 Settembre 2024
12:00

Le termiti kamikaze si fanno letteralmente esplodere per difendere la colonia e ora sappiamo come fanno

Le termiti Neocapritermes taracua accumulano cristalli tossici nei loro corpi e si fanno esplodere per difendere la colonia, rilasciando un liquido letale contro i predatori.

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Nel vasto e meraviglioso mondo degli insetti, ci sono alcune particolari termiti che si distinguono per il loro incredibile meccanismo di difesa che sembra uscito da un romanzo di fantascienza: stiamo parlando delle termiti kamikaze (Neocapritermes taracua) che vivono nella Guyana Francese. Questi piccoli insetti, quando minacciati, sono in grado di farsi esplodere, rilasciando un liquido tossico capace di immobilizzare o uccidere i loro predatori. Ma come riescono a portarsi dietro queste "bombe" senza subire danni? Un nuovo studio ha finalmente svelato il mistero dietro questa straordinaria capacità.

Le termiti Neocapritermes taracua hanno sviluppato un sistema difensivo unico. Quando raggiungono una certa età, le operaie di questa specie accumulano nel loro addome una sostanza letale in una sorta di "zainetto" pieno di cristalli blu di rame, chiamati BP76. Questi cristalli vengono secreti da ghiandole specializzate nel tempo e vengono conservati in tasche sul dorso delle termiti. Quando si trovano in pericolo, le termiti anziane fanno letteralmente esplodere il loro corpo, mescolando i cristalli con le secrezioni delle ghiandole salivari.

Questo mix crea un liquido appiccicoso carico di benzochinoni, composti altamente tossici che possono paralizzare o eliminare i predatori. Sebbene la scoperta delle termiti kamikaze risalga al 2012, il meccanismo che permetteva a questi insetti di conservare in sicurezza un tale arsenale chimico, pronto a essere utilizzato all'istante, rimaneva un enigma. Un nuovo studio pubblicato su Structure, ha finalmente fornito una risposta. Il team di ricerca ha scoperto la struttura cristallina ad alta risoluzione dell'enzima BP76, svelando come questo resti stabile nel tempo.

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Immagine da Škerlová et al., 2024

L'enzima è piegato in modo estremamente compatto, un po’ come se si piegasse un foglio di carta in una forma minuta, per resistere alla degradazione. Inoltre, molecole di zucchero attaccate alla proteina formano una sorta di scudo protettivo, ulteriore barriera contro la degradazione. Ma ciò che davvero distingue questo enzima è un legame chimico raro e particolarmente forte tra due amminoacidi, la lisina e la cisteina, vicino al sito attivo dell’enzima. Questo legame agisce come un meccanismo di bloccaggio, assicurando che l'enzima mantenga la sua forma e rimanga pienamente funzionale.

La capacità di queste termiti di immagazzinare e accumulare in sicurezza l'enzima BP76 mentre invecchiano è cruciale per la protezione della colonia. Con il passare del tempo, le mandibole delle termiti si consumano, rendendole meno efficaci nel raccogliere cibo e nella manutenzione del termitaio rispetto alle operaie più giovani. Tuttavia, con il loro "zainetto esplosivo", queste termiti anziane possono fornire un ultimo, devastante contributo per difendere la colonia da qualsiasi minaccia.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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