Sono più di 13 mila gli animali ricostruiti in 3D in forma digitale grazie al progetto openVertebrate (oVert) che ha riunito insieme 18 musei di Storia naturale degli Stati Uniti.
Il progetto ha riguardato in particolare i vertebrati come pesci, anfibi, rettili e mammiferi, e i dati raccolti dal 2017 al 2023 sono ora online, liberamente accessibili a tutti. Attraverso l'esecuzione di TAC a raggi X i ricercatori hanno potuto osservare caratteristiche di questi animali difficili da misurare.
Le immagini oltre a essere utili a fini scientifici sono anche di grande impatto visivo, come quella del rospo cornuto birmano (Brachytarsophrys carinensis) [in copertina], oppure lo scatto del cranio dell'anolide cubano (Anolis equestris), un rettile cubano. I colori e le differenze cromatiche servono a enfatizzare il contrasto per caratterizzare i tessuti e le osse.
Nei prossimi quattro anni, il team di oVert ha fatto sapere effettuerà Tac su oltre 20mila esemplari provenienti da varie collezioni museali statunitensi, in modo da produrre dati anatomici ad alta risoluzione per oltre l'80% dei generi di vertebrati.
Questo tipo di scansione, effettuata su animali non vivi ma parte appunto dei patrimoni museali, è una tecnologia non distruttiva che rivela l'interno e l'esterno di un esemplare: scheletro, muscoli, sistema circolatorio e nervoso, organi interni, parassiti, uova e contenuto dello stomaco.
Le immagini così acquisite saranno disponibili per la visualizzazione, il download e la stampa 3D su MorphoSource, un database online ad accesso libero. «Questi nuovi supporti forniranno un accesso globale senza precedenti ai preziosi esemplari delle collezioni museali», fa sapere il team di oVert.