Le mosche sono tra gli insetti più diffusi al mondo e ronzano da secoli nelle nostre orecchie. Ma perché si puliscono le zampe di continuo? Come mai amano tanto ronzarci attorno? E acchiapparne una a mani nude è davvero così impossibile?
Se mentre state leggendo questo articolo siete alle prese con una mosca che vi svolazza intorno, molto probabilmente si tratta di una mosca domestica (Musca domestica). Originaria del Medio Oriente, si è poi diffusa quasi in tutto il mondo seguendo l’uomo, di cui non poteva più fare a meno. Di fatto, ad oggi, le mosche domestiche nascono, crescono, si nutrono, grazie a noi. O meglio, grazie ai nostri scarti di cui amano cibarsi: spazzatura, alimenti in decomposizione, feci e tanto altro. Prima di mettere in bocca il loro pasto però, lo assaggiano per bene.
Ma come fanno a sentire il sapore del cibo prima di mangiarlo? Può sembrare assurdo ma le mosche hanno i recettori del gusto proprio sulle zampe, ed ecco perché se le puliscono di continuo, così da poterle riutilizzare per assaggiare il pasto successivo. Oltre ad essere un ottimo banchetto, il materiale organico è anche il luogo ideale in cui deporre le uova. In questo modo, quando le uova si schiudono e le larve escono fuori, hanno già a disposizione tutto il nutrimento necessario per crescere.
È un po’ come se noi esseri umani nascessimo direttamente dentro una gigante dispensa ricca di tutti i nostri cibi preferiti!
Dopo essersi nutrite a dovere, le larve sono pronte per la trasformazione, prima in pupa e successivamente in mosca adulta. Adesso è finalmente pronta a librarsi nel cielo e… a disturbarci con il suo ronzio!
“Ma perché vola proprio intorno a me?”. Ve lo siete mai chiesto?
Perché la mosca sceglie proprio me?
Dipende tutto dal nostro odore. Le mosche infatti amano gli odori dolciastri e, si dà il caso, che ognuno di noi produce naturalmente delle secrezioni come il sebo o il sudore, di cui le mosche sentono l’“irresistibile profumino”. Ed è per questo che, se ci fate caso, tendono a fiondarsi su di noi maggiormente quando facciamo attività fisica, per esempio, e siamo quindi più sudati e attraenti per loro. Va da sé che le mosche posseggano un olfatto molto sviluppato, nonostante non abbiano il naso! Niente paura: la natura ha ovviato al problema mettendogli i recettori dell’olfatto sulle antenne.
L'ordine dei ditteri
Quando sentiamo dire “mosca” pensiamo subito alla mosca domestica: quella grigiastra e con gli occhi rossi, che abita le nostre case. In realtà però di mosche ne esistono tantissime specie, tutte quante appartenenti allo stesso ordine di insetti: i ditteri.
Il nome "ditteri" deriva dal greco δις (dis) e πτερόν (pteron) che vuol dire “due ali”. Infatti, nonostante normalmente gli insetti abbiano quattro ali, i ditteri ne presentano solamente un paio. Le altre due, con l’evoluzione, si sono trasformate in bilancieri: due piccole alette a forma di remi che si trovano sotto le ali principali.
I bilancieri permettono ai ditteri di controllare i movimenti e stabilizzare il volo, e rendono quindi le mosche uno degli insetti più abili a volare in assoluto. Questi insetti infatti sono in grado di eseguire acrobazie spettacolari, cambi repentini di direzione e persino di volare in “retromarcia”.
Perché le mosche sono difficili da afferrare?
L’agilità della mosca contribuisce a renderla davvero difficile da afferrare anche se, in realtà, il vero segreto della sua rapidità non risiede nelle ali ma nei due occhi composti che si ritrova in testa. Questi due occhi composti si chiamano così proprio perché sono formati da migliaia di occhi semplici piccoli ed esagonali, detti ommatidi.
Essendo distribuiti praticamente da ogni lato, questi occhi riescono a vedere ovunque conferendo ai ditteri una visuale completa di quasi 360 gradi.
Ma non finisce qui. Vedere in tutte le direzioni sicuramente è un grosso aiuto contro i predatori, ma mai quanto vedere a rallentatore! Gli occhi della mosca sono in grado di assimilare moltissime immagini al secondo, e di conseguenza hanno una percezione del tempo rallentata rispetto a noi umani. E così, quando proviamo ad afferrarla, la mosca scappa via senza alcuna difficoltà, perché anche il nostro movimento più veloce lo percepirà in slow motion!
I pericoli delle mosche
Le mosche sono tra gli animali che uccidono più esseri umani in assoluto: quasi 10.000 ogni anno. Niente paura, sicuramente la mosca domestica che abbiamo in casa non è delle più pulite ma le specie davvero pericolose sono altre. La più letale in assoluto è la mosca tse tse, un esemplare diffuso nell’Africa sub-sahariana che, con la sua puntura, può trasmettere la malattia del sonno: una malattia che causa un progressivo deterioramento mentale seguito dal coma e dalla morte.
In generale moltissime specie di mosche, seppur meno letali della tse tse, sono in grado di diffondere infezioni e malattie, come il colera.
Proprio per questo motivo in passato le mosche sono state addirittura utilizzate e sfruttate loro malgrado come arma biologica. Un esempio celebre è quello del Giappone, che durante la Seconda Guerra Mondiale rilasciò nei territori nemici grosse quantità di mosche e altri insetti, dopo averli ricoperti di ceppi di batteri di colera. Ma oltre a diffondere malattie e a disturbare i nostri pic nic, questi animali servono a qualcosa o sono completamente inutili?
A cosa servono le mosche?
Lo sappiamo già: parlare di utilità o inutilità esclusivamente in base ai vantaggi che una specie può portare all’uomo non ha molto senso. Ma comunque, se proprio vogliamo rispondere a questa assurda domanda sappiate che le mosche sono utili eccome. Anzi, direi proprio che senza di loro saremmo nei guai.
Nutrendosi degli scarti, questi insetti sono di fatto la ditta di pulizie dei nostri ecosistemi. Senza di loro lo smaltimento dell’immondizia, degli scarti alimentari, degli animali morti, e addirittura delle feci, sarebbe molto più lento. Ci troveremmo quindi immersi in un mare di spazzatura e le malattie di conseguenza sarebbero molto più diffuse in tutto il mondo.
Ma non solo, le mosche sono anche ottime impollinatrici, specialmente alcune specie (come i sirfidi), e senza di loro la biodiversità sarebbe quindi in parte compromessa. Inoltre, questi insetti sono i principali alleati dei detective sulle scene del crimine. Pensate che in base al tipo di mosche trovate attorno al cadavere e allo stato delle eventuali larve deposte al suo interno, la scientifica riesce ad avere moltissimi indizi sulla dinamica del decesso, come il tempo trascorso dall’avvenimento o la causa della morte.
Infine questi insetti sono alla base dell’alimentazione di moltissimi animali, principalmente anfibi e uccelli, che senza di loro morirebbero quindi di fame.