Un fenicottero rosa che sembra osservare il mare, immortalato sulla spiaggia di Sabaudia, lungo la costa tirrenica del Lazio, in una giornata di fine estate. Una scena cui pochi hanno avuto la fortuna di assistere, e che una donna è riuscita a immortalare diffondendo poi lo scatto sui social.
Autrice della foto è Giovanna Repetto, che lo scorso 18 settembre si trovava vicino alla spiaggia nei pressi di Torre Paola: tanto lo stupore quando ha capito che l’animale a pochi passi dalla riva era un fenicottero, inconfondibile grazie al rosa del suo piumaggio (dovuto all'alimentazione) e per le lunghe zampe sottili.
I fenicotteri, uccelli migratori, non sono d’altronde una presenza così inusuale nella zona del Circeo: nel 2018 il Parco Nazionale del Circeo aveva confermato che uno stormo composto da 12 esemplari era stato avvistato sul lago di Caprolace, piccolo bacino lacustre a ridosso della Duna Litoranea tra Sabaudia e Latina.
Il lago di Caprolace è uno dei quattro laghi costieri che, insieme con le zone umide circostanti, costituiscono il più importante ecosistema palustre d'Italia, formando un complesso territoriale dichiarato "Zona Umida di Interesse Internazionale" ai sensi della Convenzione di Ramsar (Iran, 1971). Il parco del Circeo si trova in un'area geografica coincidente con le principali rotte migratorie, ed è un rifugio ideale per oltre 260 specie di uccelli acquatici, tra cui i fenicotteri, che continuano ad aumentare, soprattutto nel lago di Caprolace.
L’habitat ideale del fenicottero rosa, specie protetta dalla Direttiva Uccelli (79/409/CEE), è rappresentato proprio dalle lagune e dai grandi laghi salati sulle coste dei mari e degli oceani. La presenza di acqua in questi luoghi è stagionale, e per questo motivo il fenicottero rosa si sposta molto, determinato a trovare il luogo ideale in cui fermarsi in ogni stagione.
Nel bacino del Mediterraneo, secondo uno studio condotto dall'IUCN (Unione Mondiale per la Conservazione della Natura) il fenicottero rosa si riproduce in Francia (Camargue), Spagna (Fuente de Piedra, Marinas del Guadalquivir, Laguna Salada, Saline di Santa Pola, Delta dell’Ebro) in Tunisia e in Italia (stagno di Molentargius dal 1993, stagno di Santa Gilla, Laguna di Orbetello), ma l’unico sito che sembra garantire costantemente le condizioni favorevoli alla nidificazione è la Camargue, alle foci del Rodano. A minacciarne la sopravvivenza è proprio l’inquinamento delle acque, così come il cambiamento climatico, che prosciuga le zone umide che questi uccelli migratori scelgono per trascorrere la loro vita.