Le spettacolari immagini dei tursiopi e del tonno che saltano nelle acque di Ostia

La natura regala spettacoli inaspettati nel mare al largo di Ostia, lungo il litorale romano: in una sola giornata i volontari di Sotto al mare, associazione di promozione sociale specializzata in ecoturismo marino, sono riusciti ad avvistare un gruppetto di tursiopi e un esemplare di tonno rosso impegnato in una serie di salti a pelo d’acqua.

Entrambi gli avvistamenti hanno riempito di meraviglia i fortunati spettatori, ma è stato quello del tonno a colpire di più: se i tursiopi sono presenza abituale nelle acque laziali, incrociare la strada di un tonno e vederlo “volteggiare” sulle onde è qualcosa di decisamente meno frequente.

«Questo maggio è iniziato alla grande, giornata ricca di incontri e di emozioni – è stato il commento dell’associazione Sotto al Mare – Appena fuori Ostia subito un incontro spettacolare: un enorme tonno si è esibito in ripetuti salti poco distante dal nostro natante, uno spettacolo indescrivibile. Generalmente è difficile immortalare la scena fugace e repentina, ma in questo caso i salti sono stati talmente tanti che è stato possibile anche fotografarne uno».

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Il tursiope (Tursiops truncatus)

di Claudia Negrisolo

Poco dopo il secondo incontro, quello con i tursiopi, fotografati mentre nuotavano a poca distanza dal gommone: un momento importante anche per aggiungere materiale al progetto "Catturati in foto", sviluppato in collaborazione con l’ente regionale RomaNatura e dedicato proprio al tursiope e alla tecnica della foto identificazione, utilizzata dai ricercatori per studiare questa specie di delfino costiero.

Il tursìope è un animale sociale che vive in gruppi composti anche da 20 individui, e usa principalmente il suono per comunicare con i suoi simili. Distribuito in tutti gli oceani e mari tropicali e temperati del mondo, è una specie di delfino molto socievole ed è anche per questo che spesso si avvicina all’uomo con meno timore rispetto ad altri animali. Uno spettacolo da osservare a distanza di sicurezza, senza mai tentare di avvicinare questi cetacei per non metterli a rischio: la principale causa di morte è rappresentata, oltre che dalla pesca, anche dall’impatto con imbarcazioni ed eliche.