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25 Ottobre 2022
12:32

Le specie aliene stanno invadendo i corsi d’acqua lombardi: l’ultimo censimento parla chiaro

Colonizzano fiumi e laghi, alterano gli habitat,i cambiamenti climatici ne favoriscono la diffusione. È questa la fotografia emersa dal censimento delle specie aliene acquatiche realizzato da Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell'ambiente in Lombardia.

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Colonizzano fiumi e laghi, alterano gli habitat, globalizzazione e cambiamenti climatici ne hanno favorito la diffusione. E ora rimuoverle è quasi impossibile. È questa la fotografia emersa dal censimento delle specie aliene acquatiche realizzato da Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell'ambiente in Lombardia.

Il monitoraggio si pone l’obiettivo di acquisire una maggiore conoscenza dell’intensità e della distribuzione di specie acquatiche esotiche nelle acque della regione.

Gli ambienti acquatici sono tra quelli più a rischio per la colonizzazione delle specie aliene che rappresentano la seconda minaccia principale per la biodiversità, dopo la perdita di habitat, in quanto modificano le comunità esistenti, entrando in competizione e/o ibridandosi con gli autoctoni.

Secondo l'ultimo censimento del 2021, la specie alloctona più diffusa nelle acque lombarde è il gasteropode Physella acuta (Haitia acuta), un piccolo mollusco di origine nordamericana, che si nutre di detriti e microalghe. Arpa lo ha trovato nei corsi d’acqua del bacino di Ticino, Lambro, Adda, Mincio anche a quote di media montagna.

Questa specie, molto amata dagli appassionati di acquari, di qui la probabile origine della sua distribuzione nei corsi d’acqua naturali, è resistente a temperature dell’acqua mediamente alte e a condizioni di scarsa ossigenazione.

La seconda specie rilevata con maggiore frequenza è la Corbicula fluminea, un bivalve di origini asiatica, forse arrivata insieme alle navi cargo o introdotta per scopi alimentari.  Oggi è ormai presente, anche se non in quote eccessive, in torrenti, fiumi e laghi dove si è adattato a vivere nel fondale ghiaioso, pur preferendo un fondale sabbioso e ben ossigenato.

Vive tranquillamente nutrendosi di fitoplancton e alterando l’ecosistema, e proprio per questo motivo è stata inserita nella lista DAISIE, l’elenco delle 100 peggiori specie invasive d’Europa.

Nell’ottobre del 2014 il Parlamento Europeo e il Consiglio hanno emesso un Regolamento che dà le disposizioni per prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive.

Infatti, pur non considerandole sempre un male, le specie aliene quando raggiungono un numero considerevole, possono diventare invasive. Ed è in questo caso che occorre prevenire i gravi effetti negativi che possono avere sulla biodiversità e sulle specie autoctone con le quali ingaggiano una vera e propria sfida.

Infatti, mettono in atto comportamenti di predazione e competizione, trasmettendo malattie, addirittura ibridandosi, ovvero sostituendosi a loro in una parte cospicua dell’areale. Quindi, poiché in campo ambientale è in genere più auspicabile ed economicamente più efficiente prevenire che rimediare, la prevenzione dovrebbe avere un ruolo di primo piano.

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Simona Sirianni
Giornalista
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