Nelle ultime settimane sono sempre più numerose le segnalazioni, lungo le coste italiane, di bizzarri animali marini dal corpo trasparente e gelatinoso con all'interno una strana pallina arancione. Sono meduse? Pesci stranissimi? Nulla di tutto ciò: si tratta di salpe, animali dal forte fascino che appartengono al gruppo dei tunicati, chiamati anche urocordati. Le salpe sono animali marini filtratori, completamente innocui, più imparentati a noi di quanto possiate immaginare. I tunicati sono infatti gli organismi viventi più vicini evolutivamente agli vertebrati.
Le salpe, innocui filtratori marini
Somigliano vagamente alle meduse, a causa del loro aspetto gelatinoso e trasparente, e proprio come gli cnidari si lasciano spesso trasportare dal movimento delle correnti. Non sono però né urticanti, né pericolose ma completamente innocue e possiamo quindi osservarle anche da molto vicino. Ne esistono poco più di una quarantina di specie note che vivono nelle acque di tutto il mondo, anche se non capita facilmente di incontrarle nel Mediterraneo. Si nutrono di fitoplancton, l'insieme dei microscopici organismi vegetali acquatici che filtrano pompando l'acqua all'interno del corpo. La strana pallina arancione che si vede in trasparenza altro non è che il loro nucleo, cioè lo stomaco e l'intestino. La loro presenza è spesso fortemente influenzata dalle fioriture massicce di microalghe di cui si nutrono. In caso di mareggiate e forti correnti possono quindi finire per spiaggiarsi in massa lungo le coste nei periodi di particolare abbondanza.
Sebbene si lascino trasportare dalle correnti sono in grado di muoversi attivamente attraverso un sofisticato sistema di propulsione e pompaggio dell'acqua, che consente a questi curiosi animali marini di compiere vere e proprie migrazioni verticali giornaliere. Di giorno se ne stanno solitamente in profondità, tra i 200 e gli 800 metri, mentre di notte risalgono in massa in superficie per nutrirsi. Secondo diversi studi recenti, tra l'altro, con la loro attività di alimentazione vegetale svolgono un ruolo molto importante nel ciclo marino del carbonio. Le specie più comuni dei nostri mari sono soprattutto la Salpa fusiformis e la Salpa maxima
Cugini dal complesso ciclo vitale
Questi animali, insieme agli altri tunicati e agli anfiossi, condividono con noi vertebrati diverse caratteristiche biologiche che ci rendono tutti strettamente imparentati. Tutti insieme formiamo il phylum dei cordati, e cioè tutti quegli animali dotati di una struttura di sostegno del corpo chiamata notocorda. La nostra notocorda si è trasformata nel tempo nella colonna vertebrale, mentre quella di salpe e altri tunicati, nella maggior parte delle specie, è presente solamente nello stadio larvale e viene persa in quello da adulto.
Sebbene siano animali strettamente imparentati a noi, a differenza dei vertebrati le salpe possiedono un complesso e affascinante ciclo vitale, composto da un'alternanza di due generazioni differenti: una asessuata e una sessuata. Le forme solitarie che nuotano in mare, chiamate oozoidi, si riproducono asessualmente producendo centinaia di individui, tutti identici a quello di partenza, che formano lunghe catene lineari o circolari. Tutti questi cloni aggregati, chiamati invece blastozoidi, continuano a muoversi, mangiare e vivere tutti insieme, attaccati gli uni agli altri. Inizialmente sono tutte femmine, ma col tempo gli individui più vecchi si trasformano i maschi, ed è qui che avviene la fecondazione sessuale tra i gameti maschili e quelli femminili. Infine le femmine fecondate producono nuovi oozoidi solitari, che staccandosi dalla catena faranno ricominciare il ciclo da capo.
Non saranno pesci né meduse, ma la salpe sono senza dubbio tra gli animali marini più strani e misteriosi. Osservarle non è cosa da tutti, se vi capita quindi di incontrarle mentre siete al mare non vi resta altro che godervi lo spettacolo, cercando sempre di non disturbare troppo queste affascinanti e gelatinose creature marine.