In molte regioni del mondo la pesca su piccola scala è l'attività principale per il sostentamento economico e alimentare delle popolazioni costiere, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Troppo spesso però le reti da pesca finiscono per catturare anche animali indesiderati agli stessi pescatori, tra cui specie protette e in via di estinzione, come squali, tartarughe, cetacei e uccelli marini. È il cosiddetto bycatch, la cattura accidentale di specie non-target, spesso nemmeno commerciabili.
Di conseguenza proprio in virtù della sua vasta portata e dell'inevitabile impatto che la pesca ha sulla fauna e gli ecosistemi marini occorre trovare al più presto un modo efficace per garantire sia la sostenibilità ecologica che quella socioeconomica.
Una possibile soluzione che potrebbe finalmente mettere tutti d'accordo arriva da uno studio appena pubblicato su Current Biology. Jesse F. Senko e coautori hanno scoperto che le reti da posta illuminate con luci a LED verdi riducono enormemente le catture accidentali di squali, razze e altri animali senza intaccare la resa delle pesca sulle specie target e facendo persino risparmiare tempo ai pescatori, una vittoria per tutti.
Le luci a LED riducono enormemente le catture accidentali
Le reti da posta sono uno degli strumenti di pesca più diffusi al mondo. Sono essenzialmente reti verticali, spesso lunghissime, che possono essere sia ancorate al fondo che libere di farsi trascinare dalle correnti. Sono uno sistema di cattura passivo e soprattutto non selettivo, per cui ci finiscono dentro non solo le specie ittiche commercializzabili ma anche delfini, tartarughe, squali e tantissimi altri animali che il più delle volte muoiono e vengono ributtati in mare.
Per ridurre il bycatch, da circa 10 anni vengono utilizzate sempre più spesso reti da posta illuminate con luci a LED, che si sono dimostrate uno strumento molto efficace soprattutto per le tartarughe, i delfini e gli uccelli marini. Tuttavia, gli effetti che l'illuminazione ha sulle altre specie o sulla resa e l'efficacia della pesca non erano mai stati studiati nel dettaglio prima d'ora. Per scoprirlo i ricercatori hanno installato delle luci a LED verdi ogni 10 metri su alcune reti da posta lungo la costa del Pacifico nella Bassa California, in Messico, e i risultati ottenuti sono stati decisamente incoraggianti.
Le reti illuminate hanno quasi eliminato del tutto le catture accidentali di squali, mante e razze, un gruppo di animali che sta diminuendo drasticamente a livello globale proprio a causa del bycatch e della pesca illegale. Analizzando più nel dettaglio i numeri grazie ai LED luminosi le catture accidentali nel loro insieme sono state ridotte del 63%, quelle di squali, razze e affini del 95%, quelle dei calamari di Humboldt dell'81% e per quanto riguarda tutte le altre specie ittiche indesiderate il calo è stato del 48%.
Anche la resa della pesca migliora grazie alle luci
Ma un altro aspetto molto interessante che è emerso dallo studio riguarda la resa e l'efficienza della pesca sulle specie bersaglio. Le luci a LED non hanno minimamente intaccato le catture delle specie ittiche bersaglio anzi, al contrario hanno ridotto di ben il 57% il tempo necessario ai pescatori per recuperare e districare le reti, rendendo quindi questa tecnologia estremamente interessante anche per gli stessi pescatori, il cui obiettivo è chiaramente soprattutto quello di aumentare l'efficienza e la resa della pesca a prescindere dalle preoccupazione per le catture accidentali e la sostenibilità.
Non dovendo impiegare del tempo per rimuovere animali indesiderati rimasti impigliati nelle reti, i pescatori possono così risparmiare più di un'ora per per ogni uscita di pesca grazie alle reti illuminate, migliorando così l'efficienza e la resa del pescato. Questi risultati dimostrano perciò che le luci a LED possono portare benefici enormi per tutti, fauna marina e pescatori, una soluzione pratica ed efficace che potrebbe finalmente ridurre drasticamente l'annoso problema delle catture accidentali in tutto il mondo.
Le reti da posta sono infatti uno degli strumenti da pesca più economici e diffusi al mondo, e contribuiscono ogni anno in maniera decisiva al declino delle specie in via di estinzione, impattando persino sulle dinamiche ecologiche e le interazioni tra prede e predatori all'interno degli ecosistemi costieri. Molte organizzazioni impegnate nel rendere il più possibile sostenibile e selettiva la pesca, come la Wildlife Conservation Society e la NOAA Fisheries che hanno partecipato allo studio, avranno adesso una soluzione in più per aiutare i pescatori di tutto il mondo a collaborare per salvare delfini, tartarughe, squali e tantissime altre specie marine minacciate dal bycatch.
La foto di copertina è del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA)