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22 Novembre 2023
14:02

Le prime foto mai catturate del raro vika, un ratto gigante a un passo dall’estinzione

Un gruppo ricercatori è riuscito finalmente a fotografare il vika, un ratto gigante gravemente minacciato di estinzione che vive esclusivamente a Vangunu, nelle isole Salomone. Questa specie era stata scoperta solamente nel 2017 grazie a un singolo individuo trovato morto e da allora non si erano più avute sue notizie.

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Una delle prime immagini in vita di un vika. Foto di Tyrone Lavery

Un gruppo di ricercatori guidati da Tyrone Lavery della School of Biosciences dell'Università di Melbourne è riuscito a fotografare per la prima volta un rarissimo vika, uno dei roditori più sfuggenti e a maggior rischio estinzione al mondo, scoperto ufficialmente solamente nel 2017. Il vika (Uromys vika) è un roditore gigante che vive esclusivamente a Vangunu, nelle Isole Salomone, e in nessuna altra parte del mondo. La specie era conosciuta da tempo dai locali, tuttavia non era mai stata osservata e descritta dai ricercatori, che non erano quindi sicuri della sua effettiva esistenza fino al 2017.

Fu poi lo stesso Lavery, esperto di mammiferi, a identificare e a descrivere ufficialmente il vika in quell'anno, dopo però anni di ricerche e spedizioni infruttuose all'interno delle foreste pluviali della piccola isola. Nonostante i numerosi tentativi e l'aiuto della popolazione locale, non riuscì infatti a vederne o fotografarne con le fototrappole uno in vita e la scoperta avvenne solo quando lasciò l'isola e in modo un po' fortuito nel 2016, grazie proprio all'aiuto dei locali che lo avevano accompagnato per anni sul campo.

In quell'anno, dopo aver abbattuto un albero di Dillenia salomonensis, alcune persone notarono tra le sue fronde un insolito animale morto, una specie di ratto decisamente fuori scala. I resti furono poi inviati inviati proprio a Tyrone Lavery, che analizzandone il cranio e il DNA confermò finalmente nel 2017 la validità della nuova specie, battezzandola Uromys vika proprio in onore dei locali che già la conoscevano con questo nome. Fino a oggi, quindi, il vika era noto solamente grazie a questi pochissimi resti e a un'illustrazione realizzata da Velizar Simeonovski del Field Museum di Chicago.

Ma ora, a distanza di anni, Lavery e colleghi ce l'hanno fatta e sono riusciti finalmente a fotografare almeno 4 individui per un totale di 95 foto. Per quanto riguarda la biologia e il comportamento di questo ratto gigante dal manto rossiccio, tutto quello che sappiamo è solo merito delle conoscenze dei locali. Si tratta di una specie arboricola che vive sulle cime degli alberi delle foreste pluviali e che possiede incisivi così forti da riuscire a rompere il guscio delle noci di cocco.

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Illustrazione di Velizar Simeonovski, The Field Museum

È grande almeno il doppio – forse addirittura il quadruplo – di un ratto comune ed è purtroppo gravemente minacciato di estinzione. Per via della sua rarità e del limitato areale di distribuzione, il vika è stato infatti inserito tra le specie "Criticamente minacciate" della Lista Rossa della IUCN, e le cose purtroppo potrebbero persino peggiorare. Sull'isola restano infatti pochissimi km² di foreste primarie, l'habitat in cui vive il vika, e anche a Ziara, una delle ultime aree protette rimaste, le aziende estere di legname hanno ottenuto i permessi per lo sfruttamento e il taglio degli alberi.

Kevin Sese dell'Università Nazionale delle Isole Salomone, che ha collaborato con Lavery nella ricerca del vika, spera quindi che queste prime storiche immagini possano incentivare a far aumentare gli sforzi per evitare l'estinzione di questa specie minacciata e contribuire a migliorare lo stato di conservazione delle ultime foreste dell'isola. Se il disboscamento non verrà infatti fermato o regolamentato in maniera più stringente, il futuro del ratto gigante Vangunu sarà segnato per sempre.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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