Un grande dinosauro simile a uno struzzo vagava in Asia e Nordamerica solcando a grandi falcate sconfinate pianure e gelide tundre. Questi animali facevano parte del gruppo degli ornithomimosauri e grazie a un nuovo studio oggi sappiamo un dettaglio che ci aiuta a dipingere ancora più nitidamente il loro possibile aspetto nella nostra immaginazione: potevano raggiungere dimensioni enormi e pesare più di 800 chili.
Grazie a questa ricerca il panorama che ci si apre davanti ai nostri occhi è quello del Nord America del Cretaceo, circa tra 145,5 a 65,5 milioni di anni fa. In quell'epoca il continente era diviso da un canale marino in due masse: la Laramidia a ovest e l'Appalachia a est. Perdere lo sguardo in quelle meravigliose distese erbose ci avrebbe dato la possibilità di osservare principalmente dinosauri teropodi come i tirannosauri, animali ormai estremamente famosi nella cultura di massa. Proprio come se avessimo davanti agli occhi la scena potremmo immaginare questi enormi carnivori correre dietro gli ornithomimosauri, animali che nel corso dell'evoluzione si erano specializzati proprio nell'effettuare veloci scatti per fuggire dai predatori.
Pensare che quegli animali così veloci non erano per niente dei "pesi piuma" mette la relazione fra preda e predatore di quei tempi sotto un'altra luce e questo nuovo punto di vista lo dobbiamo ai ricercatori americani del North Carolina Museum of Natural Sciences che hanno pubblicato i risultati della ricerca sulla rivista Plos One.
Cosa erano gli ornithomimosauri
Dunque gli ornithomimosauri vivevano fianco a fianco dei tirannosauri, predatori che potevano pesare fino a 9 tonnellate, più o meno il peso di un camion da trasporto merci. Non sorprende quindi che abbiano dovuto sviluppare gambe poderose per fuggire e il fatto che fossero così grandi lascia senza dubbio sbalorditi. Gli ornithomimosauri vengono chiamati dagli esperti i "dinosauri simili agli uccelli", poiché il loro aspetto doveva assomigliare molto a quello degli odierni pennuti. La loro forma corporea era simile a quella di uno struzzo con piccole teste, gambe forti e lunghe braccia con cui, grazie alle piume, potevano effettuare ripide virate durante le corse.
I teschi di questi animali erano piccoli e con grandi occhi e i colli relativamente lunghi e sottili. I membri più primitivi del gruppo avevano una mascella con piccoli denti, mentre le specie comparse successivamente avevano un becco senza denti. Gli ornithomimosauri erano probabilmente tra i dinosauri più veloci di tutti e se li avessimo visti realmente sfrecciare davanti ai nostri occhi ci sarebbero apparsi sicuramente come giganteschi struzzi primitivi.
Come i grandi tirannosauri vivevano a fianco di prede gigantesche
Nello studio pubblicato su Plos One il team americano ha descritto dei nuovi fossili di dinosauri appartenenti al gruppo degli ornithomimosauri provenienti da uno specifico scavo: la Formazione Eutaw in Mississippi. I fossili hanno circa 85 milioni di anni e secondo gli studiosi sono un raro assaggio di un intervallo di tempo ancora poco conosciuto nell'evoluzione dei dinosauri nordamericani.
Confrontando le proporzioni di questi fossili e i modelli di crescita del loro tessuto osseo con altri reperti appartenenti sempre allo stesso gruppo, gli autori hanno stabilito che i fossili rappresentano due specie diverse ad oggi difficilmente classificabili: una relativamente piccola e una molto grande. È proprio stimando le possibili dimensioni dell'animale che i ricercatori si sono accorti dell'importanza dei fossili che avevano davanti: la specie più grande pesava più di 800 kg e l'individuo esaminato probabilmente stava ancora crescendo quando morì, inserendo la specie scoperta dagli studiosi fra i più grandi ornitomimosauri conosciuti.
Questi fossili, dunque, forniscono preziose informazioni sulle strategie di vita di animali così antichi, ma c'è ancora molto lavoro da fare poiché non è chiaro quale sia la ragione dietro il successo evolutivo di queste specie. In ogni caso oggi abbiamo arricchito di un ulteriore pezzo il grandioso diorama dei dinosauri nord americani del Cretaceo che piano piano si compone di connessioni ecosistemiche sempre più complesse.