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23 Febbraio 2023
17:17

Le megattere hanno smesso di cantare per amore e hanno cominciato a lottare sempre di più

Le megattere negli ultimi sette anni hanno cambiato il modo di approcciarsi alle femmine: un nuovo studio conferma che molti maschi invece di cantare per attrarre un partner preferiscono combattere.

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Le megattere sono animali estremamente vocali, come del resto la maggior parte dei cetacei. Fino a pochi decenni fa per attirare una femmina producevano splendide canzoni, ma ultimamente qualcosa è cambiato: un recente studio ha scoperto che con l'aumentare del numero di megattere, i maschi per far colpo su un potenziale partner invece di cantare si cimentano in delle lotte.

A scoprire il curioso andamento è stata Rebecca Dunlop, ricercatrice della Scuola di Scienze Biologiche dell'Università del Queensland, in Australia, che ha analizzato quasi 20 anni di dati  sul comportamento di questi grandi cetacei scoprendo che il canto potrebbe essere non più tanto in voga come un tempo. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Communications Biology e ha preso in considerazione la popolazione di megattere della costa orientale australiana.

«Nel 1997 un maschio di megattera che canta aveva quasi il doppio di probabilità di trovare una femmina per riprodursi rispetto a un maschio che non lo faceva – spiega la ricercatrice – Ma nell'arco di 8 anni le cose si sono capovolte: i maschi che non cantano hanno quasi cinque volte più probabilità di riprodursi rispetto ai maschi che tentano di attirare l'attenzione di un potenziale partner tramite vocalizzazioni».

Come canta una balenottera

Ascoltare i suoni che emettono questi animali permette di immergerci in un mondo completamente nuovo. Una serie di "bub bub" ritmici estremamente profondi che presentano una loro grammatica e punteggiatura e i maschi in particolare emettono suoni lunghi e a bassa frequenza. Le vocalizzazioni delle balenottere azzurre e di alcune altre megattere, poi, sono fra i suoni a più bassa frequenza mai prodotti da un animale.

La maggior parte di questi suoni vanno dai 16 ai 40 hertz, un repertorio vocale che solletica a malapena la parte più bassa della scala uditiva dell'uomo, che oscilla invece tra i 20 hertz e i 20 kilohertz. Ogni suono dura circa da uno a due secondi e spesso gli animali producono vere e proprie canzoni che possono durare anche 15 minuti ciascuna, che vengono ripetute più volte per molti giorni. La cosa più sorprendente, però, è sicuramente la potenza dei suoni emessi: i decibel registrati vicino all'animale arrivano fino a 184-186, praticamente la stessa intensità raggiunta dal colpo di un fucile sparato a distanza ravvicinata. Suoni così potenti servono per comunicare a lunga distanza e infatti le onde sonore riescono a viaggiare per centinaia di chilometri.

Negli ultimi 100 anni il drammatico aumento dell'inquinamento acustico causato dall'attività umana nelle acque ha influito molto sulla comunicazione tra maschi e femmine, influenzando indirettamente anche la riproduzione. Nonostante questo, però, le popolazioni sono aumentate di numero e oggi gli scienziati assistono a un fenomeno peculiare originariamente imputato proprio all'inquinamento acustico, ma che si fonda invece su elementi ecologici: molti maschi stanno smettendo di cantare.

Come le balenottere stanno modificando i loro rituali di accoppiamento

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Migrazione e tracciamento acustico delle balenottere in Australia. Dunlop 2023

I ricercatori ritengono che questo cambiamento comportamentale sia avvenuto progressivamente con la ripresa delle popolazioni dopo la cessazione della caccia ai grandi cetacei molto diffusa prima degli anni 60. Una volta aumentato il numero di individui la concorrenza fra maschi è diventata spietata ed emettere suoni o canti nella stagione degli amori significherebbe far sapere agli altri maschi che in zona è presente una femmina.

Ecco perché secondo gli studiosi i maschi che cantano sono diminuiti di molto, preferendo invece trovare una femmina casualmente per diminuire la concorrenza. Quando più maschi incontrano un potenziale partner allora scatta una dura lotta fisica che nelle balenottere consiste in atti di speronamento e schiaffeggiamenti con le pinne caudali e pettorali.

Ogni qualvolta si verifica un combattimento la possibilità di riportare lesioni fisiche più o meno gravi è alta, motivo per cui ogni individuo cerca di soppesare i coste e i benefici prima di ingaggiare una lotta. Dunque, secondo la ricostruzione temporale della dottoressa Dunlop, il canto è stata la tattica di accoppiamento dominante nei primi anni in cui si iniziò a raccogliere dati, ovvero nel 1997, ma nel giro di sette anni questo comportamento è stato completamente sovvertito, periodo di tempo durante il quale la popolazione è cresciuta da circa 3.700 a 27.000 individui.

Dunque, non solo gli uomini possono presentare dinamiche sociali estremamente complesse e come testimonia questa ricerca a seconda delle dimensioni delle popolazioni i comportamenti dei singoli possono variare drasticamente. Osservare animali così intelligenti interagire fra loro racconta molto anche sulla società umana, un tessuto dinamico che varia il proprio modo di comunicare nell'arco di pochissimo tempo, proprio come fanno le megattere.

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