Un famoso fotografo professionista ed esploratore polare, Piet van den Bemd, ha da qualche giorno caricato sui suoi social un video spettacolare. Riprendendo tramite un drone l'emersione di alcune megattere (Megaptera novaeangliae), intente a cacciare, van den Bemd ha scorto un particolare impressionante che sta facendo particolarmente discutere gli scienziati e gli stessi utenti del web. Mentre volteggiavano nell'acqua, cercando di catturare il maggior quantitativo possibile di pesce, le megattere hanno infatti ricreato attraverso delle bolle una particolare figura geometrica molto importante per la matematica e le discipline biologiche.
Osservando con attenzione, ci si rende conto che le onde cominciano a disegnare nel pelo dell'acqua la forma della spirale di Fibonacci, lo schema matematico che appare costantemente nel mondo naturale. Per esempio, è presente all'interno del nostro corpo, all'altezza della coclea nell'orecchio, come sulla superficie di alcuni vegetali (soprattutto nei broccoli) e nel mondo animale. La spirale di Fibonacci è presente anche all'interno degli uragani o nella grande macchia rossa di Giove.
In geometria e nella storia dell'architettura è nota anche come spirale aurea ed è un tipo particolare di spirale logaritmica. È fondamentale per realizzare il cosiddetto rettangolo aureo, per millenni espressione della perfezione divina nel creato, ed ha consentito a diversi scienziati di comprendere alcuni complessi processi biologici ed ecologici.
Van den Bemd ha chiarito ai giornalisti che non era preparato ad uno spettacolo del genere e che il momento in cui ha realizzato di stare osservando uno spettacolo indimenticabile è stato colpito da una forte emozione, come se l'intero universo stesso comunicando con lui attraverso le due megattere. «Il modo con cui queste balene hanno riprodotto fedelmente ed inconsciamente la spirale di Fibonacci rende l'intero evento incredibile», ha commentato.
Perché però le megattere hanno emesso queste particolari bolle? «La spiegazione è semplice», ha commentato il fotografo che ha una certa dimestichezza con la fauna polare. Questa tipologie di balene usa le bolle per stordire le loro prede, piccoli pesci, krill e calamari che sono troppo sfuggenti per i mastodontici cetacei. Per rallentarli e far sì che finiscano all'interno della loro bocca, le megattere di solito pescano in gruppo, scegliendosi un compagno di "danze". Volteggiando sotto il banco di pesce, rilasciano dalla bocca e dallo sfiatatoio le bolle che come in un enorme piscina con idromassaggio rendono l'oceano spumeggiante.
Colpiti dalle bolle e disorientati dalla confusione, i banchi di pesce perdono così coesione e le megattere se ne approfittano per ingurgitare velocemente gli animali troppo spaesati o storditi per sfuggire. Successivamente, con la lingua, sputano l'acqua in eccesso e con i fanoni trattengono le prede.
Sul suo profilo Instagram, Van den Bemd ha descritto questa modalità di caccia ripresa vicino all'Antartico come «la perfetta collaborazione della natura, che si manifesta sotto le onde».
La spirale è celebre in matematica anche per la sua sequenza: una successione di numeri interi in cui ciascun numero è la somma dei due precedenti. Fu pubblicata per la prima volta nel 1202, dal matematico pisano Leonardo Fibonacci nel trattato Liber abbaci. Questo testo di aritmetica e algebra introdusse in Europa il sistema numerico decimale indo-arabico e i principali metodi di calcolo. Al suo interno Fibonacci descrisse anche un esempio abbastanza noto ai matematici, relativo alla crescita costante di una popolazione di conigli.
Secondo gli storici della scienza, la spirale di Fibonacci è uno delle immagini simbolo della natura, presente anche all'interno delle leggi che regolano la composizione della materia.