Gira sulla rete un video girato in Africa che mostra una particolare scena di predazione: un leopardo alle prese con un'agilissima scimmia tra i rami di un albero della savana. Un pasto davvero non semplice per il grosso felino, un abile scalatore che non riesce però a raggiungere la scimmia. Il primate sembra infatti avere talmente la situazione sotto controllo da apparire quasi come se stesse "giocando" con il proprio predatore. Ogni volta infatti che il leopardo tenta di afferrarla da un lato della chioma dell'albero, la scimmia salta dall'altra parte.
Il video è in poco tempo diventato virale e conta attualmente 24 milioni di visualizzazioni e migliaia di commenti: «Sembra che lo possa fare per tutto il giorno», «Gli alberi a Y sono i luoghi più sicuri del mondo per una scimmia», oppure «La scimmia: ‘sei stanco, caro?'». Altri utenti si soffermano invece sulla caparbietà del primate di "salvarsi la pelle".
Ma non sempre i felini rimangono a bocca asciutta: in altri filmati infatti il predatore riesce ad afferrare al volo la preda e la caccia va a buon fine.
Cosa possiamo affermare analizzando meglio la scena? Innanzitutto, leopardi (Panthera pardus) e scimmie, in questo caso probabilmente un cercopiteco (genere Cercopithecus), condividono lo stile di vita arboricolo, in un ambiente, come le aperte savane africane ed asiatiche, in cui i gruppi di alberi sono coperture sporadiche. Ciò rende molto più frequenti queste interazioni di quanto si possa pensare, sebbene le strategie di caccia preferite dei leopardi siano gli agguati dall'alto verso ignare prede che gironzolano sul terreno. La loro dieta può arrivare ad essere composta per l'80% da scimmie.
La competizione tra primati e leopardi è stata provata anche da ritrovamenti fossili: un cranio datato 1,5 milioni di anni fa di un ominide estinto, Paranthropus robustus, mostra evidenti segni di morsi riconducibili ad un antenato dei leopardi attuali. Secondo uno studio pubblicato su Journal of Human Evolution, i leopardi hanno fortemente influenzato i nostri antichi parenti scimmie verso un maggiore sviluppo cognitivo.
Piccola curiosità, anche l'uomo può entrare sul menù di questi grossi felini, un fenomeno in crescita a causa della sempre maggiore convivenza delle due specie: in India, ad esempio, nella regione dello Uttarakhand sono stati segnalati più di 239 attacchi tra il 2000 ed il 2007.
Per quanto riguarda la sensazione che la scimmia si diverta nello sfuggire al predatore, è difficile comprendere le sue reali intenzioni. Quasi tutte le specie di primati sono notoriamente intelligenti, vivaci e curiose, mostrando una propensione al gioco anche in età adulta.
Numerosi suggerimenti su quale potrebbe essere la funzione del gioco sono stati avanzati da biologi ed etologi nel corso degli anni. Questi hanno incluso l'idea che il gioco sia una forma di esercizio per gli animali e quindi migliora la loro salute e forma fisica, ed è stato teorizzato che le sensazioni positive provate durante il gioco possano aiutare a contrastare gli effetti dannosi dello stress.
Un'altra idea pubblicata in un articolo su Annals of the New York Academy of Sciences è che il gioco può aiutare l'apprendimento e lo sviluppo mentale di un animale, aumentando le sue possibilità di affrontare con successo le sfide della vita.
In questo caso però l'animale non ha molte scelte se non quelle di sfinire il predatore e aspettare che se ne vada, quindi supporre divertimento da parte sua è decisamente azzardato. Voi cosa provereste nei suoi panni?