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9 Marzo 2023
10:11

Le immagini più suggestive dell’Underwater Photographer of the Year 2023

Si è conclusa l'edizione 2023 dell'importante concorso fotografico che accoglie le foto di centinaia di sub naturalisti. Fra i vincitori, abbiamo professionisti che da anni esplorano la ricchezza della biodiversità marina.

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Amanti degli abissi e appassionati di natura: sono i vincitori dell'Underwater Photographer of the Year 2023, le cui foto hanno prevalso sulle oltre 6.000 immagini inviate da centinaia di subacquei esperti provenienti da 72 paesi differenti del mondo.

L'Underwater Photographer of the Year è fra le competizioni fotografiche più ambite al mondo per quanto riguarda l'esplorazione marina e nel corso degli anni ha assunto sempre più importanza, anche sotto un profilo scientifico, grazie all'elevata qualità delle immagini che offre alla ricerca.

Quest'anno inoltre l'ultima edizione ha attirato un record di partecipanti, tanto che secondo gli organizzatori la giuria ha dovuto svolgere parecchio lavoro extra per permettere alla competizione di concludersi nei tempi prefissati per decidere quali erano i fotografi da premiare.

Fra piante, animali, relitti di navi e suggestive immagini di barriere coralline coinvolte nello sforzo collettivo della loro riproduzione, sono stati tanti gli scatti che hanno suscitato lo stupore e la meraviglia di moltissimi naturalisti, ora che le immagini sono state rilasciate e diffuse su Internet.

«Gli scatti provengono dall'Artico all'Antartide e da molti altri luoghi oceanici del mondo – ha affermato sul sito della competizione Alex Mustard, presidente della giuria che ha assegnato il premio – Ci sono immagini che provengono da piscine locali, da mari interni, oceani e laghi, incluso il Lago Baikal, il più profondo del mondo. E il nostro vincitore assoluto è stato scattato nel fiume più lungo del mondo, il Rio dell'Amazzoni».

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Proprio la foto vincitrice assoluta della competizione, quella che viene definita la migliore foto del 2023, ci permette di chiarire quale importanza ha assunto questo premio per quanto riguarda lo studio della biodiversità marina e delle acque dolci, ritraendo uno dei rarissimi e poco conosciuti Inia (Inia geoffrensis), mentre risale dall'oscurità delle profondità verso l'obiettivo del fotografo, posto in superficie. L'Inia è un delfino rosa che vive in Amazzonia spingendosi fino alla costa del Brasile, che tra l'altro risulta essere minacciato per colpa dell'uomo.

«C'è una leggenda locale secondo cui i delfini di fiume possono trasformarsi di notte in uomini bellissimi, conosciuti come "boto encantado", per sedurre le donne – ha dichiarato Kat Zhou, la fotografa che ha scattato questa immagine e che si è portata a casa il premio principale – Anche se ovviamente non ho assistito a questa sfuggente trasformazione, al tramonto sono rimasta incantata da questi splendidi mammiferi».

Per vincere invece il premio di miglior fotografia per la conservazione marina, Alvaro Herrero ha proposto una cruda immagine sul destino che attende moltissimi cetacei, vittima dei rifiuti abbandonati negli oceani. La sua immagine ritrae una megattera morente colta in una scena straziante, dopo che la sua coda è rimasta impigliata in un ammasso di corde e boe, rendendola completamente inutilizzabile. «Scattare questa fotografia è stato, per me, il momento più triste che ho vissuto durante la mia carriera di subacqueo nell'oceano – ha dichiarato commosso, dopo aver vinto il premio – Soprattutto perché ho trascorso così tanto tempo con le megattere sott'acqua, sperimentando con loro il contatto visivo, da essere ormai capace di vedere con i miei occhi la loro sofferenza anche se non sembrano soffrire, per quanto risultano senzienti e intelligenti».

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La luce del sole picchiava una giungla marina di alghe Himanthalia sulle scogliere di gesso dell'area marina protetta dei Needles, in Inghilterra, sull'isola di Wight, nella foto che ha permesso invece a Theo Vickers di essere proclamato vincitore del premio fotografo subacqueo più promettente, con i tentacoli dalla punta viola dell'Anemonia viridis che si alzavano e fluttuavano verso il cielo. Uno scrigno di biodiversità il più delle volta trascurata dagli stessi appassionati di immersioni, che inconsapevolmente dubitano che nei pressi del canale della Manica possano sussistere ecosistemi così variopinti e ricchi di vita.

«Come molti degli habitat marini della Gran Bretagna, la bellezza e la biodiversità delle scogliere di gesso, tra nudibranchi, razze, seppie e pesce cuculo sono in gran parte sconosciute ai più – ha dichiarato Vickers, contento così di dimostrare come il suo paese ospiti anch'esso una natura affasciante – Esplorando le barriere coralline meno profonde in una sera d'estate, la mia missione era catturare un'immagine grandangolare che documentasse questo straordinario habitat locale, combinando sia le imponenti foreste soprastanti che gli anemoni che dominano il fondale calcareo sottostante. Dopo diversi tentativi insoddisfacenti mi sono imbattuto nel luogo magico in cui è stato possibile scattare questa foto».

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Fra gli altri premiati c'è anche Ollie Clarke, che per il suo scatto effettuato sulla costa australiana ha portato a casa il premio di miglior fotografo dell'anno, seguendo uno squalo balena mentre cercava di alimentarsi di fitoplanckton. «Questi squali spesso sono accompagnati da gruppi di diversi pesciolini che li usano come rifugio galleggiante – ha dichiarato Clarke – Il gruppo che seguiva lo squalo della mia foto era enorme, molto più denso e con molti più pesci del solito. Sembrava quasi che lo squalo si stesse stufando della loro compagnia e che stesse tentando di scrollarsi di dosso lo sciame».

Oltre a queste quattro immagini che hanno vinto i premi principali sono davvero tanti gli scatti degni di attenzione proposti in questa competizione. Come quella di un leone marino che gioca con una iguana delle Galapagos o un drago marino (una sorta di cavalluccio marino) che nuota lungo la costa sud-orientale dell'Australia, insieme alle centinaia di uova che gli ha consegnato la compagna e che si stanno per schiudere.

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Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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