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24 Aprile 2023
13:10

Le immagini della leonessa catturate dalla fototrappola: non si vedevano leoni in Ciad dal 2004

Una fototrappola in Ciad ha "catturato" una leonessa adulta e sana di circa cinque anni. Immagini rarissime perché, a causa del bracconaggio, le popolazioni di leone africano erano state sterminate in Ciad e la specie si riteneva estinta.

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I leoni africani (Panthera leo) vivono nella maggior parte dell’Africa subsahariana, fatta eccezione per gli habitat del deserto e della giungla. Purtroppo le loro popolazioni del Ciad vennero sterminate a causa del bracconaggio, infatti non si avvistavano esemplari dal 2004. Fortunatamente, però, è stata pubblicata dal un team di ricercatori del governo del Ciad e della Wildlife Conservation Society (WCS) una straordinaria immagine scattata con una fototrappola che ritrae una leonessa nel Parc National Sena Oura, istituito dal Ciad nel 2010 e che dimostra che fortunatamente questi felini meravigliosi sono ancora presenti nel territorio.

Spesso quando si pensa al leone lo si associa ad un animale forte, possente, indistruttibile anche perché è il più grande felino delle savane africane. Il famosissimo cartone della Disney, "Il Re Leone", lo descrive come il "padrone" di tutti gli animali che regna su un vastissimo territorio e che non ha rivali. Come spesso accade per tante altre specie, purtroppo, anche in questo l'essere umano rappresenta un potenziale nemico. Il bracconaggio attuato a causa dei conflitti crescenti, come ad esempio la predazione da parte del leone sul bestiame domestico, unitamente alla distruzione dell’habitat e alla riduzione delle sue prede, sono le principali cause che stanno compromettendo la sopravvivenza del leone in natura. L'insieme di tutte queste minacce ha provocato una forte riduzione delle sue popolazioni in Africa negli ultimi due decenni: gli esemplari da 100.000 sono passati a essere meno di 30.000, motivo per il quale attualmente questa specie è classificata come "Vulnerabile" dalla IUCN.

leone

Inoltre, sempre secondo la IUCN, sono «tecnicamente estinti» a Sena Oura, che fa parte del più ampio territorio di Bouba N’djida-Sena Oura, al confine tra Camerun e Ciad. Per questo motivo la scoperta della leonessa è di fondamentale importanza. «La foto mostra una leonessa adulta eccellente e sanissima, di circa 5 anni. Sono sicuro che non è sola. Questo è estremamente incoraggiante perché le femmine costituiscono il fondamento di qualsiasi popolazione di leoni e non sono grandi "vagabonde": abitano aree ricche di prede e idonee per l'allevamento dei loro cuccioli. La sua presenza è un primo segno di recupero dei leoni in un parco nazionale adiacente in Camerun», afferma Luke Hunter, direttore esecutivo del WCS Big Cat Program.

Questo è un segnale che fa bene sperare. È vero che il parco nazionale ha visto un periodo di bracconaggio spietato e organizzato più di un decennio fa, ma è altrettanto vero che da allora ha beneficiato di un impegno molto forte per la conservazione dei leoni da parte dei governi sia del Camerun che del Ciad. Fortunatamente, gli sforzi non sono stati vani in quanto la protezione dei parchi nazionali ha permesso alle popolazioni della fauna selvatica di riprendersi e di ripopolare il territorio.

Questa è la dimostrazione che le azioni di tutela effettuate dall'uomo, se compiute nel modo corretto, possono salvare le specie o quantomeno possono impedirne l'estinzione. La presenza della leonessa fa ben sperare, ma è comunque opportuno tenere sotto controllo la situazione e soprattutto evitare che in futuro si verifichino ulteriori eventi di bracconaggio.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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