«È raro vedere gatti selvatici e lupi in riprese diurne. Sono specie prevalentemente notturne e il loro spostamenti alla luce del giorno sono spesso limitati ad aree di rifugio, boscate e poco accessibili all'uomo, dove si nascondono». Così Marco Antonelli, naturalista e zoologo che da anni si occupa del monitoraggio dei lupi nel Lazio, commenta a Kodami le splendide immagini recentemente catturate da una fototrappola posta dall'associazione "L'occhio nascosto dei Sibillini" sugli omonimi monti.
Il video riprende attimi di tranquillità in un'area boscosa all'interno del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Caldi raggi luminosi filtrano tra le fronde mentre al centro della scena compare un gatto selvatico che sinuosamente si allontana dalla scena. Successivamente è una coppia di lupi a comparire: è notte e uno dei due ha appena catturato una preda che custodisce gelosamente in bocca. Gli occhi degli animali brillano nel buio quando più volte percorrono quel piccolo sentiero fra gli alberi, avanti e indietro.
Il video continua poi con alcune riprese particolarmente avvincenti: i canidi si avvicinano talmente tanto alla fototrappola da essere completamente in primo piano mentre marcano il territorio. Poi nuovamente scorrazzano in lungo e in largo nella piccola area boschiva e poi finalmente, in un altro momento della giornata, compare nuovamente il gatto selvatico che lentamente si avvicina alla telecamera scrutando con i suoi profondi occhi gialli il mondo intorno a sé.
Così, dunque, una video camera piazzata in un punto strategico ha permesso di osservare comportamenti individuali di due specie completamente diverse tra loro e sono molte le domande che vengono in mente osservando le affascinanti riprese, come ad esempio: i lupi nel video sono una coppia fatta da un maschio e una femmina? «Difficile avere certezze – spiega l'esperto – Non possiamo sapere con sicurezza neanche se quelli che vediamo sono esemplari giovani che stanno esplorando. Ciò che sappiamo è che il lupo è una specie monogama e all'apparenza questa mi sembra una coppia con maschio e femmina associati, ma non possiamo esserne sicuri. In ogni caso se fosse così probabilmente si riprodurranno e daranno vita a una cucciolata nelle prossime settimane, nel mese di maggio circa».
I Monti Sibillini sono il quarto massiccio montuoso per altezza dell'Appennino continentale che ricade interamente nell'omonimo Parco nazionale dei Monti Sibillini. È meraviglioso vedere come spettacoli del genere siano possibili solo perché sul territorio insiste un'area protetta come questa. Gli ecosistemi che abbraccia vanno da bacini lacustri come il lago di Pilato, fiumi importanti come il Nera, uno dei principali affluenti del Tevere, e diversi habitat dall'alta biodiversità come pascoli montani che si alternano a foreste di conifere e caducifoglie.
I sentieri naturali di questi rilievi montuosi sono popolati da una fauna eccezionalmente varia, fra cui proprio lupi e gatti selvatici. «È normale che questi animali percorrano camminamenti e sentieri come quello che vediamo in video. I lupi in particolare hanno una grande dispersione e possono avere territori che si aggirano tra 100 e i 150 chilometri quadrati. Il gatto selvatico, invece, ha territori più modesti che arrivano massimo a una ventina di chilometri quadrati. Per spostarsi da una zona all'altra utilizzano percorsi del genere e ovviamente spesso condividono gli stessi habitat forestali», aggiunge Antonelli.
«In ogni caso fra le due specie non ci sono grosse interazioni, non c'è predazione o competizione perché sfruttano risorse generalmente diverse – spiega ancora lo studioso – Il lupo è un selezionatore di ungulati selvatici, come cinghiali caprioli, cervi e daini. Inoltre, è una specie opportunista e può cacciare anche altre specie come le nutrie o il bestiame domestico, fino a potersi nutrire di scarti organici, rifiuti o altro. Il gatto selvatico, invece, è un predatore di piccoli mammiferi e uccelli e quindi non c'è una vera competizione per le risorse».
Nonostante i comportamenti messi in atto dagli animali non siano anomali, dunque, la ripresa rimane comunque eccezionale. Secondo l'esperto quello che stiamo vedendo è un luogo piuttosto particolare, unico nel suo genere: «Ci sono diverse riprese diurne nel video, il che mi fa pensare che quello che stiamo osservando è un sentiero poco battuto dagli umani, un camminamento o un'area di rifugio dove i lupi si nascondono durante il giorno. In genere si spostano anche, ma se la frequenza con cui passano in quel tratto è così alta probabilmente è perché vi è un bassissimo disturbo umano. Lo stesso vale per il gatto selvatico che sente di poter percorrere quel camminamento in totale tranquillità».
Immagini come queste, così, raccontano una natura nascosta, difficilmente visibile agli occhi di tutti. Poter osservare gli animali nel loro ambiente naturale in questo modo è raro e ancora una volta si riconferma quanto strumenti di indagine non invasivi, come appunto le fototrappole, siano fondamentali per effettuare studi comportamentali ed ecologici che rispecchiano il più possibile la realtà.