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27 Giugno 2023
12:59

Le iene ereditano il potere dalle madri, ma ogni individuo è destinato a un lento e inesorabile declino sociale

Nella società matrilineare delle iene maculate ogni individuo eredita dalla madre sia il legami sociali che la posizione gerarchica. Tuttavia, una volta nato ogni individuo è destinato ad affrontare una lenta e rovinosa caduta verso il basso nella scala sociale.

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Nella maggior parte delle società animali, comprese alcune monarchie umane, il potere ereditato alla nascita concede comunque un certo margine di manovra e offre la possibilità di scalare verso l'alto le gerarchie grazie per esempio alla diplomazia, alle giuste alleanze oppure, in alcuni casi, alla violenza. Non è però così nella monarchia tutta al femminile delle iene, dove il potere e la posizione gerarchica ereditati dalla propria madre sembrano essere destinati a erodersi inesorabilmente col passare del tempo.

Secondo un nuovo studio del Max Planck Institute of Animal Behavior, recentemente pubblicato sulla rivista Philosophical Transactions of the Royal Society B: Biological Sciences, il rango sociale ereditato dalla propria madre nelle iene maculate difficilmente può essere migliorato o anche solo conservato. Ogni membro del clan, fatta eccezione per la "regina", una volta nato è destinato irrimediabilmente ad affrontare una lenta e rovinosa caduta verso il basso nella scala sociale.

Le iene maculate (Crocuta crocuta) vivono in gruppi sociali molto numerosi e complessi, basati su una rigida gerarchia di tipo matriarcale parecchio simile a quella di alcuni primati, come i cercopitechi. Si tratta di una società nepotistica tutta al femminile e sia i legami sociali che la posizione gerarchica all'interno del clan vengono ereditati sin dalla nascita dalla propria madre.

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Nella società matrilineare delle iene maculate, ogni individuo eredita dalla madre sia il legami sociali che la posizione gerarchica

L'eredità sociale segue due regole precise: la coesione matrilineare, in cui i discendenti della stessa femmina sono raggruppati in un'unica linea gerarchica, e l'ascendenza del più giovane, ovvero che i figli nati per ultimi occupano sempre le posizioni sociali immediatamente superiori a quelle dei fratelli maggiori. In cima alla gerarchia c'è perciò la femmina di rango più alto, seguita dai suoi piccoli, e poi tutte le altre femmine con i loro figli.

Il gradino sociale occupato da una iena all'interno del clan è però molto importate, poiché più un individuo si trova in basso nelle gerarchie meno possibilità ha per esempio di accedere al cibo o di ricevere supporto sociale ed è perciò maggiormente preso di mira da attacchi da parte degli altri individui. Per di più, le femmine più in basso nelle gerarchie, hanno persino meno tempo per poter crescere e allevare i proprio piccoli e hanno quindi un successo riproduttivo parecchio inferiore.

Eli Strauss, ecologo comportamentale e unico autore dello studio, si è perciò posto due domande: se le iene ereditano la loro posizione sociale dalla madre, possono sovvertirla e cambiare status? Oppure la qualità della vita di una iena è predestinata dalla nascita e non può il alcun modo essere migliorata? E i risultati dello studio restituiscono un quadro abbastanza desolante dal punto di vista di una iena: non importa quale posizione sociali erediti, l'unica possibilità che hai è precipitare verso il basso.

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Una volta nata, ogni iena è destinata irrimediabilmente ad affrontare una lenta e rovinosa caduta verso il basso nella scala sociale a causa della nascita di nuovi individui di rango superiore

Per scoprirlo, Strauss ha analizzato l'enorme database del Mara Hyena Project, che studia e segue le iene maculate del Maasai Mara, in Kenya, fin dalla fine degli anni 80. Elaborando ben tre decenni di dati sul comportamento delle iene di quattro gruppi sociali differenti, Strauss ha scoperto che le iene potevano effettivamente salire e scendere nella gerarchia col passare del tempo, tuttavia era molto più probabile scivolare verso il basso che migliorare il proprio status sociale all'interno del clan.

Esplorando poi le storie di ogni singolo individuo, ha scoperto che questa traiettoria discendente era influenzata soprattutto dall'ingresso o dall'uscita di nuovi membri all'interno del gruppo, ovvero attraverso il semplice ricambio demografico. Il potere all'interno del clan di ogni individuo non dipende quindi da dinamiche di dominanza, dal supporto sociale o dalla forza bruta, ma viene semplicemente eroso passivamente quando altri individui nascono o muoiono.

Successivamente, partendo da metodi utilizzati per studiare la mobilità sociale nelle società umane, l'autore ha poi creato dei modelli al computer per simulare le società delle iene e individuare quali precisi fattori influenzassero queste insolite dinamiche. E dai risultati ottenuti grazie alla simulazione sembrano essere soprattutto due le variabili che, combinate insieme, contribuiscono a spingere sempre più verso il basso un individuo: l'eredità sociale di tipo matrilineare e il fatto che le femmine di rango superiore danno alla luce più piccoli.

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Salvo rare eccezioni, una iena difficilmente può migliorare il proprio status all’interno del clan ed è destinata a vivere un lento ma inesorabile declino sociale

Questi due fattori combinati fanno sì che vengono costantemente aggiunti nuovi individui ai vertici delle gerarchie appena sotto le femmine dominanti, il che spinge quindi tutti gli altri individui col passare del tempo sempre più verso il basso. L'unico membro del clan che riesce a sfuggire a questo inesorabile destino è la femmina che occupa il gradino più alto, poiché nessun individuo può evidentemente ereditare una posizione sociale superiore alla sua.

Questo studio offre un punto di vista completamente nuovo sulla complessa vita sociale delle iene e dimostra soprattutto come le caratteristiche intrinseche di una società possano avere un'influenza enorme sulla vita degli individui che talvolta, salvo rare eccezioni (come il maschio che era riuscito persino a occupare il trono), poco o nulla possono fare per cambiare il proprio destino. Apparentemente, quindi, se nasci iena qualunque cosa tu faccia sei comunque destinata a un lento ma inesorabile declino sociale.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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