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9 Agosto 2023
9:56

Le giraffe del Kordofan si estingueranno a breve se il bracconaggio non viene fermato

La giraffa del Kordofan è una sottospecie di giraffa fortemente a rischio estinzione. Un nuovo studio ha confermato che la diminuzione degli esemplari dipende dal bracconaggio e che se non viene arrestata la popolazione si estinguerà in pochi anni.

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Il bracconaggio, un'attività illegale che ha causato la scomparsa o il grave declino di numerose specie animali in tutto il mondo, rappresenta una minaccia sempre più impellente per la sopravvivenza di molte specie. E tra le vittime di questa pratica c'è anche la giraffa del Kordofan (Giraffa camelopardalis antiquorum), una sottospecie il cui numero si aggira attorno a malapena 300 individui, rendendola una delle giraffe a maggior rischio in assoluto. Un nuovo allarmante studio ha messo infatti in luce la situazione critica di questo mammifero, prevedendo che l'uccisione di soli due individui all'anno potrebbe condurre alla sua estinzione in appena 15 anni, a meno che non vengano attuati interventi di conservazione e protezione tempestivi e decisi. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sull'African Journal of Ecology.

Attualmente una delle ultime e vitali popolazioni della giraffa del Kordofan vive nel Parco Nazionale del Bénoué, situato in Camerun, Africa. Tuttavia, la situazione è estremamente preoccupante, poiché si stima che nel parco siano presenti meno di 50 individui. Nonostante l'evidente drammaticità della situazione, le ricerche sul declino di questi magnifici animali sono state finora scarse, non permettendo di mettere completamente in luce l'impatto del bracconaggio.

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Rare giraffe del Kordofan fotografate a Zakouma, Ciad

Per questo motivo un team di ricercatori ha deciso di prendere in mano la situazione e ha analizzato l'efficacia di diverse misure di conservazione basandosi proprio sul numero di individui presenti attualmente. Sono stati messi a confronto gli interventi anti-bracconaggio, l'integrazione di nuovi esemplari all'interno della popolazione e la protezione dell'habitat. Sono stati analizzati diversi scenari in cui le singole misure sono state applicate da sole o in maniera combinata per studiare l'effetto sinergico di più interventi contemporaneamente.

I risultati sono stati a dir poco scoraggianti. Questo modello ha evidenziato che la rimozione di un maschio e di una femmina di giraffa ogni anno causerebbe l'estinzione dell'intera popolazione in soli 15,3 anni. Inoltre, si è visto che l'eliminazione delle femmine a causa del bracconaggio, rispetto a quella dei maschi, avrebbe un impatto ancora più significativo sulla vitalità della popolazione. La cosa positiva è che questi risultati confermano però che dovrebbe essere attuata un'efficace gestione per garantire la conservazione di queste splendide giraffe iniziando col dare la priorità al rafforzamento delle attività anti-bracconaggio.

«I nostri risultati confermano che le misure anti-bracconaggio sono vitali per la vitalità della popolazione. L'entità del bracconaggio nel Parco nazionale di Bénoué non è ancora chiara, ma le recenti notizie confermate dell'uccisione illegale di due giraffe in un periodo di soli tre mesi evidenziano l'urgenza di un intervento di conservazione che miri alla protezione di questa specie», afferma Kane Colston, autore principale dello studio condotto con la Bristol Vet School in collaborazione con i partner Bristol Zoological Society.

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Giraffe del Kordofan fotografate nella riserva di Bandia, Senegal

«Questi risultati sottolineano la gravità della minaccia che incombe sulla giraffa del Kordofan del Parco Nazionale di Bénoué ed evidenziano l'importanza del nostro lavoro di conservazione nell'area. Continueremo a lavorare con il servizio di conservazione del parco e con la nostra ONG partner Sekakoh, per garantire che le iniziative anti-bracconaggio diventino prioritarie nell'area», ha aggiunto il dottor Sam Penny, responsabile del progetto per la Bristol Zoological Society.

La storia della giraffa del Kordofan è una testimonianza di quanto sia urgente e cruciale la protezione della fauna selvatica minacciata dal bracconaggio. La sua drammatica situazione ci ricorda che la conservazione della biodiversità è una responsabilità condivisa, e che solo attraverso sforzi collettivi possiamo preservare le meravigliose creature con cui condividiamo il Pianeta. È essenziale porre fine alle pratiche illegali di caccia e di traffico di animali selvatici e promuovere una gestione sostenibile delle risorse naturali. Solo in questo modo possiamo garantire un futuro più sicuro e prospero per tutte le specie.

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Alessia Mircoli
Dottoressa Magistrale in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi
Sono laureata in Biodiversità e Gestione degli Ecosistemi e la divulgazione scientifica è la mia passione. Durante il mio percorso ho scoperto il mondo del giornalismo scientifico e ho capito che è la mia strada. Sono estremamente affascinata dalla natura e da tutto ciò che ne fa parte, credo nell’importanza di diffondere un’informazione corretta sugli animali e l’ambiente.
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