Anche le galline potranno essere utilizzate per gli Interventi assistiti con animali. La notizia arriva in concomitanza con l'aggiornamento delle linee guida nazionali per le attività di sostegno terapeutiche con animali diffuse dal Ministero della Salute.
Fino ad ora erano cinque gli animali individuati come co-terapeuti: cani, gatti, conigli, cavalli e asini. A questi si vanno ad aggiungere anche le galline, grazie anche al lavoro svolto sul campo dalla Cooperativa sociale Tempo per l'infanzia, una no-profit che offre servizi per bambini e adolescenti.
Con l'iniziativa "A tu per tu nel pollaio" svolta all'interno della Fattoria didattica Trotter gestita dalla Cooperativa nasce il progetto pilota per il processo di inserimento degli avicoli nell'elenco degli animali coinvolgibili in educazione e terapia assistite.
A spiegare a Kodami il progetto e le sue implicazioni è la responsabile degli Interventi con animali Elena Sposito: «Ci occupiamo di pet therapy da anni soprattutto con cani, gatti, conigli. Interventi che coinvolgono altri animali, come ad esempio quelli da fattoria, si possono fare ma non è possibile chiamarli Iaa. Questo perché bisogna mettere in atto precisi protocolli approvati e definiti dal Ministero e dal Centro di referenza nazionale. L'unicità del nostro progetto è proprio questa: abbiamo ottenuto per la prima volta il riconoscimento ufficiale del Ministero a impiegare le galline connotando le nostre attività come Iaa».
La fattoria dove avvengono gli incontri è del Comune di Milano, settore educazione, e gestita da Tempo per l'infanzia, come ha spiegato la vicesindaca e assessore all'Istruzione Anna Scavuzzo: «Una bella collaborazione fra Comune di Milano, educatori e cooperative ci restituisce un risultato di cui siamo tutti molto soddisfatti. La Fattoria didattica del Parco Trotter è da tempo un luogo dove bambine e bambine con i loro insegnanti possono vivere esperienze educative a contatto con animali, fatto inusuale in una città e per questo ancora più prezioso. Questa attività sperimentale ha visto il coinvolgimento di animali solitamente non considerati di affezione ed è oggi una pratica innovativa che potrà essere presa come riferimento per altre che verranno».
I benefici delle galline nella pet therapy
La Cooperativa attraverso l'impiego di animali si occupa principalmente di didattica per promuovere l'educazione ambientale e l'inclusione sociale dei più piccoli: «Si rivolgono a noi anche bambini con disabilità o con bisogni educativi speciali – sottolinea Sposito – I bambini impara molto dal contatto con gli animali e tutta l'esperienza che ha acquisito è poi condivisa con i suoi coetanei, un processo stimolante e benefico».
L'idea di impiegare le galline nasce invece dalle conoscenze di una operatrice della Cooperativa esperta sia in Iaa che in avicoli, e dall'esperienza maturata in questo campo da altri professionisti internazionali: «In Gran Bretagna le galline sono riconosciute da tempo come co terapeuti, su questa scia abbiamo iniziato a coinvolgere i nostri bambini – aggiunge Sopito – I risultati ci hanno soddisfatto molto e per questo abbiamo deciso di fare un passo in più e chiedere un riconoscimento ufficiale».
Le galline, al contrario di quello che comunemente si è portati a pensare, sono animali intelligenti che si prestano bene alle attività educative: «I benefici del lavoro con loro sono molto simili a quelli che si hanno con i cani perché le galline sanno fare molti giochi di attivazione mentali – fa presente l'esperta – C'è quindi una parte cognitiva esperenziale attraverso giochi essenziale per il coinvolgimento dei bambini. Inoltre, mentre il cane usa soprattutto l'olfatto, gallina vede i colori, quindi si possono fare attività che coinvolgono questo senso. In ultimo, le galline vivono in gruppo, e come tale partecipano alle attività di supporto terapeutico, mentre con i cani spesso si lavora con un solo coterapeuta. I bimbi quindi possono toccare con mano la cooperazione all'interno del mondo animale».
L'esperienza benefica sugli umani degli Interventi assistiti con animali era già stata osservata da Kodami nel corso del video reportage realizzato sull'isola carcere di Gorgona dove i detenuti non passano le loro giornate chiusi in una cella, ma all’aperto prendendosi cura degli animali.