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2 Giugno 2023
9:49

Le formiche costruiscono delle colline per indicare alle loro compagne la strada di casa

Delle particolari specie di formiche che vivono in diverse tipologie di deserto, hanno evoluto un comportamento molto intelligente che gli permette di trovare la via di casa anche se vivono in un contesto ambientale dove il paesaggio è molto confuso e può subire dei cambiamenti costanti, per via del vento e dello stesso materiale di cui è costituito il suolo.

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Non deve essere facile trovare la strada di casa, quando il territorio in cui ti muovi è prevalentemente desertico ed è soggetto al mutare delle condizioni del vento e all'assenza quasi totale di punti di riferimento. Probabilmente però è ancor più complicato spostarsi in tali condizioni se le tue dimensioni sono quelle di un insetto, incapace di poter osservare il panorama dall'alto e di orientarsi, tentando di raggiungere la tana e contemporaneamente di non sprofondare sulla sabbia, in costante movimento.

Per queste ragioni una particolare specie di formica, la Cataglyphis fortis, che vive fra le dune sabbiose della Tunisia centrale e meridionale, ha sviluppato un comportamento specifico che ha attratto l'interesse di alcuni ricercatori del Max Planck Institute di Jena, in Germania.

Queste formiche infatti, da buon insetti sociali, hanno deciso di dedicarsi alla salvezza dell'intera la colonia, costruendo dei formicai più grandi ed alti, contrassegnati da "colline segnavia" nelle vicinanze che permettono a tutti i componenti della colonia di non perdersi durante le esplorazioni necessarie per accumulare risorse come acqua e cibo. La scoperta è stata pubblicata su Current Biology e permette a questa specie di esplorare territori lontani dai loro nidi fino a 1,1 chilometri, in pieno deserto, favorendo ovviamente lo sviluppo di colonie molto più grandi del normale.

Come fanno però le formiche ad utilizzare queste piccole torri di sabbia nel deserto, per ritrovare la strada che li conduce alla loro tana? Marilia Freire, una delle autrici della ricerca, è molto chiara al riguardo. Non dobbiamo credere che le formiche usino esclusivamente la vista per orientarsi lontano dalle loro sorelle, spiega. «Utilizzano anche l'olfatto per spostarsi ed individuare la scia chimica che gli permette di trovare il formicaio, ma a differenza di molte altre specie sono capaci di usare la vista per studiare l'irregolarità del loro habitat e decidere così dove conviene costruire le colline con cui cercano di marcare il territorio». Ed è molto interessante capire come le formiche del deserto riescono a fare ciò, basando la loro scelta quasi esclusivamente sulla posizione del sole e il conteggio dei loro passi rispetto al nido.

Per comprendere quindi come questa specie riesce a sfruttare alcune proprietà dell'ambiente circostante e l'impiego delle collinette artificiali, i ricercatori hanno deciso di osservare il comportamento di alcuni formicai, seguendo tramite delle registrazioni sul campo diversi esemplari durante le loro attività giornaliere.

«Ci siamo resi conto che ogni volta che le formiche si avvicinavano al loro nido di ritorno da un lungo viaggio nel mezzo del deserto individuavano improvvisamente le forme che potevano rassomigliare a delle colline da diversi metri di distanza – afferma Markus Knaden, altro autore dello studio – Collegando inoltre quelle che erano palesemente costruite da loro con la presenza del nido. Questo ci ha quindi indotto a pensare che le collinette artificiali funzionassero come un punto di riferimento che definisce il nido e che segnassero la via come dei cartelli stradali».

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I formicai e le colline artificiali costruiti da queste specie di formiche assumono delle forme davvero caratteristiche

Inoltre i ricercatori hanno constatato che queste strutture, alte fino a 40 centimetri, sono presenti anche  lontano dalle dune e che sono tipiche anche sulle coste del Mediterraneo o all'interno di antiche saline, dimostrando che sono una caratteristica di tutte le popolazioni di questa specie.

Ciò che non è ancora del tutto chiaro è come queste colonie decidano di costruire, o meno, una collina, dopo aver deciso la zona in cui deve sorgere. Tuttavia è interessante notare, affermano i ricercatori, che la costruzione del formicaio di solito viene compiuta dagli esemplari più forti e più giovani, che non rientrano ancora all'interno del gruppo delle raccoglitrici, più mature, che esplora il territorio in cerca di cibo. Questo potrebbe suggerire che mentre le formiche con più energie hanno il compito di costruire la base delle operazioni dell'intero gruppo, le più anziane abbiano il compito di trovare il punto esatto in cui far sorgere le colline segnavia e di decidere quando farle costruire.

È infatti probabile che le veterane suggeriscano delle informazioni alle formiche più giovani, addette ad essere i carpentieri della situazione, che una volta ricevuto la notizia si dirigono in massa verso il punto indicato dalle compagne per far sorgere i mucchi di terra, essenziali per la colonia.

Tra l'altro queste formiche decidono di innalzare i formicai e le colline fino ad una certa altezza, perché sono sicure che superando la quota dei 40 cm, esiste il rischio che la terra, il fango o la sabbia produca delle frane a seguito della pendenza e del vento, limitando così lo spreco di risorse e di energie per erigere "torri" che non hanno alcuna possibilità di rimanere erette a lungo.

Ciò insegna agli esseri umani come talvolta persino gli insetti risultano essere più lungimiranti di loro.

Sono laureato in Scienze Naturali e in Biologia e Biodiversità Ambientale, con due tesi su argomenti ornitologici. Sono un grande appassionato di escursionismo e di scienze e per questo ho deciso di frequentare un master in comunicazione scientifica. La scrittura è la mia più grande passione.
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