Al Palazzo Benvenuti, a pochi passi dal Duomo di Trento, nella mattinata del 12 gennaio si è svolta l'inaugurazione ufficiale del nuovo sportello della LAV contro i maltrattamenti animali, un'iniziativa che permetterà all'associazione di raccogliere le testimonianze dei reati contro gli animali sul territorio provinciale.
Lo sportello sarà operativo ogni lunedì e giovedì dalle 17 alle 20 presso la sede trentina della Lav, in Via del Suffragio. «Il nostro obiettivo è quello di migliorare, strutturare e rendere più concreta un'attività che, di fatto, già da 15 anni svolgiamo sul territorio», commenta a Kodami Simone Stefani, Vicepresidente di Lav e responsabile della sezione trentina.
La presenza delle forze dell'ordine: «Collaborazione costante e indispensabile»
Stefani prosegue sottolineando l'importanza del dialogo e della collaborazione tra le parti in causa: «Se abbiamo deciso di procedere in questa direzione è anche perché siamo convinti che per ottenere obiettivi concreti sia indispensabile cooperare con le istituzioni, con le altre associazioni operanti sul territorio, con i veterinari, con i cittadini attenti alle tematiche del benessere animale e, in particolare, con le forze dell'ordine».
All'evento, infatti, hanno partecipato anche il sindaco del capoluogo, Franco Ianeselli, e numerosi rappresentanti delle forze dell'ordine, tra i quali Mauro Eccel, in rappresentanza della Polizia Locale e il Colonnello Matteo Ederle, Comandante Provinciale dei Carabinieri.
È intervenuto inoltre Luca Lombardini, direttore del Canile di Trento e Vicepresidente della Lega Nazionale del Cane, il quale ha collaborato con Lav in numerose occasioni, tra cui la vicenda di Pallina, la cagnolina ripresa lo scorso inverno dalle telecamere di una banca del centro di Trento mentre veniva colpita ripetutamente dai calci della donna con cui viveva.
«Grazie alla collaborazione con le forze dell'ordine siamo riusciti ad intervenire con un sequestro preventivo – racconta Stefani – Sette mesi dopo, in seguito ad una breve permanenza nel canile gestito da Lombardini, durante la quale è stata seguita costantemente, abbiamo trovato per lei una nuova famiglia con cui oggi vive serenamente».
Le gestione dello sportello all'avvocato Michela Lizziero, da anni volontaria LAV
Durante la presentazione del progetto, inaugurato parallelamente anche a Verona, il Direttore Generale di Lav, Roberto Bennati, ha sottolineato quanto sia importante, per operare in questo ambito, saper conoscere approfonditamente le sfumature e la grande varietà legislativa che il nostro paese dedica al tema della tutela animale. «Per gli animali da allevamento si procede diversamente rispetto agli animali domestici o agli animali esotici, ma lo sportello si prenderà carico dei maltrattamenti e degli illeciti riguardanti ognuna di queste categorie», spiega Bennati.
Proprio per questo motivo, Lav ha deciso di affidarne la gestione all'avvocato Michela Lizziero, che ha dimestichezza con queste tematiche e da anni collabora con l'associazione. «A partire da oggi sarà lei il vero e proprio punto di connessione tra i cittadini che segnalano i maltrattamenti e le figure chiamate ad intervenire», continua Stefani.
«Una volta ricevuta la segnalazione, sarà mia premura mantenere aperto il dialogo con chi denuncia l'illecito, in modo che, durante l'intero processo di gestione della vicenda ci si possa sincerare delle evoluzioni», spiega a Kodami Lizziero.
Oltre alle attività di front office e di raccolta delle segnalazioni, infatti, l'avvocato si occuperà anche di inviare le segnalazioni alle forze dell'ordine, gestirà i rapporti con i veterinari, le altre associazioni e gli attivisti e curerà, inoltre, i rapporti con i volontari Lav attivi sul territorio, per determinare le modalità di verifica.
Lo sportello apre anche alle segnalazioni on line
In occasione di questo evento Lav ha presentato anche una nuova web app, sviluppata per permettere di segnalare gli illeciti anche attraverso la Rete: «È possibile accedere al servizio sul nostro sito, inserendo il luogo in cui avviene il maltrattamento e descrivendo la situazione nello specifico – spiega Lizziero – L'app è attiva solo da pochi giorni, ma abbiamo già ricevuto le prime segnalazioni e ci auguriamo che questo nuovo strumento si riveli sempre più efficace».
Secondo Stefani, infine, la presenza attiva sul territorio di una figura appositamente formata permetterà di scegliere di volta in volta con la dovuta attenzione il procedimento più adeguato da seguire. «Quando a causare la violenza e il maltrattamento non è la crudeltà, ma la mancata conoscenza dell'etologia delle specie con cui ci si relaziona, la denuncia non è sempre necessaria. In alcuni casi è sufficiente il dialogo e l'informazione corretta per cambiare davvero le cose – e conclude – Ora siamo curiosi di dare il via il progetto e scoprire le forme che prenderà, ma diamo già appuntamento all'anno prossimo per tirare le somme e confrontarci sulle evoluzioni che affronteremo in questi prossimi 12 mesi».
Chiunque voglia segnalare un illecito in Provincia di Trento può recarsi allo sportello negli orari di apertura, oppure telefonare (sempre agli stessi orari) al 3460840890.
Può inoltre rivolgersi allo sportello attraverso la sezione "segnalazioni", attiva sulla pagina web dell'associazione.