Sant’Egidio e la Lav insieme per supportare le persone più anziane nella cura e nella gestione degli animali di famiglia, così da non doversene separare nonostante le difficoltà rappresentate dall’età e anche dalla crisi economica.
Il progetto, partito a Roma, rientra nel programma “Viva gli Anziani” avviato da Sant’Egidio a Roma nel 2004 e in seguito in altre città italiane per garantire assistenza e cure domiciliari agli ultraottantenni in difficoltà. L’obiettivo delle due associazioni è collaborare in modo da unire l’attenzione verso i più fragili all’amore per gli animali e dimostrare così tutti i benefici nel prendersi cura del benessere complessivo della società.
Gli anziani che vivono con cani e gatti potranno quindi beneficiare del supporto dei volontari Lav, che assicurano loro tutto il necessario per non doversi separare dai loro animali, spesso l’unica famiglia e l’unico conforto rimasti. L’associazione si fa carico delle spese veterinarie, si occupa della consegna di cibo e garantisce uscite all’aperto quando gli anziani proprietari non sono in grado di farlo.
Nella prima fase aiutati 12 anziani e 34 animali
In questo modo, anche nei contesti di fragilità sociale, tutti i legami affettivi possono essere preservati e tutelati. Sono d’altronde numerosi gli studi che confermano come il rapporto con gli animali, oltre che significativo dal punto di vista affettivo ed emozionale, abbia ricadute estremamente positive anche sulla salute degli anziani, riducendo il rischio di invalidità e mantenendo attive le funzioni cognitive.
La collaborazione tra Lav e Sant’Egidio è partita nel giugno del 2022 nei quartieri Trastevere, Testaccio, Monti, Monteverde ed Esquilino, preceduta da una formazione reciproca dei volontari, quelli di Sant’Egidio per imparare a comprendere il modo migliore per prendersi cura di un animale domestico, quelli di Lav per imparare a interagire con persone che si trovano in situazioni di difficoltà. La prima fase ha visto impegnati 20 volontari Lav nell’assistenza di 12 anziani conviventi con 34 animali, tra cani e gatti. Sulla base delle segnalazioni di Sant’Egidio sono stati 74 i servizi effettuati tra visite veterinarie, visite domiciliari per somministrare terapie farmacologiche e consegne di cibo per un totale di quasi 430 chili di pet food distribuiti. Il prossimo passo sarà estendere il servizio ad altre città italiane in cui sono presenti entrambe le realtà.
L'obiettivo è salvaguardare il prezioso legame tra anziani e animali con cui convivono
«Il programma si pone come primo obiettivo la protezione e il supporto a casa degli anziani, per migliorare la qualità della loro vita e contrastare l’isolamento sociale – spiega Paolo Impagliazzo, segretario generale della Comunità di Sant’Egidio – La vera emergenza è la solitudine, perché le nostre sono sempre più città di anziani e di soli. Per questo occorre attivare diverse reti di prossimità e sinergie, come quella con Lav, che ha già consentito di sostenere alcuni anziani proprietari di animali domestici».
«La sinergia tra Lav e Comunità di Sant’Egidio è molto importante per salvaguardare il prezioso legame che unisce una delle fasce più fragili della popolazione, gli anziani, con i cani e i gatti che hanno condiviso con loro tutta la vita – aggiunge Gianluca Felicetti, presidente Lav – Prendersi cura di un animale richiede molte risorse e spesso gli anziani con difficoltà non possono più far fronte a tutto ciò di cui i loro cani e gatti necessitano, arrivando anche a rinunciare ad essere curati pur di non lasciarli soli».