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scheda razza
13 Gennaio 2024
12:00

L’Australian Silky Terrier, piccolo compagno vivace e coraggioso

  • Origine: Australia
  • Standard: Gruppo 3 - Terrier. Sez. 4 - Terrier di compagnia (gamba corta)
  • Taglia: piccola
  • Altezza: massimo 26 cm (le femmine leggermente più piccole)
  • Peso: massimo 5,5 Kg (le femmine sono più leggere)
  • Pelo: lungo, setoso e liscio
  • Vita media: 13-15 anni
Membro del comitato scientifico di Kodami
Immagine
Wikimedia Commons

L'Australian Silky Terrier è un piccolo terrier da compagnia di origine australiana. Sebbene venga selezionato da molti decenni con l'obiettivo di renderlo a tutti gli effetti un cane da compagnia, non ha ancora dimenticato completamente il suo passato da cacciatore di piccoli roditori nell'Inghilterra settentrionale. I suoi antenati, infatti, sono cani di origine britannica come ad esempio lo Yorkshire Terrier.

socialità

  • Rapporto con la famiglia umana3
  • Rapporto con altri umani1
  • Rapporto con altri cani1
  • Rapporto con altri animali in casa1

attività

  • Attività fisica2
  • Giocosità2
  • Ricerca2
  • Riporto1
  • Guardia2

adattabilità

  • Vita in città2
  • Adatto come primo cane1
  • Adattabilità ai viaggi2
  • Tolleranza alle temperature calde2
  • Tolleranza alle temperature fredde2

cure e salute

  • Cura del pelo2
  • Predisposizione alle malattie1
  • Attenzione all'alimentazione1

motivazioni

  • Epimeletica1
  • Affiliativa3
  • Comunicativa1
  • Et epimeletica1
  • Somestesica1
  • Sociale1
  • Protettiva3
  • Territoriale2
  • Possessiva2
  • Competitiva2
  • Perlustrativa1
  • Predatoria2
  • Sillegica0
  • Esplorativa3
  • Di ricerca2
  • Cinestesica3
  • Collaborativa1
Che cosa sono le motivazioni?Scopri tutti i desideri e i bisogni dei cani

Non illudetevi, quindi, di trovarvi di fronte a una innocua pallina di pelo lucente. Il Silky vi dimostrerà presto di cosa è capace quando ha l'opportunità di correre qui e là nei prati.

Ammirate il suo mantello che luccica nel vento e siate orgogliosi di lui, perché se lo merita: nonostante la taglia contenuta, è un cane davvero coraggioso e vivace.

Origine

Australia

Standard

N° 236 / 05.12.2012

Gruppo 3: Terrier
Sezione 4: Terrier di compagnia (gamba corta)

Aspetto 

Cane di piccola taglia dal mantello lungo, piatto, fine e brillante. I maschi raggiungono i 26 centimetri, mentre secondo lo standard ufficiale, le femmine sono leggermente più piccole. Il peso degli adulti è di circa 3,6/5,5 chili.

Motivazioni

Affiliativa, cinestesica, protettiva, competitiva, esplorativa, predatoria, territoriale, possessiva.

Amante di 

Trascorrere il tempo insieme ai propri umani di riferimento, avventurandosi nel mondo insieme a loro. Correre libero nei prati e sentirsi parte di un gruppo in cui non viene sottovalutato.

Salute, cura e mantenimento

L'Australian Silky Terrier è una razza tendenzialmente sana. Può vivere infatti fino a 15 anni. Ciò nonostante, come la maggior parte delle razze, può sviluppare artrite o cataratta, in particolare in età avanzata.

Origine e storia 

La storia di questa razza è piuttosto confusa e complicata. Secondo quanto riportato da FCI e Enci gli antenati degli Australian Silky sono lo Yorkshire Terrier e l'Australian Terrier, ovvero un cane a pelo ruvido importato in Australia nel XIX secolo. Secondo un'altra ipotesi, però, questa razza è nata in realtà dall'incrocio tra Australian Terrier con il mantello particolarmente setoso. Alcuni allevatori australiani, infine, sostengono che vi sia stata invece una selezione attiva a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, proprio con l'obiettivo di renderlo un cane da compagnia, moderando i tratti caratteristici del comportamento dei terrier, ovvero l'ostinazione, il coraggio, l'autonomia decisionale e la passione per la caccia dei piccoli animali da tana. Sempre secondo gli allevatori australiani, nel sangue del Silky ci sarebbe anche lo Skye Terrier.

Indipendentemente dai dettagli di questa storia, per comprendere a pieno la personalità del Silky dobbiamo fare un salto indietro nel tempo, fino agli anni Quaranta e Cinquanta dell'Ottocento, quando questi piccoli terrier da compagnia ancora non esistevano ufficialmente e i loro antenati, caratterizzati da corpi piccoli e una enorme vitalità, venivano utilizzati nei circuiti di scommesse illegali che venivano organizzate nei pub dell'Inghilterra settentrionale.

I piccoli terrier considerati inadatti alla caccia, infatti, venivano gettati all'interno di profonde fosse dove dovevano combattere con i topi. In questa terribile (e fortunatamente oggi illegale) pratica, vinceva chi scommetteva sui cani che uccidevano il maggior numero di topi nel minor tempo possibile.

Sebbene la selezione abbia poi privilegiato le caratteristiche comportamentali tipiche dei cani da compagnia, è evidente che la storia non si possa cancellare completamente e per questo motivo il cane che conosciamo oggi mantiene ancora alcuni tratti dei coraggiosi terrier britannici.

Un tempo in Australia veniva chiamato Sydney Silky, perché era nell'Australia Sud orientale che si incontrava più spesso. Bisogna però sottolineare in quell'epoca l'Australian Terrier, il Silky Terrier e lo Yorkshire Terrier non venivano definiti come cani differenti, bensì come varianti della stessa razza, che potevano provenire anche dalla stessa cucciolata. il Silky venne riconosciuto ufficialmente solo nel 1958.

Al termine della II Guerra Mondiale i militari americani che tornarono negli Stati Uniti portarono con sé alcuni individui di questa razza e da questo momento ebbe inizio la diffusione del Silky anche in America settentrionale. Il riconoscimento ufficiale da parte dell'American Kennel Club arrivò già nel 1959 e seguì poco dopo anche quello del Canadian Kennel Club.

In Italia invece è piuttosto raro e, secondo Enci, nel 2022 sono stati solo 16 i nuovi individui registrati. Ciò nonostante, chi desideri adottare un cane appartenente a questa razza può provare a contattare le associazioni rescue specializzate nelle razze di terrier o di cani da compagnia provenienti da situazioni di abbandono o maltrattamento.

Motivazioni (desideri e bisogni)

Immagine

L'Australian Silky Terrier è una sorta di mix tra i terrier e i cani da compagnia. Ciò significa che nella sua personalità nasconde i talenti e le meraviglie di entrambe queste categorie, anche se in alcuni casi le motivazioni sono state leggermente moderate attraverso la selezione condotta per mano dell'uomo nei secoli.

Si tratta di un cane che ama fare movimento (motivazione cinestesica) e che ama inseguire i piccoli animaletti che cercano di nascondersi dentro le proprie tane. Per fare ciò è indispensabile avere anche una buona motivazione esplorativa e di ricerca, oltre ad una spiccata motivazione predatoria.

Tutti questi talenti, però, vengono proposti in maniera più moderata rispetto ad altri cani della stessa categoria, come ad esempio il Jack Russel Terrier e il Manchester Terrier.

Non è un cane estremamente socievole e con i suoi simili si pone tendenzialmente in maniera distaccata, a meno che non voglia proteggere qualcosa o qualcuno. In quel caso può arrivare ad allontanare chiunque consideri una minaccia. Ciò non significa, però, che non gli faccia piacere interfacciarsi con i cani, soprattutto se ne ha l'occasione fin da quando è cucciolo.

Per risolvere le difficoltà nel rapporto con i cani si può pensare di frequentare un corso di socializzazione, durante il quale l'educatore cinofilo aiuta la famiglia a capire nel dettaglio la comunicazione del proprio cane, favorendo l'adeguatezza degli incontri futuri.

La personalità del Silky è abbinata inoltre anche alla presenza di una fortissima motivazione affiliativa, tipica dei cani da compagnia, ma anche dalla passione (sebbene leggermente più moderata) per la protezione dei propri compagni umani (motivazione protettiva), delle proprie risorse (motivazione possessiva) e dei propri spazi (motivazione territoriale).

Con gli altri umani non è particolarmente socievole e potrebbe avere bisogno di un po' di tempo prima di permettere agli sconosciuti di avvicinarsi ai suoi pet mate.

Questo ricco mix di interessi fa del Silky Terrier un compagno molto più vivace di ciò che ci si potrebbe immaginare e, infatti, non bisogna affatto sottovalutarlo: questo piccolo cane australiano ama correre, scavare, imparare compiti sempre nuovi e accompagnarci nelle nostre avventure quotidiane.

Aspetto Fisico

L'Australian Silky Terrier ha la testa che forma una piccola punta, con un tartufo nero e le labbra strette. Gli occhi sono di colore scuro, piccoli e ovali. Le orecchie, a forma di "V" rovesciata, sono erette e coperte di pelo corto. Il corpo è leggermente più lungo rispetto alla lunghezza delle zampe e la corporatura è solida. La coda è portata alta o leggermente ricurva, ma non ha frange.

Il mantello è fine e brillante, di tessitura serica (ovvero liscio e setoso al tatto). Il colore è blu focato, con la distribuzione del blu concentrata in specifiche aree del corpo. La taglia, secondo quanto descritto nello standard, varia dai 23 ai 26 centimetri, con un peso compreso tra 3,6 e 5,5 chilogrammi. Le femmine, però, possono essere leggermente più piccole.

Proprio le dimensioni sono la caratteristica morfologica che permette di distinguere con più facilità uno Yorkshire Terrier da un Silky. Quest'ultimo, infatti, è leggermente più grande rispetto al cane inglese che, generalmente, non supera i 3,3 kg.

Cura e salute

Si tratta di un cane dalla salute piuttosto solida che, in alcuni casi, può raggiungere anche i 15 anni di età. Ciò nonostante, è bene prestare attenzione ad alcuni aspetti legati in particolare alla salute degli occhi, ma anche a quella dei denti.

Potrebbe inoltre soffrire, come tutti i cani di razza, di displasia dell'anca o del gomito e di lussazione della rotula.

Per ridurre il rischio di patologie ereditarie, è bene rivolgersi ad un allevatore che abbia davvero a cuore il benessere dei cani ed impedisca la riproduzione ai soggetti affetti da queste malattie.

L'Australian Silky Terrier necessita di una dieta completa e sana, adeguata alla quantità di movimento quotidiano ed essendo un cane potenzialmente longevo, in età avanzata è bene fare in modo che sia adeguata all'età.

Anche se l'abitudine è quella di toelettare frequentemente questi cani, è bene sapere che accorciare eccessivamente il pelo può essere controproducente, perché il pelo funge da termoregolatore e protegge quindi sia dal caldo che dal freddo.

Cosa fare con un Australian Silky Terrier

Con questo piccolo terrier da compagnia si può affrontare qualunque sentiero che sia a misura delle sue piccole zampe. Non preoccupatevi, però, per il freddo, per il vento e per la pioggia, perché nel suo animo rimane il ricordo delle lande scozzesi.

Se volete che sia davvero felice, provate a inventarvi giochi e problem solving sempre nuovi, in modo che possa imparare a utilizzare il muso e le zampe per svolgere qualche semplice compito, come ad esempio indicarvi un oggetto, oppure aprire una scatola.

Queste attività fanno in modo di favorire anche la sua riflessività, perché lo portano ad avere l'abitudine di risolvere gli enigmi attraverso il ragionamento e, per un cane dalla personalità così vivace questo aspetto non può che giovare.

Relazione e contesto ideale

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L'Australian Silky Terrier desidera vivere con una famiglia che riconosca in lui la sua forte personalità e gli offra, quindi, una quotidianità ricca di esperienze interessanti. È indispensabile, però, che i suoi umani ricordino che ama proteggere i suoi oggetti e i suoi spazi e, per questo motivo, è bene evitare di rubargli gli oggetti di bocca e non bisogna disturbarlo quando, tutto concentrato, mastica un ossetto nella sua cuccia.

Talvolta, infatti, si potrebbe sottovalutare la sua reazione, solo per via della piccola taglia. Il fatto che non abbia le fauci di un San Bernardo, però, non devono farci pensare che per questo non si senta a disagio di fronte ad un'invasione dello spazio.

Questo aspetto è particolarmente importante quando si convive con cani e bambini. Le interazioni tra loro, infatti, vanno sempre sorvegliate e ogni membro della famiglia deve avere l'abitudine di rispettare gli spazi e i tempi altrui.

La convivenza con i gatti potrebbe essere complicata soprattutto all'inizio e il consiglio è quindi quello di offrire al felino la possibilità di muoversi negli spazi più alti della casa, dove il cane non può arrivare.

Una giornata con un Australian Silky Terrier

Il vostro Australian Silky Terrier dorme pacifico ai vostri piedi e, visto che è domenica, anche voi non avete fretta di alzarvi. Quando aprite gli occhi, quindi, lo chiamate verso di voi e per qualche minuto, lo coccolate delicatamente. Lui si gode il momento e ogni tanto si gira per chiedere di farsi grattare anche sotto la pancia e dietro le orecchie.

Sentite poi dalla cucina che gli altri si sono già alzati e, quindi, il vostro cane decide di alzarsi e andare a controllare cosa succede. Anche voi lo seguite e, dopo un rapido caffé, uscite tutti insieme per una passeggiata verso il parco. I bambini giocano e il vostro Silky corre da una parte all'altra del muretto, dove forse ha sentito un odore. Una volta non vi sentivate sicuri nel lasciarlo libero dal guinzaglio, ma poi avete imparato a trovare i luoghi giusti per lasciarlo andare e avete scoperto che, in fondo, non ama allontanarsi troppo a lungo da voi.

Verso l'ora di pranzo tornate a casa e, mentre i bambini vi aiutano ad apparecchiare, il vostro cane sonnecchia pacifico con il suo gioco preferito sotto le zampe.

Al pomeriggio decidete di andare tutti insieme al lago e, una volta sul prato, vi divertite a nascondere la pallina, mentre i bambini, insieme al cane, vanno a cercarla. Sanno bene che è meglio se non la prendono in mano loro, quindi la lasciano afferrare al cane, che ve la riporta, mentre voi andate a nasconderne un'altra. Grazie a questa attenzione, potete giocare tutti insieme senza che vi sia il rischio di un conflitto tra loro.

Una volta a casa il vostro Silky si posiziona sul divano e a nessuno verrebbe in mente di spostarlo dal suo posticino, perché tutti sanno che la copertina non è lì per caso, ma perché è il posto dove può prendere le coccole da tutti senza doversi muovere di un centimetro.

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Claudia Negrisolo
Educatrice cinofila
Il mio habitat è la montagna. Sono nata in Alto Adige e già da bambina andavo nel bosco con il binocolo al collo per osservare silenziosamente i comportamenti degli animali selvatici. Ho vissuto tra le montagne della Svizzera, in Spagna e sulle Alpi Bavaresi, poi ho studiato etologia, sono diventata educatrice cinofila e ho trovato il mio posto in Trentino, sulle Dolomiti di Brenta. Ora scrivo di animali selvatici e domestici che vivono più o meno vicini agli esseri umani, con la speranza di sensibilizzare alla tutela di ogni vita che abita questo Pianeta.
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